Affittare Box Auto: Come Funziona? Contratto di Affitto, Prezzi e Tasse!

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Affittare un box auto può rappresentare una soluzione giusta, per poter contare su una rendita in più.

Molti si chiedono se sia possibile affittare un garage, anche quando esso non è collegato direttamente ad un immobile.

La risposta è affermativa, come ha specificato anche l’Agenzia delle Entrate, a patto che si eseguano le procedure di registrazione e tutti quegli atti burocratici, come nel caso dell’affitto degli immobili per uso abitativo.

Ma come procedere?

Ti spieghiamo tutto in questa guida che abbiamo realizzato sull’argomento.

Come affittare un box auto

Come affittare un box auto?

Nelle grandi città è indispensabile spesso mettersi alla ricerca di un garage, per non lasciare le auto in strada e per proteggerle da tutti i punti di vista.

I box auto sono molto richiesti e alcuni, specialmente quando non dispongono di un box auto, sono disposti a procurarsene uno in affitto anche all’esterno del condominio in cui abitano.

Per affittare un box auto occorre:

  • Trovare il Garage
  • Contattare il proprietario o l’agenzia immobiliare
  • Visitare il garage
  • Concludere l’accordo
  • Versare il deposito
  • Assicurarsi di avere una copertura assicurativa
  • Rispettare i termini e le clausole previste da contratto

La durata del contratto, ma anche il canone di locazione, vengono concordati tra le parti.

Naturalmente, come abbiamo specificato già precedentemente, per affittare un box auto si devono rispettare le regole imposte dall’Agenzia delle Entrate.

Quindi, proprio come accade per le case, affittare un box auto comporta il seguire le regole tipiche dei contratti di locazione:

  • registrazione del contratto stesso all’Agenzia delle Entrate competente
  • il pagamento dell’imposta di registro

Qual è il contratto di affitto per un box auto?

Il contratto per affittare un box auto è quello tipico delle locazioni per gli immobili.

Però, a differenza di quanto accade per le abitazioni, non ci sono delle regole precise per quanto riguarda la durata.

Infatti le parti, ovvero il locatore e l’affittuario, possono stabilire senza alcun vincolo quale sia la scadenza del contratto stesso.

Per esempio di solito si rispettano le regole previste per i contratti di affitto degli immobili, optando per una durata di 4 + 4 o di 3 + 2.

Però si possono decidere le durate in base a delle esigenze specifiche.

Le due parti in questione devono concordare anche liberamente il prezzo e devono procedere a registrare il contratto all’Agenzia delle Entrate, a meno che la durata sia inferiore ai 30 giorni nel corso di un anno.

Per quanto riguarda la possibilità di stabilire un canone liberamente, secondo degli accordi che si prendono con il locatore, ci sono dei fattori importanti da tenere in considerazione.

Come stabilire il prezzo di affitto del box auto

Ma come regolarsi in maniera più specifica per quanto riguarda il prezzo da chiedere?

È opportuno che si faccia anche una stima, tenendo conto dei valori del mercato in relazione alla zona in cui è collocato il box e in relazione anche alla sua grandezza.

Si possono poi prendere in considerazione altri elementi, come:

  • lo stato del pavimento
  • la tipologia di porta che è stata installata
  • l’accessibilità più o meno agevole al garage

Per ciò che concerne la zona, bisogna ricordare che spesso nelle aree centrali delle città, poiché in questi luoghi i parcheggi sono scarsi, i box auto sono molto appetibili, oppure come accade anche nelle zone con molti uffici.

Quindi è opportuno anche tenere conto di queste considerazioni nello stabilire il canone di locazione.

Quanto rende un garage in affitto?

A questo punto occorre fare alcuni esempi per rendere più chiara la faccenda e dissolvere ogni tipo di dubbio.

Consideriamo le più grandi città di Italia dove la richiesta del box auto in affitto è molto alta.

A Milano il canone mensile di un box di 20 metri quadrati corrisponde a 215 euro.

A Roma in media si paga, sempre per un garage delle stesse caratteristiche che abbiamo indicato, un prezzo di 192 euro.

A Napoli può costare 206 euro e a Torino 144 euro.

Quando si stabilisce il contratto di affitto, si deve provvedere, come già abbiamo specificato, alla registrazione all’Agenzia delle Entrate con in canali telematici oppure recandosi personalmente ad un ufficio, compilando il modello RLI.

Ti puoi rivolgere anche ad un CAF o ad un intermediario che si occupi della registrazione.

Nel caso di un contratto di affitto per un box auto che non è abbinato ad un immobile, le due parti si possono accordare anche firmando una scrittura privata.

Quali sono le spese di affitto del box auto

Affittare un box auto comporta delle spese, che, secondo le norme in vigore nel nostro Paese, sono a carico del conduttore, almeno per quanto riguarda:

  • le spese che rientrano nella manutenzione ordinaria del garage
  • le spese eventualmente di condominio

Tuttavia il proprietario e l’inquilino si possono mettere d’accordo anche in una maniera diversa, per la gestione delle spese a cui devono corrispondere periodicamente.

La legge prevede, inoltre, che sono a carico del locatore le spese che fanno parte della manutenzione straordinaria.

Quanto costa registrare un contratto di affitto box?

Prima di vedere esattamente quali siano le tasse da pagare per affittare un box auto, consideriamo qual è la categoria catastale di appartenenza dei garage.

Si tratta nel dettaglio della categoria catastale C, quella che comprende i locali di uso terziario o commerciale.

Nello specifico ci si riferisce alla categoria catastale C6, che include proprio i box per auto, i posti per auto scoperti e le autorimesse.

Essere consapevoli della categoria catastale in cui rientra il box auto preso in affitto è molto importante, anche per sapersi regolare con le tasse da pagare.

Per l’affitto di un box si deve pagare:

  • l’imposta di registrazione, che corrisponde al 2% del canone annuo. C’è comunque una cifra minima dalla quale non ci si deve discostare e che è di 67 euro per il primo anno.
  •  l’imposta di bollo di 16 euro per ogni 4 facciate o per ogni 100 righe del contratto.

Quando il contratto di affitto viene fatto per una durata superiore ad un anno, è possibile pagare pure l’imposta di registro nel momento in cui si effettua la registrazione, attenendosi a versare il 2% dell’importo complessivo dei canoni.

Si può pagare anche l’imposta però anno per anno ogni 30 giorni, facendo riferimento alla scadenza dell’annualità precedente.

Coloro che decidono di pagare tutto in una volta, quando provvedono alla registrazione, possono avere a disposizione una detrazione dell’imposta, che corrisponde alla metà del tasso di interesse, cifra che viene moltiplicata per il numero di anni della durata del contratto da considerare.

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