Come Vendere Terreno Agricolo: Documenti, Come si Calcola il Valore, Costi!

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Come vendere un terreno agricolo?

Chi decide di mettere in vendita un terreno deve essere a conoscenza dei documenti necessari, ma anche di alcune regole importanti.

Sapevi, ad esempio, che esiste un determinato diritto di prelazione?

In questa guida approfondiamo tutti gli aspetti che devi conoscere se vuoi vendere terreni agricoli.

Come si calcola il valore di mercato di un terreno agricolo

Per sapere come vendere un terreno agricolo, per prima cosa devi comprenderne il suo reale valore.

Per fare questa operazione ti servono due informazioni essenziali:

  • il reddito dominicale non rivalutato, che corrisponde alla rendita catastale;
  • la categoria catastale del terreno agricolo.

Le informazioni in questione le puoi rintracciare presso il Comune di riferimento oppure nell’ultimo Modello 730.

In alternativa puoi trovare la rendita catastale anche facendo riferimento al sito dell’Agenzia del Territorio, inserendo il codice fiscale e gli estremi catastali del terreno.

Facciamo un esempio: se la rendita catastale corrisponde, ad esempio, a 450 euro, è necessario rivalutare 450 del 25%. Si deve, quindi, fare un calcolo ben preciso: 450 + 25% di 450 = 467,5, che corrisponde alla rendita catastale rivalutata. A questo punto devi moltiplicare per il moltiplicatore catastale, che, nel caso dei terreni agricoli, corrisponde a 90. Di conseguenza il valore di mercato che devi tenere in considerazione è 42.075 euro.

Naturalmente il valore reale del terreno, se vuoi sapere come vendere un terreno agricolo, dipende anche da altri fattori.

Per esempio, per fare un calcolo corretto, dovresti anche tenere in considerazione:

  • l’area in cui si trova il terreno
  • la presenza di coltivazioni o di costruzioni
  • l’eventuale possibilità di utilizzare il terreno per future piantagioni
  • l’esistenza di strade o di corsi d’acqua
  • la vicinanza con il centro abitato

Cosa serve per vendere un terreno agricolo

Come fare per vendere un terreno agricolo?

Nel momento in cui vuoi sapere come vendere un terreno agricolo, devi tenere in considerazione alcuni dettagli specifici davvero importanti:

  • Diritto di prelazione: si può trattare, ad esempio, di un affittuario coltivatore diretto oppure si parla dei proprietari confinanti. In questo caso bisogna inviare una raccomandata e, se il soggetto vuole esercitare questo diritto, può farlo con un versamento del prezzo per l’acquisto, che deve essere effettuato entro tre mesi dal 30esimo giorno da quando è avvenuta la notifica. Nel caso in cui non vi sia alcun diritto di prelazione si può procedere con la vendita del terreno.
  • Verifica regolarità catastale: occorre fare questa verifica prima di procedere al rogito. Il notaio deve, quindi, chiedere diversi documenti, per comprendere che il terreno agricolo sia presente nel catasto.
  • Estratto di mappa: che costituisce la rappresentazione dal punto di vista grafico dell’area del territorio, è uno dei documenti fondamentali da fornire per vendere un terreno agricolo. Il documento in questione consente di vedere anche i confini relativi alle particelle dei vari terreni.

In ultimo occorre verificare che le informazioni che sono state comunicate all’Agenzia del Territorio sono corrette.

Documenti per vendere un terreno agricolo

Devi sapere e tenere ben a mente quali sono i documenti fondamentali per vendere un terreno agricolo:

  • Certificato catastale
  • Planimetria con confini
  • Certificato di destinazione urbanistica
  • Verifica del diritto di prelazione

Quanto costa un atto di vendita di un terreno agricolo

Per sapere come vendere un terreno agricolo, devi innanzitutto considerare anche il budget che si ha a disposizione.

Il notaio che svolge la consulenza in caso di compravendita potrà fornirti un preventivo dettagliato per la sua attività.

A questa spesa si deve aggiungere il costo dell’IVA, che può avere un valore differente a seconda della complessità della pratica da portare avanti.

Inoltre si deve tenere conto delle altre spese per l’acquisto di un terreno:

  • visure ipotecarie (80-100 euro)
  • registrazione (12% con un minimo di 1000 euro)
  • iva (22% su onorario)
  • tassa archivio (da un minimo di 28 euro circa a un massimo di 140 euro circa)

Chi paga le spese notarili nella vendita di un terreno agricolo

Un’altra informazione che sicuramente vorresti sapere per comprendere al meglio come vendere un terreno agricolo è quella che riguarda chi deve sostenere le spese notarili in caso di vendita.

Se non ci sono diversi accordi tra le parti, le spese notarili vanno pagate dall’acquirente dell’immobile.

Oltre alle spese per il notaio, sono ovviamente comprese anche le tasse e le imposte necessarie nel caso dell’acquisto di un terreno.

Tasse da pagare

Soffermiamoci, infine, sulle tasse da pagare per l’acquisto di un terreno agricolo.

Nel caso della vendita di un terreno, così come accade per qualsiasi altra compravendita di immobili, bisogna tenere conto di alcune tasse e imposte da sostenere.

Si tratta, ad esempio, delle seguenti spese:

  • imposta di bollo;
  • Irpef;
  • imposta sul reddito o Ires, a seconda che il venditore sia una persona fisica o una società;
  • imposta di registro (che corrisponde al 9% per terreni agricoli in vendita da privati o imprese a coltivatore diretto e al 15% per terreni in vendita da privati o imprese ad altri soggetti);
  • imposta catastale di 50 euro;
  • imposta ipotecaria, anch’essa di 50 euro;
  • spese da sostenere per le visure catastali.

Per quanto riguarda le spese relative alle tasse per i terreni agricoli, queste solitamente devono essere sostenute da chi acquista.

Chi vende un terreno agricolo, infatti, in base alle normative in vigore, non è tenuto a sostenere il pagamento di tasse.

Il venditore deve, comunque, pagare le tasse sulla plusvalenza, che corrisponde alla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto, a cui va aggiunta la somma delle altre spese.

Questi costi devono essere sostenuti soltanto se chi vende il terreno è proprietario dell’immobile da oltre cinque anni.

In caso contrario non sarà necessario nemmeno sostenere il pagamento di queste imposte.

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