Testamento a Favore del Coniuge: Casi Possibili e Diritti Ereditari del Coniuge!

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Quali implicazioni ha un testamento a favore del coniuge?

Parlando di questa possibilità non possiamo non fare riferimento ai diritti ereditari del marito o della moglie e a quelli che vengono definiti eredi legittimari.

Questi ultimi sono i congiunti più vicini alla persona che non è più in vita e vengono tutelati in modo chiaro dalla legge attraverso delle norme molto precise, anche in presenza di un testamento.

Quando è possibile, quindi, effettuare un testamento a favore del coniuge?

Il nostro ordinamento dà la possibilità di fare testamento, ma, a differenza di altre situazioni stabilite da diverse legislazioni, tiene conto proprio della presenza degli eredi legittimari.

A queste persone deve essere destinata obbligatoriamente una quota ben precisa del patrimonio che si possiede.

Gli eredi legittimari sono nello specifico il coniuge, i figli ed eventualmente, in mancanza di discendenti, i genitori della persona che non è più in vita.

Ci occupiamo in questo articolo in particolare del testamento a favore del coniuge, che deve essere effettuato tenendo conto proprio delle quote da lasciare agli eredi legittimari, quindi specialmente quando sono presenti dei figli.

Ma andiamo con ordine e vediamo come funziona il testamento a favore del coniuge.

La successione necessaria

Per prima cosa dobbiamo considerare proprio il fatto che un testamento a favore del coniuge deve tenere conto dei legittimari.

Ci sono delle precise indicazioni da rispettare e non si possono fare delle disparità.

Per esempio, quindi, non si può nominare un erede universale, andando a fare delle differenze con altri eredi che avrebbero il diritto ad una quota ben precisa del patrimonio che si possiede.

Parliamo in questa situazione di quella che viene definita successione necessaria e che viene stabilita in modo preciso dalla legge.

Proprio ai congiunti più stretti spetta una quota dell’eredità, anche se la persona che non c’è più ha effettuato un testamento con delle precise disposizioni.

Quanto spetta al coniuge in presenza o in assenza di figli

Andiamo ad analizzare la situazione in cui siano presenti dei figli, per comprendere quanto spetta al coniuge in questo caso, e vediamo anche la situazione in cui non siano presenti dei figli.

Iniziamo proprio dal caso di un testamento a favore del coniuge senza figli.

Testamento a favore del coniuge senza figli

Se non ci sono figli e non ci sono genitori della persona defunta, al coniuge va la metà dell’eredità.

Il resto del patrimonio può essere disposto in base alle volontà di colui che effettua il testamento.

Testamento quando ci sono i figli

Se ci sono dei figli, possiamo effettuare altre distinzioni.

Se il figlio è uno solo, al coniuge va un terzo dell’eredità e al figlio un altro terzo.

Rimane una quota residua che può essere disposta liberamente nel testamento che viene redatto.

Se i figli sono due o più di due, al coniuge deve andare necessariamente un quarto del patrimonio.

Ai figli spetta invece un mezzo del patrimonio, da dividere in parti uguali.

Rimane a questo punto un quarto dell’eredità, che può essere liberamente assegnata secondo le disposizioni di un testamento.

Ecco quindi quali sono le indicazioni che devono essere tenute in considerazione quando si effettua un testamento a favore del coniuge.

Cosa succede se ci sono i genitori del defunto

Vediamo adesso un altro caso, di cui si deve tenere conto assolutamente: ci riferiamo alla possibile presenza dei genitori della persona che non è più in vita.

In particolare, se non ci sono figli e se almeno uno dei genitori è in vita, un mezzo del patrimonio va al coniuge e un quarto al genitore o ai genitori.

Rimane una quota corrispondente ad un quarto dell’eredità, che può essere lasciata nel testamento secondo altre disposizioni.

Queste norme valgono anche in presenza di un testamento olografo a favore del coniuge.

Marito e moglie possono nominarsi eredi a vicenda?

Andiamo ad analizzare un altro caso molto interessante, che è quello della possibilità per marito e moglie di nominarsi eredi a vicenda.

È un’operazione possibile, ma dall’eredità non possono essere esclusi i figli, che hanno il diritto di ottenere una parte dell’eredità lasciata dai genitori.

Può capitare che una coppia voglia tutelarsi rispetto a ciò che pretendono altre persone, come ad esempio alcuni parenti.

Nasce così l’esigenza di effettuare un testamento, per fare in modo che il marito e la moglie si attribuiscano a vicenda tutta l’eredità.

Questo avviene perché, secondo le leggi, al coniuge spetta esclusivamente una quota del patrimonio lasciato dall’altro coniuge.

In questo caso, quindi, è possibile nominarsi eredi a vicenda, effettuando un testamento olografo o un testamento dal notaio.

In questo caso sarà possibile ad esempio scrivere nel testamento frasi come “nomino erede universale mia moglie” o “nomino erede universale mio marito”.

Naturalmente sarebbe sempre opportuno inserire nel testamento i dati relativi al beneficiario del patrimonio ereditario, quindi, oltre al nome e al cognome, anche la data e il luogo di nascita.

Devi però sempre ricordare che i figli sono sempre tutelati dal nostro ordinamento e, in mancanza di questi, lo sono gli ascendenti.

La legge in vigore, quindi, come abbiamo già spiegato, riserva a questi eredi, definiti appunto legittimari, una quota dell’eredità, anche andando contro la volontà di colui che effettua il testamento.

In presenza di altri eredi legittimari, quindi, nel caso di un testamento con il quale i coniugi si nominano eredi universali a vicenda, il documento in questione può essere a tutti gli effetti impugnato.

È possibile quindi per l’erede legittimario che si ritiene essere stato escluso dalla successione effettuare un’azione di riduzione, che consentirà di porre rimedio, dichiarando il testamento come inefficace.

È però opportuno ricordare che, se l’erede legittimario in questione ha avuto attraverso una donazione una certa quota dei beni mentre la persona che non c’è più era ancora in vita, il testamento non può essere in questo caso contestato.

Naturalmente i beni ricevuti in donazione devono avere un valore che corrisponde alla quota di legittima.

Quando si effettua un testamento, anche un testamento a favore del coniuge, quindi, è sempre opportuno tenere in considerazione tutti questi aspetti, perché le norme in vigore nel nostro Paese stabiliscono delle precise indicazioni per la tutela di alcuni eredi.

La guida sul testamento

In questa guida abbiamo parlato di una casistica molto precisa, ma se pensi di avere bisogno di informazioni dettagliate sul testamento non possiamo non consigliarti di leggere la nostra guida totalmente dedicata al testamento dove ti spieghiamo tutto.

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