Vendere Casa Cointestata: Con e Senza Consenso! Regole, Consigli!

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Vendere casa cointestata: è possibile e quali sono le modalità per farlo?

Cerchiamo di rispondere a questa domanda attraverso una guida specifica sull’argomento che abbiamo preparato proprio perché molti hanno diversi dubbi quando si ritrovano a dover vendere casa cointestata con un’altra persona.

Le situazioni che si possono verificare sono prevalentemente due:

  • tutti e due gli intestatari danno il consenso per la vendita
  • uno dei due intestatari non è d’accordo sulla vendita dell’immobile

Vediamo come comportarsi nelle diverse situazioni.

Vendere casa cointestata: come funziona

Come vendere casa cointestata quando c’è il consenso di tutti?

Per vendere un immobile cointestato è necessario che tutti i contitolari diano il loro consenso.

Quindi tutti i titolari devono presentarsi davanti ad un notaio per firmare l’atto di vendita.

Se tutti danno il consenso e firmano, il processo è molto semplice ed avviene come una “normale” compravendita.

Non ha effetti invece il rogito firmato da un solo proprietario.

Anche se nel preliminare di compravendita ha firmato soltanto un intestatario, l’altro cointestatario non è vincolato a dare il proprio consenso.

Anzi addirittura, secondo la legge, dopo aver firmato il compromesso, colui che ha firmato, se non riesce ad ottenere il consenso da parte degli altri contitolari, dovrà risarcire i danni all’acquirente che non può più realizzare le sue intenzioni.

Cosa succede se un intestatario non vuole vendere

Cosa succede con la casa cointestata se uno dei due vuole vendere e l’altra parte invece no?

Molti si chiedono per esempio in una situazione del genere se sia possibile vendere casa cointestata: “posso vendere la mia parte?“.

Per rispondere a questa domanda possiamo dirti subito che la situazione può diventare più complicata quando gli altri non vogliono vendere.

In questo caso hai tre possibilità:

  1. Accordo con liquidazione della quota: una strada da percorrere potrebbe essere quella di accordarsi fra contitolari, facendo in modo che i proprietari che sono interessati a vendere possano cedere la loro quota agli altri comproprietari. Colui che vuole vendere e che riceve la quota liquida il suo valore sotto forma di denaro. In questi casi di solito si ricorre alla stima del bene da parte di un perito, per determinarne il prezzo, e poi si fanno gli effettivi calcoli per definire il valore della quota. A questo punto si va dal notaio e dopo il rogito si trascrive il passaggio di proprietà. La cessione della quota può avvenire sia come vendita che come donazione. Nel caso della vendita, però, si devono pagare tasse in forma maggiore.
  2. Vendita della propria quota ad un terzo: può capitare che le parti non trovino un accordo. Quindi a questo punto il proprietario può vendere la propria quota ad un terzo. Di conseguenza viene venduta una percentuale di un immobile che non è ancora diviso. Così l’acquirente diventa proprietario di una sola parte della casa da utilizzare insieme agli altri contitolari. Non è comunque un’ipotesi molto percorribile come strada, perché potrebbe portare a delle incomprensioni e a delle liti con gli altri contitolari.
  3. Divisione giudiziale: in caso di disaccordo fra i contitolari di un immobile, uno dei proprietari può chiedere al giudice la divisione forzata della comunione. Questa opportunità può essere fatta valere anche se un proprietario detiene soltanto una quota di minoranza. Non è soltanto un singolo proprietario che può ricorrere in tribunale, infatti anche tutti insieme possono ricorrere al giudice. In questo caso si parla di divisione a domanda congiunta. Il primo tentativo da parte del tribunale consisterà nel dividere il bene in natura, per esempio quando più villette si possono dividere in diverse unità immobiliari. Se invece il bene non è divisibile in natura o comunque i contitolari non sono d’accordo con questa situazione, il giudice dispone di vendere la casa e di dividere il guadagno fra i diversi proprietari in maniera proporzionale alle loro quote. In questa fase ogni contitolare può farsi avanti per acquistare le quote in vendita.

Come vendere una casa cointestata con mutuo?

Si può vendere casa cointestata con mutuo?

Anche questa è una domanda che può sorgere nel caso in cui tu voglia vendere casa cointestata.

Per vendere casa cointestata con mutuo è necessario che ci sia il consenso di tutti e due i proprietari.

Ma cosa succede con il mutuo che è già stato finanziato dalla banca?

Rimane l’obbligo da parte di entrambi i proprietari di corrispondere le varie rate all’istituto di credito.

