
Spesso si sente parlare di comodato oneroso, ma di che cosa si tratta nello specifico?
Quali sono le differenze con il comodato d’uso gratuito?
In questa guida ti forniremo tutte le informazioni che devi assolutamente sapere!
INIZIAMO!
In Questo Articolo ti Parliamo di:
Che cos’è il comodato d’uso oneroso
Il comodato d’uso oneroso, regolato dall’articolo 1803 del Codice Civile, è un contratto che consente di al proprietario di permettere l’utilizzo dell’immobile ad un altro soggetto.
In questo specifico caso i due soggetti vengono definiti rispettivamente comodante e comodatario.
Il proprietario dell’immobile chiede quindi un contributo per le spese come ad esempio il pagamento dell’IMU o delle spese condominiali. La somma richiesta sarà in ogni caso inferiore rispetto alla cifra dovuta nel caso ci fosse un contratto di locazione tradizionale.
La sottile differenza tra contratto di comodato oneroso e contratto di comodato gratuito
Nel caso del comodato gratuito, l’unico obbligo per colui che utilizza l’immobile consiste nel dover restituire quest’ultimo nello stato in cui lo ha ricevuto.
Nel caso del comodato oneroso, invece, il proprietario del bene chiede a colui che lo utilizza di fornire un contributo per le spese che può essere definito simbolico e che in genere è ovviamente inferiore rispetto a quello previsto per un comune contratto di locazione.
Chiarita la differenza tra i due proseguiamo spigandoti il funzionamento del comodato d’uso oneroso.
Come funziona il comodato a titolo oneroso
Colui che concede il bene assume il nome di comodante.
La persona che riceve la possibilità di utilizzare l’immobile è invece, come abbiamo accennato, il comodatario, che viene spesso chiamato anche con il nome di beneficiario.
Si tratta di un contratto di tipo reale, che viene di conseguenza concluso nel momento in cui avviene la consegna del bene.
Si può trattare di un contratto senza scadenza.
In questo caso il comodatario dovrà lasciare libero l’immobile nel momento in cui il comodante lo richieda.
Ma questo contratto può essere anche con scadenza, se viene stabilito uno specifico periodo di tempo per l’utilizzo del bene da parte del beneficiario.
Nel caso del comodato oneroso, il contributo fornito dal beneficiario del bene può essere corrisposto, ad esempio, a titolo di rimborso delle spese per mantenere l’immobile.
Tassazione del comodato d’uso oneroso
Se il comodato avviene tramite un contratto in forma scritta è sempre necessaria la registrazione.
La registrazione deve essere effettuata entro 20 giorni dalla stipula del contratto e prevede il versamento di:
- 200 euro di imposta di registro
- imposta di bollo del valore di 16 euro ogni 4 facciate
Bisognerà consegnare tre copie del contratto ognuna provvista delle apposite imposte di bollo.
Se invece il comodato avviene in forma orale non sempre è necessaria la registrazione, ma solo nel caso in cui venga menzionato un altro atto per il quale c’è l’obbligo della registrazione.
Al fondo della guida puoi trovare il facsimile del contratto scaricabile.
Complicazioni possibili
Si potrebbe verificare anche il caso in cui il comodatario si rifiuti di restituire l’immobile che ha ricevuto in comodato d’uso.
In questa situazione il comportamento che il comodante deve seguire dipende naturalmente dalla natura del contratto.
Se il comodato ha una scadenza, il comodante può inviare una raccomandata AR se il beneficiario si rifiuta di restituire l’immobile alla scadenza del contratto.
Se non ottiene alcun risultato, il comodante può anche ricorrere in giudizio.
Nel caso del comodato precario, senza una scadenza determinata, il comodatario assume il ruolo di occupante senza titolo se non dovesse restituire l’immobile quando il comodante lo richiede.
Questo avviene sempre che il beneficiario non possa dimostrare di avere ancora il diritto di vivere nell’immobile oggetto del contratto di comodato oneroso.
Contratto di comodato oneroso: fac simile
Ti proponiamo adesso per il contratto di comodato d’uso oneroso un fac simile, un modello da scaricare che ti possa dare le indicazioni su come realizzare correttamente una scrittura di questo tipo.
In particolare in un contratto in forma scritta di questo genere devono essere presenti alcuni elementi essenziali, a partire dalle generalità delle due parti, il comodante e il comodatario.
Inoltre devi indicare la durata del contratto e la somma stabilita che il beneficiario deve corrispondere.
Nel contratto deve essere presente anche la dicitura che rinvia alle normative in vigore per quanto non viene disposto dalla scrittura stessa.