Detrazioni Fiscali Ristrutturazioni: Come Funzionano e Quali Sono i Lavori Detraibili!

Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2019 proroga

Le detrazioni fiscali ristrutturazioni costituiscono un’ottima possibilità per chi intende ristrutturare casa e vuole avere l’opportunità di risparmiare sulle spese godendo di alcune agevolazioni sulla casa.

Stiamo parlando delle detrazioni fiscali ristrutturazioni modificate dalla Legge di Bilancio.

Qual è il procedimento da adottare per ottenere le detrazioni?

In questa guida ti indicheremo tutte le informazioni fondamentali che devi assolutamente sapere.

Quali sono i lavori di ristrutturazione detraibili?

Secondo l’Agenzia Entrate le detrazioni fiscali consistono in una detrazione fiscale del 50% entro il limite di 96.000 euro di spese sostenute.

Le detrazioni interessano tutti gli interventi che vengono messi in atto per ristrutturare le case e le parti comuni degli edifici residenziali in tutto il territorio nazionale.

Ecco quali sono le spese ammesse per usufruire delle detrazioni fiscali per ristrutturazione casa:

  • interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che vengono effettuati sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni in riferimento ad immobili di qualsiasi categoria catastale;
  • interventi che siano finalizzati al ripristino dell’immobile danneggiato in seguito a calamità naturali;
  • interventi che abbiano come obiettivo l’eliminazione delle barriere architettoniche;
  • interventi che servono per prevenire il rischio di atti illeciti;
  • interventi che servono per contenere l’inquinamento acustico;
  • interventi per il risparmio energetico;
  • interventi per misure antisismiche;
  • interventi di bonifica dall’amianto;
  • riparazioni degli impianti in nome della sicurezza domestica;
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • interventi per realizzare posti auto;
  • monitoraggio di vetri anti infortunio;
  • installazione corrimano.

I documenti fondamentali da conservare

Per avere lo sconto dell’Irpef al 50% della spesa sostenuta bisogna conservare alcuni documenti utili.

In questo modo poi questi documenti si potranno presentare all’Agenzia delle Entrate insieme alla richiesta delle detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia 2022.

Si tratta dei seguenti documenti:

  • ricevuta di pagamento dell’imposta Imu;
  • nel caso delle parti comuni di edifici, la delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori con in allegato la tabella della ripartizione delle spese;
  • la domanda di accatastamento;
  • la dichiarazione di consenso per l’esecuzione degli interventi;
  • le concessioni e le autorizzazioni per svolgere i lavori;
  • la dichiarazione sostitutiva che indica l’inizio dei lavori e la loro compatibilità con le spese ammesse dalle agevolazioni.

Tutti i dati che riguardano i lavori di ristrutturazione in seguito ai quali si ha il conseguimento di un risparmio energetico devono essere trasmessi tramite il sito dell’ENEA.

Soltanto in questo modo si può beneficiare poi della detrazione del 50%.

I titolari che vogliono richiedere le detrazioni hanno l’obbligo di inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla data del collaudo o di fine dei lavori di ristrutturazione.

L’ENEA ha pubblicato anche un’apposita guida, che contiene le istruzioni su come comunicare questi dati.

Naturalmente l’obbligo di comunicazione all’ente non riguarda tutti i lavori edilizi, ma soltanto quelli che determinano la possibilità di risparmio energetico.

Si tratta delle seguenti categorie di lavori:

  • strutture edilizie;
  • infissi;
  • impianti tecnologici;
  • elettrodomestici.

Chi può richiedere le detrazioni

Chi ha diritto a chiedere le agevolazioni?

Precisiamo che la detrazione del 50% sull’Irpef non spetta soltanto al proprietario dell’immobile.

Infatti i beneficiari sono anche i titolari dei diritti di godimento dell’edificio e coloro che ne sostengono le spese.

A titolo esemplificativo elenchiamo a chi possono spettare i benefici:

  • proprietari;
  • titolare di diritti di godimento, come usufrutto o uso;
  • locatari;
  • comodatari;
  • soci di cooperative;
  • società semplici o comunque in generale tutti i soggetti che producono redditi in forma associata;
  • imprenditori individuali.

Le modalità di pagamento

Il bonus delle ristrutturazioni prevede dei criteri anche molto specifici in termini di pagamenti delle spese sostenute per compiere i lavori di ristrutturazione.

Infatti per poter ottenere i benefici stabiliti dalle agevolazioni secondo le norme di legge bisogna ricorrere a determinate modalità di pagamento, che sono quelle corrette e ammesse.

In particolare è necessario usare un bonifico bancario o postale, indicando dei dati specifici.

Deve essere indicata la causale del versamento, secondo tale dicitura: “bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986”.

Deve essere poi indicato il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva del soggetto beneficiario del pagamento.

È da precisare che le detrazioni possono essere richieste anche se si è fatto ricorso ad un finanziamento per l’esecuzione dei lavori.

In questo caso però la società che ha finanziato gli interventi deve pagare tramite un bonifico, sempre secondo precise istruzioni per la compilazione.

Nello specifico deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento.

Il titolare che intende beneficiare del bonus deve conservare la ricevuta del bonifico.

Che cos’è l’ecoprestito

Oltre alle vere e proprie agevolazioni che prevedono il 50% della detrazione Irpef, per ristrutturare la casa è possibile avvalersi anche di altri benefici, molto importanti da tenere in considerazione, se devi sostenere delle spese.

Per esempio una di queste agevolazioni è costituita dall’ecoprestito.

Ma che cos’è di preciso?

Si tratta di un prestito a tasso agevolato che può essere utilizzato da coloro che vogliono realizzare una ristrutturazione e non hanno fondi a disposizione.

In particolare questo prestito va a beneficio di coloro che, attraverso i lavori edilizi, vogliono apportare miglioramenti di efficienza energetica.

Bonus mobili

Generalmente quando si ristruttura casa si può avere la necessità di acquistare mobili nuovi.

La legge di bilancio ha prorogato il bonus mobili.

Anche questa è un’opportunità molto importante da sfruttare se hai intenzione di rinnovare la tua abitazione.

È un’opportunità riservata a chi esegue lavori di ristrutturazione della propria casa e vuole acquistare mobili per qualsiasi ambiente domestico, compresa anche la stanza da bagno.

In particolare per esempio possono usufruire del bonus mobili coloro che intendono sostituire gli elettrodomestici, acquistando nuovi elettrodomestici a risparmio energetico, almeno di classe A+.

Oppure il bonus mobili potrà essere un’opportunità da non sottovalutare anche per chi ha intenzione di sostituire la caldaia.

Il bonus mobili consiste in una detrazione pari al 50% delle spese sostenute entro il limite di 5000 euro.

La richiesta deve essere fatta contestualmente alla dichiarazione dei redditi e verrà ripartita in 10 rate.

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