Mutuo Variabile con Cap: Come Funziona? Conviene? Esempio Pratico!

Mutuo variabile con cap conviene

Il mutuo variabile con cap rappresenta una possibilità per chi vuole scegliere un mutuo con tasso variabile, senza tuttavia esporsi a particolari rischi.

Infatti con questo tipo di finanziamento, al momento della stipula del contratto, si stabilisce un tetto massimo di interessi, oltre il quale la banca non ha la facoltà di andare.

Quindi il mutuatario, non appena stipula il contratto con l’istituto di credito per ottenere il prestito richiesto, viene messo a conoscenza del tasso variabile minimo e della soglia massima a cui si può arrivare.

In questo modo è possibile effettuare anche il calcolo della rata del mutuo variabile con cap, conoscendo gli importi minimi e massimi a cui si può arrivare.

Mutuo variabile con cap: conviene?

Partiamo questa guida rispondendo alla seguente domanda” Mutuo con cap Conviene?”

Scegliere il mutuo a tasso variabile con cap può essere vantaggioso per diversi motivi.

È importante perché si può mantenere bassa la rata mensile del mutuo e allo stesso tempo stabilire un limite nell’aumento dei tassi di interesse.

L’istituto di credito è infatti tenuto a far vedere al cliente l’andamento dei tassi di interesse e a rilasciare una sorta di previsione per il futuro, per assicurare al cliente la massima trasparenza.

Fattori da valutare

Sicuramente questo tipo di finanziamento può essere rilevante per i suoi minori costi nella fase iniziale del prestito e perché garantisce una certa protezione.

È vero che chi sceglie il tasso variabile solitamente è una persona che si espone a rischi, derivanti dall’andamento del mercato e di cui si assume tutta la responsabilità.

Il mutuo a tasso variabile si adatta soprattutto a chi ha una disponibilità economica tale da poter affrontare anche i momenti in cui i pagamenti che deve effettuare sono di importo più elevato.

Tuttavia, conoscere il tetto massimo di rata, oltre il quale non si può salire, può essere molto utile anche per avere una minima programmazione delle spese da affrontare nel corso del tempo.

Chi sceglie il tasso fisso generalmente ha l’esigenza di poter affrontare i pagamenti con tranquillità, poiché sa bene quali sono le proprie entrate mensili.

Tuttavia spesso la resistenza a parlare ad un tasso variabile va rintracciata a livello psicologico, collegando il tutto alla paura del futuro. Invece il mutuo variabile con cap può configurarsi come una condizione intermedia che dà una certa sicurezza

Mutuo tasso variabile con cap: come funziona

Il mutuo a tasso variabile è solitamente indicizzato e legato all’Euribor a 3 mesi.

Quindi, a seconda dell’andamento del mercato finanziario, l’importo delle rate da pagare mensilmente può diminuire ma anche aumentare.

Con il mutuo variabile con cap, se, dopo l’aggiunta dello spread, si arriva sopra una determinata soglia, gli interessi vengono calcolati applicando il tasso massimo stabilito e la banca non andrà oltre.

Esempio pratico

Per esempio, se si ha un mutuo a tasso variabile con cap fissato al 6% e l’aumento dei tassi arriva al 5,6%, il calcolo degli interessi verrà fatto applicando proprio questo 5,6%.

Se invece, ad esempio, si dovesse superare il 6%, il calcolo degli interessi viene applicato tenendo conto del 6% come limite massimo.

È logico però che questa opportunità generalmente viene compensata a favore degli istituti di credito con maggiori costi che pesano sulle spalle di colui che richiede il mutuo.

Infatti i mutui a tasso variabile con cap in genere subiscono l’applicazione di spread più alti. L’indicazione dei cap riguarda tetti massimi molto alti, che difficilmente vengono raggiunti.

Da questo punto di vista forse non converrebbe più di tanto rivolgersi all’opzione del mutuo variabile con cap.

Infatti non bisogna dimenticare che esiste sempre la possibilità di surroga del mutuo a tasso variabile con cap e non.

Riguardo la surroga abbiamo raccolto informazioni preziose e molto dettagliate che ti saranno molto d’aiuto:

In alternativa un’altra possibilità è rappresentata dalla rinegoziazione con la banca che ha concesso il prestito, per poter usufruire di condizioni economiche più vantaggiose.

Non dimentichiamo che il mutuo a tasso variabile può essere indicizzato anche al tasso BCE, che subisce meno fluttuazioni e di solito prevede l’applicazione di spread più contenuti.

Come scegliere un mutuo a tasso variabile con cap

Quando si ha bisogno della disponibilità di una grossa somma di denaro, per esempio anche per l’acquisto o la ristrutturazione della casa o della prima abitazione, è importante valutare le varie offerte sul mercato, effettuando un confronto tra di esse.

Informiamoci bene, anche perché di solito il confronto tra le varie offerte di finanziamenti può essere effettuato in maniera gratuita e non comporta lo spreco di molto tempo.

Basta soltanto avere le idee chiare sul tipo di finanziamento che vogliamo ottenere e sul profilo del soggetto che vuole richiedere il prestito.

È importante considerare anche le garanzie che può dare il mutuo a tasso fisso rispetto a quello a tasso variabile in generale.

Un altro elemento da tenere in grande considerazione è il piano di ammortamento, quindi la durata del mutuo e le spese effettive a cui andiamo incontro richiedendo il nostro prestito ad un istituto finanziario.

Parti sempre dalla tua fonte di reddito

Inoltre è fondamentale considerare la nostra fonte di reddito principale, per poter effettuare un calcolo almeno approssimativo delle rate e un confronto con il nostro stipendio, per evitare di ritrovarsi in seguito di fronte a brutte sorprese e all’impossibilità di provvedere ai pagamenti delle varie rate mensili.

È vero che la rata iniziale del mutuo a tasso variabile con cap è di solito più leggera, ma, se si ritiene di non poter affrontare nel tempo l’oscillazione dei tassi, sarebbe meglio optare per una soluzione che tenda a dare più garanzie.

Tutto ciò va inquadrato nel contesto del fatto che non è sempre possibile decidere in maniera univoca e oggettiva quale tasso convenga di più, perché tutto dipende da caso a caso e ogni situazione va rapportata al profilo del mutuatario.

Inoltre non dimentichiamo che a determinare la convenienza dei tassi contribuiscono anche diversi fattori che non dipendono dal nostro controllo. Importanti sono in questo senso la situazione economica del Paese, le manovre dell’Esecutivo e i fatti della politica e dell’economia.

Proprio per questo non è possibile dare dei consigli da prendere come assoluti, ma sarebbe utile soltanto fornire delle opportunità che vanno valutate attentamente, prima di procedere alla scelta concreta.

Che mutuo posso permettermi realmente? La guida

In questa guida ti abbiamo indicato e fornito tutte le informazioni fondamentali sul mutuo variabile con cap.

Noi di Likecasa vogliamo però fare una precisazione!

Prima di scegliere la tipologia di mutuo occorre rispondere ad una domanda fondamentale: Quale mutuo posso permettermi'”. Se risponderai correttamente a questa domanda comprerai casa senza avere problemi.

Noi di Likecasa abbiamo creato una GUIDA GRATUITA SPECIFICA sull’argomento che ti consigliamo di leggere: Che Mutuo Posso Permettermi? Guida al Calcolo della Rata che Puoi Realmente Permetterti!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here