Ipoteca Volontaria: Cos’è, A cosa Serve, Come Funziona, Quanto Costa!

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Quando si sta per comprare casa e si vuole chiedere un mutuo si comincia a sentire parlare di ipoteca immobiliare.

Ecco che si comincia a sentire parlare di ipoteca volontaria, ma capita di saperne molto poco.

Ma come si fa un’iscrizione d’ipoteca volontaria? A quanto ammonta il costo di un’ipoteca volontaria su immobile?

Vediamo cosa devi sapere!

Ipoteca volontaria: che cos’è

Cosa si intende per ipoteca volontaria questa è una delle prime domande che ci si pone quando si sa poco sull’argomento

Ti diciamo subito che l’ipoteca volontaria in generale è una garanzia di un debito su bene immobile e nasce volontariamente, ossia dalla libera volontà delle parti.

Quando si richiede un finanziamento, per esempio il mutuo per l’acquisto della casa, la banca stessa può mettere un’ipoteca sull’immobile.

A cosa serve l’ipoteca volontaria

Il ruolo dell’ipoteca volontaria e quella di porsi come garanzia a tutti gli effetti.

Se il debitore dovesse trovarsi nella condizione economica di non poter più pagare il prestito che gli è stato concesso, la banca è la facoltà di trasferirsi la proprietà dell’immobile e di rivenderlo, per recuperare la somma che ha erogato.

Il debitore, sempre per garantire il soddisfacimento del credito, potrebbe concordare con un terzo soggetto, che può essere costituito da una banca o da un’assicurazione, una fideiussione che è aperta a favore del creditore.

In alternativa può ricorrere all’ipoteca volontaria.

Essa prende in oggetto un immobile di proprietà del debitore, che viene messo a disposizione del creditore, nel caso in cui il debitore non potesse più restituire la somma che gli è stata prestata.

Chi concede l’ipoteca volontaria

I casi che si verificano sono fondamentalmente due.

Nel primo caso si considera un soggetto che contrae un debito e volendolo garantire l’estinzione offre al creditore l’ipoteca della propria casa o del proprio immobile.

Il secondo caso riguarda i soggetti terzi ossia l’ipotesi secondo la quale un soggetto che non ha debiti permette ad un soggetto debitore di mettere l’ipoteca su un immobile di sua proprietà come garanzia di un debito che si ha con terze persone.

Ipoteca volontaria come si fa

E’ necessario procedere tramite l’iscrizione nei pubblici registri immobiliari.

Tramite una scrittura dovranno essere indicati i dati di chi beneficia l’ipoteca e di chi la concede.

L’importanza della scrittura privata è cruciale.

Tutte le volte in cui prestiamo del denaro ad una persona è sempre importante valutare con attenzione se il debitore possa darci delle garanzie appropriate, una delle quali potrebbe essere l’ipoteca volontaria.

In ogni caso non bisogna mai stabilire degli accordi solo a parole, perché è necessaria almeno una scrittura privata che provveda al consolidamento dell’ipoteca volontaria, oltre che stabilisca la durata dell’ipoteca volontaria.

Nella scrittura privata devono essere indicati la natura e i presupposti del credito, in modo che esso possa essere dichiarato legittimo.

Deve essere poi specificato l’ammontare del credito, sia di quello presente che di quello che può diventare in futuro.

In questo modo si avranno tutte le carte in regola, per far valere le proprie ragioni se in futuro il debitore diventasse inadempiente.

Anche con una scrittura privata si può far valere il proprio diritto, dopo che il debitore ha stabilito un’ipoteca volontaria, e quindi si hanno tutti i presupposti per poter richiedere al giudice il titolo esecutivo.

Quanto dura l’ipoteca volontaria?

Non poco!

L’ipoteca volontaria di solito ha un’efficacia per una durata di 20 anni.

Poi si può rinnovare l’iscrizione, procedendo prima che scada il termine stabilito.

