Calcolo Vani Catastali: Come si Fa e Esempio Pratico!

calcolo dei vani catastali

Il calcolo dei vani catastali serve a definire il calcolo della consistenza catastale.

Quest’ultima è la grandezza dal punto di vista catastale e che si misura a partire da un parametro che viene preso come unità di riferimento.

L’unità di misura cambia a seconda della categoria di appartenenza dell’immobile.

È molto importante il calcolo dei vani catastali, perché, in base alle normative vigenti, si fa riferimento a queste dimensioni dell’immobile per determinare gli importi delle tasse e delle imposte che si devono pagare.

Ecco cosa devi sapere!

Vano catastale che cos’è

Partiamo dall’inizio per fare maggiore chiarezza e dissolvere ogni tipo di equivoco!

Il vano catastale è lo spazio delimitato da pareti, da soffitto e pavimenti, che abbia un’illuminazione diretta.

Del vano si considera anche la sua destinazione d’uso.

Vani principali e vani accessori

I vani di un’abitazione si dividono principalmente in due categorie:

  1. vani principali
  2. vani accessori

Vediamo subito quali sono i vani principali e quali sono i vani accessori.

I vani principali sono quelli utilizzati per vivere lo spazio principale della casa:

  • il soggiorno
  • la cucina
  • la camera da letto

Il vano accessorio diretto è rappresentato dagli ambienti a cui si accede direttamente all’interno della casa:

  • bagno
  • corridoio
  • ingresso

A questa tipologia di vano è assegnata una misura corrispondente a 1/3 di vano.

Poi abbiamo anche il vano accessorio indiretto, che fa riferimento a quei locali della casa ai quali è possibile accedere soltanto uscendo dall’abitazione:

  • cantine
  • infernotti
  • soffitte

A questi vani è assegnata una consistenza pari a 1/4 di vano.

Come fare il calcolo dei vani catastali

Come fare il calcolo dei vani catastali?

Per il calcolo dei vani catastali consigliamo di preparare un excel.

Così avrai sempre a disposizione sul tuo computer un documento dedicato, che puoi consultare o modificare ogni volta che ne senti la necessità.

In generale tieni presente, per effettuare il calcolo dei vani catastali, che esistono delle misure massime e minime.

Queste ultime possono variare in base alla provincia in cui è situato l’immobile.

Per calcolare i vani catastali occorre tenere presenti 2 fattori: la superficie lorda e il numero dei locali:

Misura della superficie lorda: si tratta della somma della superficie di tutti i locali espressa in m2.

Vani:si calcolano dividendo la superficie lorda per la superficie standard. Ad esempio può essere stabilita una superficie standard di 20m2.

Vani Standard: Superficie Lorda : Superficie Standard per Vano

 

Esempio di calcolo dei vani di una casa

Facciamo un esempio per chiarire meglio come si fa il calcolo dei vani catastali.

Prendiamo il caso della consistenza catastale di un appartamento.

L’appartamento del nostro esempio risulta composto dai seguenti vani:

  • una cucina = 1 unità
  • un soggiorno di 20 m2 = 1 unità
  • due stanze da letto di 16 metri quadri ciascuna = 2 unità
  • due bagni = 0,33 x 2
  • un corridoio = 0,33
  • un ingresso = 0,33
  • una cantina = 0,25

A questo punto basterà fare la somma.

Ti ricordiamo inoltre che il numero dei vani è indicato nella visura.

Come fare il calcolo online

Il calcolo dei vani catastali online si può fare grazie al DOCFA, che è un software appositamente pensato per realizzare questa procedura.

DOCFA significa Documenti Catasto Fabbricati ed è il programma che i tecnici utilizzano per presentare agli uffici provinciali del territorio il modello che si chiama accertamento della proprietà immobiliare urbana.

Questo modulo DOCFA può essere redatto e compilato soltanto da un professionista iscritto all’albo.

Tramite l’utilizzo di questo software si può dichiarare al catasto quali sono le variazioni di cui l’immobile è stato oggetto.

La dichiarazione DOCFA è obbligatoria anche nel cambio di destinazione d’uso dell’immobile o quando ci siano delle variazioni consistenti delle caratteristiche.

Inoltre si devono presentare quando cambiano i dati toponomastici dell’abitazione oppure è possibile presentare la dichiarazione quando c’è la necessità di provvedere a comunicare la planimetria mancante, se questa procedura non è mai stata fatta o se l’ufficio l’ha smarrita.

Inoltre può servire presentare questa dichiarazione se la consistenza dell’immobile cambia a seguito dell’ampliamento di vani o della demolizione o della fusione dell’unità immobiliare con altre unità.

Come avviene il calcolo per i locali commerciali

Prima di chiudere la nostra guida ci teniamo a puntualizzare che è da considerare a parte il calcolo dei vani catastali per quanto riguarda i locali che rientrano nella cosiddetta categoria C1.

Se fino ad ora abbiamo visto il calcolo per gli immobili appartenenti alla categoria A, quindi le case, le abitazioni e gli uffici, adesso spendiamo qualche parola in più per gli immobili che hanno come destinazione d’uso principale quella commerciale, quindi per esempio i negozi.

Per la categoria C1 la consistenza catastale considera i metri quadrati dei locali principali utilizzati per lo svolgimento delle attività.

La consistenza dei locali accessori, quindi il retrobottega, i servizi igienici e i locali che vengono utilizzati come deposito, viene considerata soltanto in percentuale, un valore che può essere compreso tra il 20% e il 50%.

Per gli altri locali del gruppo C, come per esempio C2 (magazzini) o C6 (garage), la consistenza in metri quadri corrisponde alla superficie netta dei locali stessi.

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