Imposta Ipotecaria e Catastale: Cosa Sono e Come si Calcolano!

Imposta ipotecaria e catastale: calcolo

L’imposta ipotecaria e catastale sono delle tasse che vengono applicate nel trasferimento di immobili.

Vediamo subito tutte le informazioni fondamentali sulle imposte ipotecarie e catastali.

INIZIAMO!

Che cos’è l’imposta ipotecaria

L’imposta ipotecaria consiste nel pagamento di una tassa che si deve versare in ogni atto che implica una trascrizione o un’iscrizione presso i pubblici registri immobiliari.

Si deve pagare nei seguenti casi:

  • compravendita
  • donazione
  • successione

Sostanzialmente l’imposta ipotecaria deve essere pagata in occasione delle azioni che vengono eseguite sui pubblici registri immobiliari.

Che cos’è l’imposta catastale

L’imposta catastale, invece, si deve pagare in caso di:

  • voltura catastale
  • compravendita
  • successione

Nello specifico l’imposta ipotecaria e catastale vanno di pari passo, visto che si deve pagare sia l’una che l’altra.

Calcolo imposta ipotecaria e catastale

Vediamo adesso come effettuare il calcolo dell’imposta catastale e ipotecaria.

È davvero molto semplice, perché ci si deve attenere ad un preciso schema che è entrato in vigore a partire dal 2014, quando si sono stabiliti dei valori fissi per queste imposte.

Ecco come calcolare imposta ipotecaria e catastale:

  • per l’acquisto di un immobile non di lusso adibito a prima casa, se l’immobile viene acquistato da un soggetto privato, l’imposta da pagare corrisponde a 50 euro;
  • nel caso di un acquisto di immobile seconda casa da un soggetto privato si pagano sempre 50 euro;
  • nel caso in cui si acquisti un immobile come prima casa da un’impresa costruttrice con Iva al 4% si devono pagare 200 euro.

Calcolo imposta ipotecaria e catastale successione

In caso di successione o donazione, l’imposta ipotecaria e catastale è fissa e corrisponde a 200 euro se almeno uno dei beneficiari ha i requisiti per ottenere le agevolazioni per la prima casa.

L’imposta ipotecaria e catastale per successione di terreni agricoli compresi nell’eredità sono applicate in misura fissa, non eccedendo però il valore fiscale dei terreni.

Non dobbiamo dimenticare comunque che in caso di successione c’è anche una specifica imposta da pagare, che riguarda proprio questo caso in particolare.

Si tratta dell’imposta di successione. Il calcolo di questa imposta spetta all’Agenzia delle Entrate. Dopo che quest’ultima riceve la dichiarazione di successione, verifica tutti i dati e procede al calcolo.

Per quanto riguarda più nello specifico l’imposta catastale e ipotecaria, bisogna dire che l’imposta catastale corrisponde al 2% del valore della casa, mentre quella ipotecaria corrisponde all’1%.

Tuttavia l’importo minimo previsto da pagare è di 200 euro per ogni imposta.

Di conseguenza, anche se effettuando il calcolo risulterebbe da pagare meno di 200 euro per ciascuna imposta, il totale da pagare è sempre di 400 euro.

Come si paga l’imposta ipotecaria e catastale?

L’imposta ipotecaria e catastale si pagano utilizzando il modello F23, specificando il codice tributo 649T (per l’imposta ipotecaria) e il codice tributo 737T (per l’imposta catastale). Dal 2011 è prevista anche la possibilità di pagare con il modello F24.

Se sono dovute tassa ipotecaria e imposta di bollo, il versamento è unico.

Lo stesso discorso si può dire se insieme all’imposta ipotecaria è dovuta l’imposta di registro. In questo modo avviene la liquidazione dell’imposta ipotecaria.

Sanzioni previste per il mancato versamento delle imposte ipocatastali

Le imposte ipocatastali sono obbligatorie e il mancato pagamento prevede alcune sazioni di cui ti parliamo subito.

Se non si provvede a trascrivere il passaggio di proprietà sul registro immobiliare e quindi a pagare l’imposta ipotecaria e catastale prima casa o comunque per l’immobile acquistato, si può incorrere in una sanzione che corrisponde da un minimo del 100% fino ad un massimo del 200% dell’imposta.

La multa è più precisamente corrispondente ad un minimo di 100 euro e ad un massimo di 2.000 euro.

Le norme di legge però prevedono anche alcune tipologie di ravvedimento operoso. Quindi il contribuente può pagare una sanzione ridotta se si ravvede e decide di pagare l’imposta.

La sanzione varia in base al tempo di ravvedimento.

Ad esempio, corrisponde allo 0,20% dell’imposta per ogni giorno di ritardo, se il ravvedimento avviene entro 14 giorni dalla scadenza.

Più si aumenta il tempo del ritardato pagamento, più aumenta la sanzione applicata. Il contribuente ha 5 anni di tempo per ravvedersi, a meno che prima di questi 5 anni non riceva una contestazione di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La guida sull’ imposta di registro

In questo articolo ti abbiamo fornito tutte le informazioni che riguardano la tassa ipotecaria e la tassa catastale.

Adesso hai tutte le informazioni che ti servono!

Se stai per comprare casa sicuramente dovrai pagare anche l’imposta di registro.

Essere ben informati anche su questa tassa è molto importante.

Pertanto ti consigliamo di leggere questa guida che abbiamo preparato: Imposta di Registro Prima Casa: Tutto Quello che Bisogna Sapere!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here