Mutuo vitalizio: di cosa si tratta, come funziona e come richiederlo!

mutuo vitalizio ipotecario

Il mutuo vitalizio è un finanziamento destinato a chi ha compiuto i 60 anni di età.

Col mutuo per gli anziani e il prestito vitalizio ipotecario ci si può rivolgere ad una banca oppure ad una società di intermediazione finanziaria, dichiarando di essere disponibili ad un’ipoteca della casa, per ottenere una somma in prestito e potendo contemporaneamente continuare ad abitare all’interno della propria abitazione.

Col mutuo vitalizio per anziani è possibile accedere ad un importo che arriva al massimo a 350.000 euro.

I richiedenti non hanno l’obbligo di pagare alcuna rata.

La somma erogata dalla banca sarà rimborsata dopo la morte di colui che ha richiesto il finanziamento.

Quando muore il richiedente, la banca procede con la vendita della casa, per incassare la somma che ha sborsato.

Da questo punto di vista il mutuo ipotecario vitalizio può essere considerato un’ottima opportunità per chi è arrivato a 60 anni di età o ha superato i 60 anni e ha il desiderio di vivere in tutta tranquillità, senza incorrere in difficoltà di carattere economico.

Ma com’è possibile ottenere il mutuo vitalizio?

È veramente conveniente o ci sono dei rischi a cui si può andare incontro?

Cerchiamo di capire di più su tutti i dettagli del mutuo vitalizio per i pensionati.

Ci sono molte banche che aderiscono a questa forma di finanziamento, proponendo delle soluzioni interessanti.

Passiamo in rassegna i vari esempi di istituti di credito e vediamo che cosa propongono per i clienti che scelgono il mutuo vitalizio.

Quindi soffermiamoci sulle varie soluzioni che ogni banca mette a disposizione per accontentare le esigenze del soggetto richiedente e sui costi da sostenere per ricevere un finanziamento di questo genere.

I vantaggi

Il mutuo vitalizio presenta dei vantaggi molto importanti, perché l’importo ricevuto con il prestito è direttamente collegato all’età di colui che lo richiede.

Per esempio il mutuo vitalizio per gli over 65 può essere un’ottima occasione, perché, maggiore è l’età del richiedente, più alta è la somma che la banca è disposta ad erogare.

La somma erogata dalla banca potrà essere spesa come meglio si ritiene opportuno e il debitore non avrà alcuna somma di denaro da pagare, perché la banca si rifarà sul prestito concesso soltanto dopo la sua morte, mettendo in vendita la casa, sulla quale è stata stabilita l’ipoteca.

In alternativa saranno gli eredi del soggetto richiedente a pagare l’importo dovuto, sempre dopo il decesso del richiedente.

Sono appunto gli eredi che diventano titolari del debito e possono decidere di pagarlo per evitare la vendita dell’immobile o di lasciare alla banca la possibilità di vendere la casa.

Tra l’altro, se si sceglie quest’ultima opzione, con il mutuo vitalizio, dopo la vendita da parte dell’istituto di credito, se il prezzo di vendita permette di ricavare una somma in eccesso rispetto al debito conseguito, la banca provvede a destinare tale somma agli eredi del debitore.

Da tenere presente, però, che i finanziamenti con il mutuo vitalizio vengono erogati soltanto a coloro che possiedono un immobile a carattere residenziale.

Per essere accertato da questo punto di vista, il tutto deve corrispondere anche sotto lo specifico profilo catastale.

Un altro vantaggio consiste nel fatto che il debitore non ha un obbligo e in qualsiasi momento può decidere di togliere l’ipoteca, pagando totalmente il debito che ha contratto con la banca.

In questo modo continua a detenere la proprietà dell’immobile.

Mutuo vitalizio Unicredit

Unicredit mette a disposizione un mutuo vitalizio che si rivela molto conveniente.

