Espropriazione Immobiliare: Come Funziona la Procedura!

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Se sei atterrato qui stai cercando informazioni sull’espropriazione immobiliare.

In questa ti forniremo tutte le informazioni che non puoi non sapere.

Sei pronto?

INIZIAMO!

Espropriazione immobiliare: che cos’è

L’espropriazione immobiliare  è una procedura esecutiva immobiliare che consiste nel fatto che l’ufficiale giudiziario mette in atto un decreto ingiuntivo agendo in nome dell’Agenzia di Riscossione.

In questo modo al debitore viene vietata ogni azione che possa sottrarre la garanzia del credito attraverso una procedura di pignoramento immobiliare.

Come inizia l’espropriazione forzata immobiliare?

L’espropriazione immobiliare può togliere la titolarità su una casa o il diritto di usufrutto.

La causa più comune che comporta l’attivazione dell’espropriazione è quella che ti descriviamo di seguito.

Può accadere che, per vari motivi, ci si rivolga ad una banca o ad un’agenzia per avere in prestito del denaro.

L’istituto di credito generalmente costituisce un’ipoteca su un bene immobile di proprietà del mutuatario.

Nel tempo può accadere che il mutuatario non sia più in grado di ripagare il debito che ha contratto.

Proprio per questo si passa all’espropriazione immobiliare con una procedura molto particolare che vedremo nei minimi dettagli.

Espropriazione immobiliare: procedura

Quando il debitore non è più in grado di onorare il pagamento del suo debito, il creditore può rivolgersi ad un giudice.

Non esiste un limite minimo o massimo sul debito contratto.

Vediamo quali sono le tre fasi prevalenti della procedura!

Decreto ingiuntivo

Quest’ultimo esorta il pagamento attraverso l’emanazione di un decreto ingiuntivo.

Quindi il debitore riceve un atto di precetto. Si tratta di una comunicazione ufficiale attraverso la quale viene invitato al pagamento del suo debito.

Assegnazione dell’espropriazione

Se non lo farà, viene anche preavvisato dell’assegnazione di un’espropriazione immobiliare.

Se il debitore continua a non pagare il suo debito, il decreto diventa esecutivo e si procede con il pignoramento e con l’espropriazione immobiliare vera e propria.

Vendita all’asta

In questo caso il bene immobile può essere venduto all’asta, in modo da poter recuperare il credito.

È il giudice a stabilire quali sono le modalità di vendita di un immobile dopo un pignoramento e l’espropriazione immobiliare.

La procedura viene stabilita dopo aver sentito le parti e dopo che il giudice ha ricevuto il verbale di stima dell’immobile.

Questo verbale di stima viene redatto da un esperto incaricato dal giudice stesso, in modo da riuscire a determinare il valore effettivo dell’immobile sul mercato.

La vendita all’asta può avvenire secondo due opzioni:

con incanto: il giudice stabilisce il prezzo di partenza e fissa un termine entro il quale possono essere avanzate le offerte di acquisto. Queste devono essere depositate in busta chiusa presso la cancelleria del tribunale, allegando un assegno circolare come cauzione di partecipazione. Se vengono avanzate più offerte, si esegue una gara sull’offerta più alta.

senza incanto: consiste in un’asta pubblica o meglio di una gara che si svolge durante un’udienza. Vi è la partecipazione di più soggetti, che presentano delle offerte in aumento. Il tutto inizia con un’ordinanza di vendita che dispone il prezzo di partenza. L’asta viene aggiudicata da colui che presenta la migliore offerta che non viene seguita da un’altra in rialzo.

Bisogna fare una puntualizzazione:alla conclusione di 3 aste se il bene in questione non è stato venduto il Giudice deve concludere la procedura di pignoramento e il proprietario debitore ristorna in possesso del suo immobile.

Espropriazione immobiliare limiti

Ci sono alcuni limiti dell’espropriazione immobiliare che subentrano nel caso in cui il bene immobile sia prima casa.

Vediamo esattamente di cosa si tratta!

In generale le norme di legge stabiliscono che non può essere pignorato un immobile adibito a prima casa e non possono essere espropriate le relative pertinenze.

Tuttavia questa condizione è possibile se la casa è l’unico immobile di proprietà del debitore e se l’immobile non è un’abitazione di lusso, quindi non deve rientrare fra gli immobili che fanno parte delle categorie catastali A/1 A/8 e A/9.

In caso differente, l’Agenzia di Riscossione può procedere al pignoramento dell’immobile soltanto se l’importo del debito supera i 120.000 euro e se sono passati 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca e il debitore non ha ancora pagato.

I consigli di Likecasa

Come avrai capito l’espropriazione immobiliare è una faccenda molto delicata e caratterizzata da tempistiche e regole precise.

Raccogliere tutte le informazioni possibili è fondamentale. Per questo motivo noi di Likecasa non ci siamo fermati qui e abbiamo raccolto molte altre informazioni che ti consigliamo di valutare.

In questi casi è bene non trascurare nulla.

Si tratta di:

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