Come Tutelarsi in un Contratto di Affitto? Quali Sono le Tutele per l’Inquilino e Quali Sono le Tutele per il Padrone di Casa!

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Come tutelarsi in un contratto di affitto?

In effetti affittare la propria casa ha sicuramente molti vantaggi, perché il canone di locazione che si riceve può costituire anche una rendita economica.

Inoltre bisogna pensare, sempre in termini di vantaggi, che tenere occupato un immobile evita anche danni strutturali che potrebbero esserci in seguito all’abbandono.

Tuttavia bisogna stare molto attenti e sapere come tutelarsi prima di affittare casa.

Come conoscere per esempio l’affidabilità dell’inquilino?

È questo un aspetto molto importante, a cui si deve prestare attenzione, per evitare di rischiare brutte sorprese in seguito ed evitare anche dei ricorsi dal punto di vista legale, che per esempio avvengono per inquilini che si dimostrano morosi.

Ti diamo alcuni suggerimenti su come orientarti sull’argomento di come tutelarsi in un contratto di affitto.

Leggi subito i nostri consigli!

Quali sono i doveri del proprietario e dell’inquilino

Affittare casa: come tutelarsi?

Innanzitutto devi essere consapevole di quali sono i doveri rispettivi del proprietario e dell’inquilino.

Il locatore ha l’obbligo fondamentale di consegnare all’inquilino una casa in buono stato.

Inoltre nel corso del tempo, se ci sono da fare delle opere di manutenzione di carattere straordinario, ha l’obbligo di provvedere, per esempio quando si tratta di rifare il tetto o di sostituire la caldaia.

L’inquilino deve prendere l’impegno a pagare il canone di locazione secondo le modalità e i tempi che sono stati stabiliti nel contratto di affitto.

Deve provvedere alle opere di manutenzione ordinaria e, quando scade il contratto, deve restituire l’immobile nella stessa maniera in cui l’ha ricevuto.

Come si può tutelare il proprietario

Passiamo ora alle tutele, in modo da capire come tutelarsi per affittare casa.

Iniziamo dal proprietario e vediamo come tutelarsi in un contratto di affitto.

È importante, da questo punto di vista, scegliere in maniera consapevole fra le varie tipologie di contratto a disposizione.

In genere si sceglie il contratto a canone libero, detto anche 4+4, o quello a canone concordato, detto anche 3+2, per il quale si può usufruire di tasse agevolate.

Se l’immobile è affittato per finalità turistiche o per un periodo temporaneo, ci sono altre tipologie di contratto a cui si può fare riferimento come questo.

Le garanzie per il proprietario

È importante anche che il proprietario decida stabilendo alcune garanzie che dovrebbero essere date prima di stipulare un contratto.

Per esempio può instaurare un breve colloquio conoscitivo con l’inquilino, per farsi un’idea più precisa della persona con cui ha a che fare.

Se sei proprietario, vuoi affittare una casa e vuoi sapere come tutelarsi in un contratto di affitto, puoi fare riferimento anche al precedente proprietario di casa del tuo inquilino, per domandargli che tipo di esperienza ha avuto e come si è trovato, anche per esempio per quanto riguarda la puntualità nei pagamenti.

Ricordati pure, nel caso in cui agisca da ruolo di proprietario, che puoi richiedere due mensilità di cauzione.

Come proprietario tieni in consegna la somma di denaro che hai ricevuto e hai il diritto di trattenerla se l’inquilino non paga o se effettua dei danni all’alloggio.

Inoltre devi essere consapevole del fatto che, se l’inquilino non paga nei termini concordati, hai la possibilità di risolvere il contratto e di procedere allo sfratto.

Sicuramente può essere molto d’aiuto il fatto di inserire la figura del garante all’interno del contratto.

Questa figura viene spesso sottovalutata invece altro non è se non un’ulteriore garanzia per il proprietario.

Ti spieghiamo tutto in questa guida: Contratto di Locazione con Garante: Come Funziona l’Affitto Quando c’è una Figura di Garanzia

Come si può tutelare l’inquilino

Anche l’inquilino dovrebbe essere consapevole su come tutelarsi in un contratto di affitto.

Per esempio se vuoi prendere in affitto una casa, non dovresti mai trascurare di fare una visita preventiva all’immobile, per accertarti di tutte le sue caratteristiche e per verificare anche quegli aspetti che non risultano immediatamente visibili.

Dovresti informarti sul riscaldamento, sul vicinato, sulle spese condominiali e, se è una casa arredata, sull’arredamento stesso e sugli accessori.

Fai attenzione anche a come viene redatto il contratto di affitto, a tutte le clausole, considerando sempre che gli accordi che non sono stati presi per iscritto non valgono nulla dal punto di vista legale.

In particolare ti consigliamo di fare attenzione ad una specifica clausola che può riguardare l’aggiornamento del canone.

Per esempio nel caso del contratto a canone libero, può essere previsto l’aggiornamento Istat annuale dell’importo del pagamento per una percentuale stabilita.

Invece per esempio questa clausola non può essere prevista nel contratto per cui il proprietario abbia optato per la cedolare secca.

Sarebbe sempre importante prendere visione che non ci siano delle clausole o degli aggiornamenti che vengano inseriti a discrezione del proprietario, ma bisogna accertarsi che tutto sia fatto nel pieno rispetto delle norme.

Cosa succede se il proprietario vuole vendere

Può accadere anche che nel corso del periodo in cui l’immobile è affittato il proprietario lo voglia vendere.

Quindi in questo caso l’inquilino cosa deve fare?

È una domanda che si pongono in molti.

Devi sapere a questo proposito che, se sei un inquilino e ti ritrovi in questa situazione, sei obbligato ad accettare il cambio di proprietario.

Comunque continui a mantenere il diritto di rimanere nell’immobile fino allo scadere del termine del contratto.

Se il proprietario ti vuole mandare via prima del tempo per avere la possibilità di avere l’immobile libero e quindi avere l’opportunità di venderlo più facilmente, considera che questo non è possibile dal punto di vista legale.

Infatti l’inquilino ha la possibilità di risoluzione anticipata del contratto, ma il proprietario deve aspettare la prima scadenza per poter rivedere la sua posizione.

La prima scadenza, per esempio, nel caso del contratto 4+4, arriva allo scadere dei primi quattro anni, sempre rispettando le clausole che sono state stabilite nel momento della stipula del contratto di affitto.

Conclusioni

In questo modo, conoscendo i doveri del proprietario e dell’inquilino e avendoti prospettato una serie di situazioni in cui ti potresti ritrovare, sarai più consapevole su come tutelarsi in un contratto di affitto.

Abbiamo redatto questa guida proprio per darti un’idea su come orientarti quando decidi di affittare una casa come proprietario o quando decidi di prendere in locazione un immobile come conduttore.

Il panorama da questo punto di vista, sia da proprietario che da inquilino, è molto variegato, ma rispettando alcune regole e alcuni principi di fondo puoi avere la possibilità di agire nel modo più giusto, rispettando le norme vigenti nel nostro Paese in tema di locazioni immobiliari.

Ecco altre due forme di garanzie per l’affitto:

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