Successione Ereditaria: Quote, Costi, Tempi, Sanzioni! Cosa Succede con la Comunione dei Beni?

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La successione ereditaria si apre al momento del decesso di una persona, perché subentrano i diritti degli eredi.

Ma quali sono le specifiche caratteristiche della successione ereditaria? Come funzionano le quote e quali sono i tempi e i costi?

In questa guida ti forniremo tutte queste informazioni!

Sei pronto?

INIZIAMO!

Che cos’è la successione ereditaria

Prima di parlare di quote di successione ereditaria spieghiamo brevemente che cos’è esattamente la successione ereditaria.

La successione ereditaria si apre al momento della morte di un soggetto. I beni del defunto verrano suddivisi e devoluti secondo alcuni criteri o a seconda delle disposizioni rilasciate dal defunto tramite testamento.

Le successioni si distinguono solitamente in tre tipologie.

Successioni legittime

Ci sono quelle legittime, quelle testamentarie e quelle necessarie.

Le successioni legittime intervengono quando il defunto non ha disposto dei suoi beni.

In questo caso intervengono le norme di legge, ratificando come questi beni devono essere assegnati e come devono essere distribuiti.

Successione testamentaria

Nella successione testamentaria si ha un testamento, che viene stabilito prima di morire.

Tramite il testamento si lasciano disposizioni precise in merito alla suddivisione dei vari beni tra i vari eredi.

Successione necessaria

Per successione necessaria si intende invece il fatto che ciascuno può disporre dei suoi beni secondo i propri desideri nel distribuirli dopo la morte, sempre tenendo conto del rispetto dei diritti che la legge assicura ai parenti più stretti, come il coniuge, i figli e gli ascendenti legittimi nel caso in cui manchino i figli.

Dopo questa spiegazione passiamo ora a parlare di quote di successione ereditaria

Successione ereditaria: quote

Vediamo in che cosa consistono le quote e come si applicano.

Innanzitutto bisogna mettere in evidenza che i soggetti legittimari, cioè le persone che hanno diritto ad una parte dell’eredità sono:

  • Coniuge
  • Figli naturali
  • Figli adottivi
  • Ascendenti

Riguardo al coniuge separato ha gli stessi diritti del coniuge non separato a meno che non ci sia stata una separazione con sentenza passata in giudicato: in questo caso gli spetta un assegno vitalizio se nel momento in cui viene aperta la successione gode degli alimenti a carico del coniuge che è morto.

Quote Successione legittima

Nel caso in cui il defunto non abbia lasciato testamento si aprirà dunque la successione legittima e la suddivisione dei beni seguirà la legge secondo la seguente tabella.

Solo il coniuge1/1 (100 % dell’eredità)
Coniuge più un figlio1/2 al coniuge e 1/2 al figlio (50% dell’eredita a ciascuno di essi)
Coniuge più due o tre figli1/3 al coniuge e 2/3 al figlio (33,3% va al coniuge e il 66,6% distribuito ai figli)
Coniuge e fratelli e sorelle2/3 al coniuge e 1/3 fratelli o sorelle (al coniuge va il 66,6% a fratelli e sorelle il 33,3% distribuito tra sorelle e fratelli)
Solo un figlio1/1 al figlio (100%)
Più Figli1/1 (ripartizione uguale tra figli)
Solo ascendenti1/2 linea paterna 1/2 linea materna (50% dell’eredita a ciascuno di essi)
Solo fratelli e sorelle1/1 (ripartizione in parti uguali)

 

I tempi della successione ereditaria

Andiamo più nel dettaglio considerando per la successione ereditaria tempi e costi.

Partiamo dai tempi!

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso.

Proprio questa data coincide con l’apertura della successione.

Sanzioni previste se non si rispettano i tempi

Se si omette la dichiarazione, si applica una sanzione che va dal 120% al 240% dell’imposta liquidata oppure, nel caso in cui l’imposta non è dovuta, viene applicata una sanzione che va da 250 a 1.000 euro.