In questo caso le rate potrebbero essere saldate con i guadagni ricavati dalla vendita.

Se rimane una somma di denaro in più, questa differenza viene suddivisa in parti uguali tra i due venditori.

È sempre possibile comunque modificare gli intestatari del mutuo.

Infatti i precedenti proprietari possono svincolarsi dagli obblighi del pagamento delle rate del mutuo, per cedere questo onere ai nuovi proprietari.

Ma naturalmente non è un’operazione molto semplice da effettuare, perché anche la banca deve essere d’accordo a stabilire delle nuove condizioni, perché in alcuni casi potrebbe anche rifiutare.

In caso di mutuo non pagato, se sono state pagate almeno 18 rate consecutive, la banca potrebbe anche decidere di impossessarsi dell’immobile e poi vendere la casa.

Questo può avvenire però soltanto nel caso in cui la condizione è stabilita con il contratto di mutuo.

Nel momento in cui la banca vende l’immobile, può sanare il debito con la somma di denaro che ricava e in questo caso il mutuo viene considerato estinto.

Conclusioni e nostri consigli

Nel caso in cui devi vendere una casa cointestata, considera sempre tutte le variabili che ti abbiamo descritto.

È infatti importante essere consapevole nel momento in cui decidi di portare avanti una procedura di questo genere.

È opportuno sapere sia come fare e porsi il problema del consenso dell’altro proprietario.

Soltanto in questo modo puoi essere in regola ed evitare problematiche che potrebbero insorgere successivamente, qualora non si raggiunga un accordo fra i cointestatari.

Infatti vendere casa cointestata è sempre un passo molto delicato da considerare con molta attenzione, evitando incomprensioni e pareri discordanti che potrebbero portare a commettere degli errori.

La guida per vendere casa

In questa guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni su come vendere casa cointestata. Ci sono situazioni che si possono verificare e regole da seguire.

In ogni caso vendere casa è un’operazione complessa e sapere cosa si fa è fondamentale.

Informati bene! Non perdere l’occasione di fare valutazioni corrette ed evitare di commettere errori importanti.

Abbiamo preparato una guida che potrà esserti d’aiuto: Vendere Casa: La Guida Completa!

8 Commenti

  1. Buongiorno 

    Abbiamo firmato un compromesso di vendita a ottobre 2021 dove promettiamo in vendita un immobile in cui l’acquirente si impegna ad acquistare casa nostra entro il 2022…nel frattempo le abbiamo permesso di cominciare a occupare l’appartamento abitandoci regolarmente…

    Ora se l’acquirente non dovesse rispettare il termine del compromesso con regolare atto notarile di rogito  possiamo recidere dal contratto e liberare il nostro appartamento??

    Grazie 

    Cordiali saluti 

    • Salve,
      se l’acquirente non rispetta i tempi perde la caparra per l’acquisto della casa.
      Inoltre è fortemente sconsigliato far occupare l’immobile da un acquirente prima del rogito.
      In questo caso urge rivolgersi a un consulente legale.
      Saluti

  2. Siamo tre proprietari di un appartamento. 50 %(zio) 25% (nipote) e 25% ( nipote). Il proprietario del 50% (95 anni ad agosto, mai sposato, solo e senza figli) è presso una casa di riposo da qualche anno.
    Il conto in banca è alla fine ed ha una pensione di circa 850 euro . Il servizio assistenziale del comune chiede a lui ed agli altri due proprietari se sono propensi a vendere o disposti a vendere l’ immobile per recuperare le spese che loro spendono per questo 95enne.
    Chiedo cortesemente delucidazioni su questa situazione.
    Nel ringraziarvi, porgo cordiali saluti e buone festività Pasquali.

  3. Buonasera, sono divorziato dalla mia ex, con una casa in comune.
    Ho bisogno di liquidità e vorrei vendere. Chiaramente lei non è d’accordo.
    Posso vendere il 50% della casa?
    Grazie

    • Salve,
      Vendita della propria quota ad un terzo: può capitare che le parti non trovino un accordo. Quindi a questo punto il proprietario può vendere la propria quota ad un terzo. Di conseguenza viene venduta una percentuale di un immobile che non è ancora diviso. Così l’acquirente diventa proprietario di una sola parte della casa da utilizzare insieme agli altri contitolari. Non è comunque un’ipotesi molto percorribile come strada, perché potrebbe portare a delle incomprensioni e a delle liti con gli altri contitolari.
      Saluti

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