Ipoteca volontaria: il ruolo del notaio è importante

La figura del notaio, quando interviene nella costituzione di un’ipoteca volontaria, si rivela molto importante, soprattutto quando si tratta del coinvolgimento di un immobile.

Poiché si tratta di un diritto che si costituisce proprio su un immobile, esso deve essere iscritto nei registri immobiliari.

Quindi si deve procedere alla realizzazione di un atto notarile e per questo l’iscrizione di ipoteca volontaria con costi non indifferenti è comunque da considerare.

Nel costo dell’iscrizione di ipoteca volontaria su immobile devono essere inclusi anche

  • Onorario del notaio
  • Imposte previste

Ipoteca volontaria: costi

La normativa bancaria propone un trattamento agevolato per le ipoteche che sono iscritte a garanzia dei mutui, pertanto i costi per l’iscrizione e la cancellazione sono quasi sempre fissi e non dipendono dall’importo dell’ipoteca.

E’ inoltre prevista anche l’esenzione delle imposte di registro e di bollo.

Tuttavia tale trattamento vale solo per coloro che scelgono l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, di ipoteca e delle tasse che interessano le concessioni governative tramite un’apposita clausola.

Tale imposta sostitutiva è pari allo 0,25% dell’importo del mutuo se prima casa. Nel caso di seconda casa l’imposta sostitutiva sale al 2%.

Naturalmente bisognerà aggiungere le tasse notarili e il compenso del notaio.

Come estinguere l’ipoteca

L’estinzione dell’ipoteca, quindi la cancellazione dell’ipoteca volontaria, determina l’effetto della liberazione dell’immobile.

La cancellazione dell’ipoteca volontaria su immobile avviene in differenti casi.

Per esempio può accadere che si cancella l’ipoteca quando avviene l’estinzione del debito.

Oppure si può verificare in seguito alla cancellazione dell’iscrizione stessa o perché non si provvede a rinnovare l’iscrizione in maniera opportuna entro i termini previsti dalla legge.

Ma ci sono anche altri casi in cui l’ipoteca si estingue.

Per esempio si può estinguere per la rinuncia del creditore, per prescrizione o nel caso in cui il bene ipotecato sia soggetto a deperimento.

Per effettuare la cancellazione dell’ipoteca, si deve provvedere ad annotare il tutto a margine dei registri immobiliari, con un atto opportuno che contiene il consenso del creditore.

Costi cancellazione dell’ipoteca volontaria

Se ci si rivolge ad un notaio, cancellare un’ipoteca volontaria comporta una spesa di circa 600 euro, che va completamente a carico del debitore.

Tuttavia non bisogna dimenticare che c’è anche la possibilità di provvedere alla cancellazione automatica dell’ipoteca, che, secondo quanto stabilito dal decreto Bersani, non comporta nessun costo per il debitore.

Tempi per cancellare ipoteca

Per cancellare un’ipoteca c’è una tempistica da rispettare.

Se la cancellazione avviene per estinzione del debito, nel momento in cui il creditore riceve tutta la somma di denaro che ha prestato, si può procedere ad avviare le pratiche per cancellare l’ipoteca stessa.

Per l’ipoteca volontaria occorrono 30 giorni di tempo.

È proprio nell’arco di questo periodo che la banca deve dare comunicazione agli uffici competenti, i quali devono provvedere a cancellare dai registri il tutto.

In ogni caso la banca non è obbligata a dare al debitore una comunicazione del fatto che sia avvenuta l’estinzione.

È il debitore in prima persona che si deve adoperare per verificare che la procedura sia andata a buon fine e che l’ipoteca sia stata cancellata nell’arco del tempo stabilito dalla legge di riferimento, che è sempre il decreto Bersani, entrato in vigore a partire dal 2 aprile del 2007, con la legge 40.

La guida sull’ipoteca sulla casa

In questa guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni che riguardano l’ipoteca volontaria.

Se vuoi approfondire e venire a conoscenza di quelle che sono le informazioni fondamentali sull’ipoteca immobiliare abbiamo preparato una guida ad hoc dove ti diciamo tutto: Ipoteca sulla Casa

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