Se la dichiarazione di successione viene presentata con un ritardo che non supera i 30 giorni, la sanzione amministrativa corrisponde ad una forbice compresa tra il 60% e il 120% dell’imposta e se questa non è dovuta corrisponde a 150-500 euro.

Prima che avvenga l’accertamento da parte dell’ufficio competente, è possibile accedere a delle sanzioni ridotte, le cui percentuali variano in base al tempo di ritardo dell’omissione.

Quanto costa la successione ereditaria

Per la successione ereditaria i costi a quanto ammontano?

Le franchigie sulle tasse di successione sono state stabilite dall’art.2, comma 48, del D.L. n. 262 del 2006.

Nel caso degli immobili la tassa di successione è da pagare sulla franchigia.

Per esempio per quanto riguarda i coniugi o i parenti in linea retta si calcola il 4%, per i fratelli o le sorelle si può arrivare al 6% e per gli altri parenti fino all’8%.

Ti forniamo tutte le informazioni dettagliate e specifiche nella guida dedicata all’argomento:

Tassa di successione: che cos’è, come si calcola, quando e chi deve pagarla

Nel caso degli immobili devono essere versate anche l’imposta ipotecaria e l’imposta catastale.

Queste vanno ottenute in base al valore catastale dell’immobile, che si ricava moltiplicando la rendita catastale rivalutata in base ai coefficienti differenti per quanto riguarda la destinazione.

Tieni presente anche che devi prevedere anche la parcella da destinare per la successione ereditaria al geometra eventuale che si occupa del disbrigo delle pratiche che riguardano questa procedura.

L’importanza del ruolo del notaio

La figura del notaio è molto importante in tutti i casi di successione  ereditaria perchè:

  • Affianca i successori nella presentazione della dichiarazione di successione
  • Si occupa della voltura catastale a favore degli eredi
  • Riceve gli atti di notorietà
  • Riceve gli atti che riguardano l’acquisto

Nel caso della successione ereditaria la parcella del notaio corrisponde in misura proporzionale al valore dell’eredità.

Quindi può essere di circa 300 euro per i valori bassi, fino a 600 o 900 euro per i patrimoni più ingenti.

Successione ereditaria in caso di comunione dei beni

Come si procedere per una successione ereditaria in comunione dei beni?

In queste situazioni tutti i beni del defunto appartengono già, proprio in virtù della comunione dei beni, per la metà all’altro coniuge.

Proprio per questo motivo il restante 50% dell’eredità viene suddiviso in maniera differente, anche tenendo conto se ci sono dei figli.

Infatti in questo caso, nella situazione della presenza dei figli, che divengono eredi diretti della persona defunta, al coniuge in comunione dei beni spetta comunque una quota dell’eredità, che corrisponde alla metà.

Se invece non ci sono figli, il coniuge in comunione dei beni riceve tutti gli averi della persona deceduta.

Le tasse 

Tutto ciò comporta però un pagamento di una tassa del 7% in base al valore dei beni ereditati.

Le tasse di successione sono da pagare in questi casi soltanto se una quota eccede i 400.000 euro.

Le Agevolazioni

Al coniuge spettano anche delle agevolazioni per quanto riguarda la possibilità di trascorrere il resto della vita in tranquillità dal punto di vista economico.

Infatti gli viene accreditato il 60% della pensione del defunto, percentuale che aumenta del 10% per ogni figlio della coppia.

Nel caso in cui il coniuge abiti nella casa di famiglia, anche se sono presenti dei figli, questa abitazione gli può essere ceduta con un possesso indiviso.

Quindi questo non implica la necessità di vendere l’abitazione per effettuare una divisione del denaro fra tutti i diretti eredi.

Nel caso sia presente un testamento che stabilisca delle disposizioni diverse per volontà del defunto, al coniuge comunque spetta la metà dei beni.

Esattamente si tratta dei due terzi dell’eredità, per poi assegnare il terzo del valore rispettando i desideri indicati nel testamento.

Così facendo si tutela comunque sempre la priorità del coniuge che dispone di un regime di comunione dei beni con la persona scomparsa.

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