Contratto a Canone Concordato: Come Funziona, Quanto si Risparmia!

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Il contratto di affitto a canone concordato prevede un canone calmierato.

Tutto ciò significa che il canone mensile che deve pagare l’inquilino è più basso rispetto a quello di mercato.

Ma come funziona in tutti i dettagli il contratto d’affitto a canone concordato? Scopriamolo insieme.

Cosa significa canone concordato

Significa che il proprietario dell’immobile non è libero di scegliere l’importo del canone dell’affitto, ma dovrà attenersi a tabelle prestabilite frutto di accordi tra il Comune e le organizzazioni territoriali.

Naturalmente il canone in linea generale come abbiamo già accennato è calmierato.

Contratto affitto a canone concordato come funziona

La legge 431 del 9 dicembre 1998, all’articolo 2 comma 3, è stata appositamente redatta per introdurre dei limiti massimi e minimi che riguardano il canone di locazione e spiegare dunque come funziona questo tipo di contratto di affitto.

Pertanto il limite massimo è ben stabilito da accordi locali delle organizzazioni territoriali degli inquilini e dei padroni di casa.

Prima di intervenire questa legge, i prezzi venivano stabiliti in maniera libera.

Tutto ciò comportava però spesso delle difficoltà, perché una famiglia media non poteva sostenere il canone richiesto e molti appartamenti sul mercato restavano vuoti.

Tra i requisiti del contratto di affitto a canone concordato c’è anche la durata prevista ossia la formula 3 più 2 di cui ti parleremo in maniera più approfondita in seguito.

Le parti possono dunque concordare il rinnovo oppure la rinuncia al rinnovo del contratto. Naturalmente in questo ultimo caso deve essere inviata una raccomandata A/R al padrone di casa.

Chi può stipulare un contratto di locazione a canone concordato

Inizialmente i contratti a canone concordato potevano essere stipulati soltanto nel caso in cui fossero destinati ad uso abitativo e se erano situati nei cosiddetti Comuni ad alta tensione abitativa.

Poi, in seguito ad una revisione della norma, il canone concordato con la durata di tre anni più eventualmente altri due anni è stato esteso a tutti i Comuni del nostro Paese.

Contratto a canone concordato durata

Come abbiamo specificato, la durata del contratto a canone concordato è di tre anni più due.

Si possono avere da uno a 18 mesi per le locazioni transitorie e fino a tre anni per i contratti rivolti agli studenti universitari.

Dopo i primi tre anni, nella tipologia base, questo tipo di contratto viene rinnovato automaticamente, anche senza l’intervento di entrambe le parti.

Come calcolare il canone concordato

Il calcolo del canone concordato deve essere effettuato preventivamente alla stipula del contratto. 

La procedura da seguire si compone di diversi momenti.

Innanzitutto bisogna verificare se il Comune di interesse abbia stipulato un accordo territoriale.

L’accordo territoriale stabilisce le fasce minime e massime, tenendo conto della zona in cui è situato l’appartamento.

Bisogna vedere una serie di parametri, esaminando se la casa è situata in un’area da cui si possono raggiungere facilmente i trasporti, le scuole, i servizi commerciali, se la zona è dotata di infrastrutture o di verde pubblico.

Successivamente si passa ad individuare la zona di pertinenza dell’abitazione. Generalmente all’interno di ogni zona di pertinenza si trovano tre sottofasce di canone.

Valutando le caratteristiche dell’appartamento, si può capire in quale sottofascia esso si colloca.

Insieme all’accordo territoriale normalmente viene riportata una lista che fa riferimento alle dotazioni funzionali da utilizzare per determinare la sottofascia.

Si tratta di giardini, box auto, balconi.

Occorre valutare tutte queste dotazioni secondo le indicazioni che sono fornite dagli stessi Comuni.

Se ipotizziamo un appartamento la cui superficie è di 80 mq, in locazione con contratto di 3+2, il prezzo per metro quadro da considerare è di circa 3,80 euro al metro quadro fino ad un massimo di circa 6,50 euro. Facendo il calcolo (3,80 X 80 mq) si potrà chiedere da un minimo di 304 euro a un massimo di 520 euro.

Quanto si risparmia con canone concordato

Stipulare un contratto di locazione a canone concordato è molto conveniente e vantaggioso soprattutto perché si può risparmiare sulle tasse da pagare. 

Vediamo le singole voci:

  • Irpef: Il proprietario può usufruire di una riduzione del reddito imponibile Irpef del 30%.  A tutto ciò si aggiunge la riduzione ordinaria del 5%.
  • Cedolare secca: sarebbe conveniente scegliere di fare un contratto di locazione a canone concordato con cedolare secca. In questo caso l’aliquota Irpef può scendere al 10%, se l’abitazione affittata si trova in un Comune ad alta tensione abitativa. Il contratto di locazione a canone concordato e cedolare secca comporta anche il diritto ad essere esentati dall’imposta di registro, dalle addizionali regionali e comunali e dall’imposta di bollo.
  • Imu: in questo caso c’è la possibilità di agevolazione nazionale che prevede una base imponibile ridotta del 25%.  Agevolazione locale e facoltativa che permette ai comuni di ridurre l’aliquota sugli immobili affittati con contratto a canone concordato. Il contratto a canone concordato è una tra i contratti di affitto più utilizzati nel nostro paese grazie ai vantaggi che è in grado fornire e di cui ti abbiamo appena parlato.

Quanto costa il contratto a canone concordato

Questa tipologia di contratto si dimostra vantaggiosa anche per gli inquilini che hanno diritto alla detrazione di un importo massimo uguale a:

  • per i redditi fino a 15.493 euro si ha una riduzione fiscale di 495 euro circa
  • oltre questa fascia di reddito, fino ad un reddito pari a 30.987 euro si ha una detrazione di 247 euro circa

Occorre a questo proposito puntualizzare che le regole sulle detrazioni dell’affitto cambiano in base alla tipologia di contratto di locazione scelta.

Contratto di Locazione a Canone concordato: fac-simile

Dopo averti fornito tutte le informazioni di cui hai bisogno sul contratto di locazione a canone concordato ti ricordiamo che noi di Likecasa abbiamo preparato un modello scaricabile che potrai visionare.

Uno strumento molto utile!


La guida sul contratto di affitto di Likecasa

In questa guida ci siamo soffermati sul contratto di affitto a canone concordato.

Vogliamo darti ancora un ultimo consiglio!

Essere ben informati sui contratti di Affitto ti permetterà di scegliere il contratto di affitto più giusto per le tue necessità.

Per questo motivo noi di Likecasa abbiamo preparato una guida dettagliata che ti fornisce tutte le informazioni sull’attivazione di tutti i contratti di affitto: Contratto di Locazione: La Guida di Likecasa!

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