Come stabiliscono le condizioni generali che riguardano il mutuo vitalizio, questo prestito è rivolto a tutti coloro che hanno un’età non inferiore a 60 anni, che abbiano degli eredi e che siano titolari di proprietà di un immobile che possa diventare oggetto di ipoteca da parte della banca.

È importante, per ottenere il finanziamento Unicredit, che il richiedente non sia ritenuto un cattivo pagatore.

Inoltre non deve avere immobili o terreni ipotecati.

Come in tutti i casi il debito sarà estinto alla morte del richiedente. Gli eredi infatti, nel momento in cui si avvia la pratica della restituzione della somma erogata in precedenza, avranno un anno di tempo per pagare anche gli interessi cosiddetti capitalizzati.

Si tratta di tutti gli interessi che si sono accumulati nel corso della durata del prestito.

Con Unicredit è possibile stipulare un contratto che prevede un finanziamento in modo cointestato.

In questo caso gli eredi dovranno cominciare a pagare la somma ricevuta quando avviene il decesso del soggetto che abbia un’età anagrafica più grande.

Se nel corso della durata del prestito l’immobile perde il suo valore a causa di danni irreparabili, si deve procedere ad un’estinzione delle rate del prestito.

Lo stesso discorso vale per avere la possibilità di trasferire l’immobile ad un secondo proprietario.

In situazioni come queste, è colui che ha richiesto il prestito a dover restituire mentre è ancora in vita la somma che corrisponde agli interessi capitalizzati.

Il mutuo ipotecario vitalizio Unicredit si può richiedere con il tasso fisso o con il tasso variabile, facendo riferimento al pagamento mensile degli interessi.

La formula è quella del prestito vitalizio valore casa, che comporta l’erogazione di un minimo di 30.000 euro fino ad un massimo che corrisponde al 50% del valore dell’immobile.

Mutuo vitalizio BNL o prestito vitalizio ipotecario BNL

La Banca Nazionale del Lavoro mette a disposizione un mutuo vitalizio ipotecario BNL, che segue tutte le regole tipiche di questo tipo di finanziamento.

Per sapere dettagli più specifici relativi ai tassi di interesse, alle condizioni e ai soggetti che possono richiederlo e anche per comprendere fino in fondo i requisiti che vengono richiesti per ottenere un finanziamento di questo genere, bisogna recarsi in una filiale BNL per avere maggiori informazioni.

Online infatti non è possibile trovare riferimenti precisi a questi tipi di prestiti concessi da BNL.

Evidentemente, recandosi direttamente allo sportello, si potranno trovare delle soluzioni che possono corrispondere alle esigenze di ogni singolo soggetto.

Mutuo vitalizio MPS

Il mutuo ipotecario vitalizio MPS prende il nome di PrestiSenior.

Si tratta di un prodotto finanziario che si rivolge a chi ha almeno 60 anni e possiede un’abitazione adibita ad uso residenziale.

Colui che richiede il prestito può scegliere se ricevere l’importo tutto in una volta oppure se usufruire di accrediti con versamenti annuali, fino ad arrivare ad un massimo di 20 versamenti.

Per quanto riguarda il pagamento, ci sono a disposizione dei clienti della banca due opzioni: la versione senza rate e la versione con il pagamento a rate soltanto degli interessi.

Anche se si estingue il pagamento anticipatamente, non si è soggetti ad alcuna penale.

MPS concede mutui vitalizi ad interesse fisso, con un importo massimo di 250.000 euro per chi sceglie l’erogazione in un’unica soluzione.

Chi invece sceglie il pagamento a più versamenti ogni anno potrà ricevere una somma che varia da un minimo di 2.400 euro fino ad un massimo di 25.000 euro.

Qualunque sia la condizione scelta, l’importo concesso viene calcolato in base alla percentuale del valore dell’immobile.

Il mutuo vitalizio ipotecario MPS non può andare oltre il 50% di questo valore e può variare in base all’età del soggetto richiedente.

