Consistenza Catastale di un Immobile: Che Cos’è e Come si Calcola!

consistenza catastale come si calcola

Se stai cercando informazioni sulla consistenza catastale sei sulla pagina giusta.

In questa guida ti forniremo tutte le informazioni di cui ha bisogno spiegandoti che cos’è, quali sono le sue caratteristiche prevalenti e come si calcola.

Sei pronto?

INIZIAMO!

Che cos’è la consistenza catastale

La consistenza catastale è la grandezza calcolata dal punto di vista catastale.

Si misura partendo da un parametro specifico che viene considerato come unità di misura:

  • Alloggi e uffici: l’unità di misura è il vano
  • Uffici, ospedali ecc: l’unita di misura è il metro cubo
  • Negozi, garage e magazzini: l’unità di misura è il metro quadro

A cosa serve la consistenza catastale

La consistenza catastale è di fondamentale importanza, in quanto tramite essa vengono determinati gli importi delle tasse collegati all’immobile  dovuti all’Erario.

Inoltre è importante per riuscire a renderci conto della superficie della nostra casa e, in base a questa, avere a disposizione anche un dato rilevante per calcolarne anche il valore commerciale, nel caso in cui per esempio decidiamo di mettere in vendita l’immobile o nel momento in cui stiamo per ristrutturare casa e dunque farsi bene i calcoli sui vani diventa fondamentale in funzione della tasse.

Sostanzialmente la consistenza catastale serve a tenere traccia delle proprietà immobiliari per facilitare le transazioni immobiliari.

Differenza tra consistenza e superficie catastale

Dunque bisogna fare attenzione a non fare confusione tra la consistenza catastale e la superficie catastale,  e avere bene a mente la differenza che intercorre tra le due.

La consistenza catastale, come avrai capito, indica la superficie netta e lorda del tuo immobile misurando i vani del tuo immobile.

La superficie catastale misura la somma di tutte le superfici che compongono l’immobili.

L’unità di misura della consistenza catastale

Prima di mettere in evidenza e specificare quali sono i tipi di vani bisogna chiarire bene cosa si intende per vano.

ll vano è uno spazio delimitato da pareti, da un soffitto, da pavimenti e da un’illuminazione diretta.

Le tipologie di vani che bisogna conoscere sono:

  • Vano principale: le stanze principali che caratterizzano un’abitazione. Si tratta della cucina, del soggiorno e della camera da letto. La loro combinazione se rientra nelle misure fissate può corrispondere ad un vano.
  • Vano accessorio diretto: ossia gli ambienti della casa ai quali si ha accesso direttamente come per esempio i bagni, gli ingressi, i corridoi. La consistenza in questo caso è fissata ad 1/3 del vano;
  • Vano accessorio indiretto: ossia tutti gli spazi il cui accesso può avvenire solo all’esterno dell’abitazione. Un esempio possono essere cantine e soffitte.
  • Pertinenze: delle aree che risultano individuali rispetto all’immobile principale e che allo stesso tempo sono complementari ad esso, anche se non esiste una vera e propria continuità dal punto di vista fisico.

Ci si riferisce in particolare alle terrazze, ai giardini e ai cortili.

Come si calcola la consistenza catastale per gli immobili in categoria A

Per calcolare la consistenza catastale di un immobile appartenente alla categoria A (dunque a uso abitativo), prendendo in considerazione il vano catastale, si deve tenere conto di alcune misure massime e minime che comunque possono essere variabili tenendo conto della provincia in cui è ubicato l’immobile stesso.

Si tratta di applicare questa formula:

[(mq vano / mq max vano) – (mq max vano / mq max vano)]

A volte potrebbe essere necessario aggiungere il 10% al totale dei vani.

Questa percentuale comprende gli spazi comuni, come può essere il vano scale, l’androne o il locale che ospita la caldaia all’interno di un condominio.

Occorre sapere che un corridoio anche nel caso misurasse 20 mq circa non verrebbe considerato come vano ma verrebbe preso in considerazione un terzo di vano.

Sono considerati tali:

  • Corridoio
  • Bagni
  • Ripostigli

Allo stesso modo valgono un quarto di vano: soffitte, cantine e ripostigli ai quali si accede uscendo dalla porta principale di casa.

Calcolo consistenza catastale C1

Nella categoria catastale C1 vengono compresi tutti quegli immobili che hanno come destinazione d’uso quella commerciale.

Quindi nella categoria C1 sono compresi i locali commerciali come i negozi.

La categoria C1 differisce da altre del gruppo C, sempre in base allo scopo per cui i locali vengono utilizzati.

La C2 per esempio indica i magazzini, la C6 i garage.

Per quanto riguarda il calcolo della consistenza catastale C1, bisogna prendere in considerazione i metri quadrati dei locali principali.

Per ciò che concerne i locali accessori, quindi per esempio un retrobottega o i servizi igienici annessi al negozio, si tiene conto soltanto di una percentuale, che può essere variabile tra il 20% e il 50%.

A chi affidarsi 

Per calcolare la consistenza catastale ci possiamo affidare ad un professionista, che terrà conto delle sue competenze e degli strumenti tecnici a propria disposizione, per fornirci dei valori quanto più corrispondenti possibili alla realtà, in modo da farci concludere degli ottimi affari nel settore immobiliare.

Se stai pensando ad esempio di ristrutturare casa questo è uno degli aspetti di cui dovresti parlare con il tuo architetto.

La guida sui vani catastali

In questa guida ti abbiamo spiegato tutto sulla consistenza catastale e sul relativo calcolo.

Ti ricordiamo che per raccogliere tutte le informazioni di cui hai bisogno sulla consistenza catastale devi conoscere molto bene le varie categorie catastali.

Per questo motivo noi di Likecasa abbiamo preparato una guida completa all’interno della quale troverai tutte le informazioni dettagliate utili sui vani una casa.

Con questa guida avrai il quadro completo della situazione: Calcolo Vani Catastali: Come si Fa e Esempio Pratico!

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