
Le detrazioni per affitto rappresentano un’ottima opportunità da tenere in considerazione quando si dà avvio al periodo della dichiarazione dei redditi.
Infatti alcuni inquilini hanno la possibilità di avere il rimborso dei canoni di locazione che riguardano immobili che vengono utilizzati come abitazione principale.
Ci sono da questo punto di vista dei principi a cui attenersi sulle detrazioni per affitto.
Vediamo di che cosa si tratta attraverso questa guida sull’argomento.
A chi spettano le detrazioni per l’affitto
La detrazione affitto viene riconosciuta a tutti quei contribuenti che hanno intestato o hanno cointestato un contratto di locazione che riguarda l’abitazione principale.
In questo senso per abitazione principale si intende quella nella quale il titolare e la sua famiglia dimorano abitualmente.
Bisogna essere consapevoli di tutto ciò, in modo da poter avere a disposizione delle istruzioni ben precise per utilizzare il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi.
I diversi tipi di agevolazioni che spettano sono vari.
Quindi, per riuscire a determinare l’importo che viene riconosciuto come detrazioni sull’affitto, bisogna tenere conto del tipo di contratto di locazione a cui si fa riferimento.
Hanno diritto alle agevolazioni i seguenti contratti di locazione:
- contratto di affitto a canone libero
- contratto di locazione a canone convenzionale
- contratti che vengono stipulati a favore di giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni
Inoltre sono da considerare anche i contratti di locazione stipulati dai lavoratori dipendenti che si trasferiscono per motivi di lavoro.
Infatti anche in questo caso ci sono delle specifiche detrazioni di affitto per i lavoratori fuori sede.
Cosa fare per chiedere le detrazioni
Se rientri in uno dei casi che abbiamo nominato, devi indicare l’importo della detrazione nel Modello 730.
Sarebbe opportuno, proprio per rispondere a questo obiettivo, effettuare pagamenti attraverso un bonifico, perché sono più facilmente tracciabili nel caso ci fossero degli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre non devi dimenticare di conservare sempre tutti i documenti che possono dimostrare le tue spese, come i giustificativi per le spese sostenute e tutti i documenti attraverso i quali puoi dimostrare di avere i requisiti per l’accesso alle detrazioni fiscali previste per l’affitto.
Dovresti, per esempio, avere cura di tenere con te e avere a portata di mano alcuni documenti importanti:
- come le distinte dei bonifici
- le ricevute che ti ha rilasciato il padrone di casa ogni volta che paghi il canone di locazione,
- il contratto di affitto
- il certificato di residenza, perché così rientrerai perfettamente nelle regole che ti danno adito a ricevere le detrazioni sull’affitto
Quando si può portare in detrazione l’affitto
Si può portare in detrazione l’affitto quando la locazione è adibita a prima casa.
In questo caso si deve compilare il rigo E71 codice 1 del Modello 730.
La detrazione per l’affitto nel caso di abitazione principale, come afferma l’articolo 16 del TUIR, spetta in maniera forfettaria tenendo conto anche della durata della locazione.
Inoltre bisogna vedere se ci sono due cointestatari.
Per esempio, se marito e moglie sono cointestatari del contratto di affitto, la detrazione spetta nella misura del 50% per ciascuno, tenendo conto del loro reddito.
Per poter beneficiare della detrazione bisogna avere:
- il contratto di locazione registrato
- produrre un’autocertificazione per attestare l’utilizzo dell’immobile come prima casa
Per i giovani la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto delle novità importanti, passando il requisito anagrafico da 30 a 31 anni non compiuti. Inoltre la detrazione può essere usufruita anche da coloro che hanno in affitto anche una stanza dell’immobile.
Si può portare in detrazione l’affitto nei seguenti casi:
- alloggi affittati a canone concordato, anche in questa situazione deve essere conservato il contratto di locazione regolarmente registrato e stipulato secondo ciò che afferma la legge 431/98 e in più si deve produrre un’autocertificazione sempre attestando che l’immobile sia utilizzato come abitazione principale.
- studenti universitari fuori sede, la detrazione è riconosciuta se si rispetta questo requisito, tenendo conto dell’ubicazione del polo universitario, che deve necessariamente trovarsi in una provincia differente da quella di residenza. In questo caso per gli studenti universitari deve essere compilato il rigo E8/E10 codice 18 del Modello 730.
- lavoratori dipendenti che svolgono la loro professione fuori sede, la detrazione può essere fruita nei primi tre anni dal trasferimento della residenza, conservando il contratto di locazione, l’autocertificazione per attestare la residenza e il contratto di lavoro dipendente o il CU che attesta la qualifica di lavoratore dipendente.
Importi detrazione affitti
Come abbiamo già detto, gli inquilini che hanno preso un’abitazione adibita a principale, quella che in gergo tecnico viene definita prima casa, possono usufruire delle detrazioni per l’affitto compilando il rigo E71 del Modello 730.
Vediamo quali sono gli importi che interessano la detrazione dell’affitto:
- 300 euro di detrazione se il reddito complessivo (anche detrazioni di affitto in cedolare secca) non supera la somma di 15.493,71 euro
- 150 euro se il reddito complessivo è superiore e compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro
Poi c’è il caso delle detrazioni per l’affitto dei giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni.Anche in questo caso, per ottenere l’agevolazione, si deve compilare il rigo E71 del Modello 730. La detrazione per i giovani è ammessa soltanto se l’immobile in locazione viene utilizzato come abitazione principale. In questo caso la detrazione è pari a 991,60 euro, se il reddito non supera i 15.493,71 euro.
Poi ci sono le detrazioni per l’affitto per alloggi affittati con contratto a canone concordato (in questo caso si compila il codice 2 del rigo E71 del Modello 730):
- 495,80 euro se il reddito complessivo non supera i 15.493,71 euro
- 247,90 euro se il reddito complessivo è compreso tra gli importi di 15.493,71 euro e i 30.987,41 euro
Infine per i lavoratori che trasferiscono la residenza per lavoro, la detrazione è pari a 991,60 euro se il reddito non supera 15.493,71 euro.
È pari, invece, a 495,80 euro, se il reddito è compreso tra la cifra di 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.