Mutuo vitalizio Deutsche Bank 

Per quanto riguarda Deutsche Bank, la soluzione è quella di un mutuo vitalizio che si chiama Patrimonio Casa.

Viene sempre stabilita un’ipoteca di primo grado sull’immobile e quest’ultimo deve costituire la residenza principale del soggetto richiedente.

Deutsche Bank non prevede una restituzione rateale della somma ricevuta.

Infatti gli eredi devono rimborsare tutta la somma con un unico pagamento entro un anno dal decesso di colui che ha richiesto il finanziamento.

Anche l’erogazione avviene tutta in un’unica soluzione.

Deutsche Bank concede con il mutuo vitalizio una somma massima che corrisponde ad un valore compreso tra il 14% e il 52% del valore dell’immobile.

A stabilire l’importo da ricevere sarà una perizia della banca, che considera diverse variabili, come l’età e lo stato civile.

Il TAEG è pari all’8,9%. Il soggetto richiedente può interrompere il contratto in qualsiasi momento pagando anticipatamente la somma ricevuta.

Mutuo vitalizio Barclays

Per quanto riguarda il mutuo vitalizio Barclays, dobbiamo fare un discorso molto simile a quello già fatto per BNL.

Se ci chiediamo infatti per il mutuo vitalizio ipotecario quali banche aderiscono a questo tipo di offerte, Barclays rientra fra queste, almeno fra le promozioni disponibili sul sito dell’istituto di credito.

Tuttavia online non è possibile trovare alcun riferimento specifico sul mutuo vitalizio di Barclays.

Quindi anche in questo caso conviene informarsi presso una delle filiali, per chiarire anche la situazione dell’istituto di credito, che recentemente ha ceduto un ramo dei suoi prodotti finanziari a CheBanca.

Credem mutuo vitalizio

Credem non riporta online indicazioni specifiche per quanto riguarda la possibilità di usufruire del mutuo ipotecario vitalizio.

Infatti, come detto precedentemente per altri istituti di credito, anche in questo caso bisogna rivolgersi direttamente in filiale per saperne di più, per scoprire se effettivamente è possibile usufruire di condizioni vantaggiose relative ad un prestito disponibile per chi ha più di 60 anni di età e vuole assicurarsi la possibilità di avere una condizione economica conveniente, senza pagare nulla mentre è ancora in vita.

Mutuo vitalizio Intesa Sanpaolo

La banca Intesa Sanpaolo offre un mutuo vitalizio molto interessante, che si chiama Per Te.

Il finanziamento prevede il tasso fisso. A garanzia c’è sempre un’ipoteca di primo grado sull’immobile che sia di proprietà del richiedente e che sia adibito ad uso abitativo.

È prevista la capitalizzazione annuale degli interessi e il soggetto richiedente può chiedere anche il pagamento mensile della quota che corrisponde agli interessi dovuti alla banca.

Il finanziamento con Intesa Sanpaolo prevede anche un’assicurazione obbligatoria.

Tuttavia colui che richiede il prestito può scegliere se stipularla direttamente con Intesa Sanpaolo o se stipulare un’assicurazione differente, sostenendo le spese.

Chi sceglie il rimborso graduale degli interessi può anche cambiare idea nel corso del tempo e passare alla versione che implica il rimborso totale del capitale degli interessi direttamente alla scadenza.

Questo cambiamento di opzione è gratuito, ma dopo non può essere più cambiato.

Facciamo un esempio: prendiamo in considerazione un prestito di 100.000 euro per un cliente con un’età di 70 anni e della durata di 15 anni.

In una situazione come questa il TAN corrisponde al 4%, mentre il TAEG corrisponde al 4,037% (col rimborso totale di capitale e interessi alla scadenza) e al 4,126% (con rimborso graduale degli interessi).

Teniamo sempre presente che il TAEG comprende anche le spese per la perizia e l’imposta sostitutiva, invece in esso non sono inclusi altri costi, come per esempio quelli necessari per pagare il notaio o per sostenere l’iscrizione dell’ipoteca.

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