Classi Energetiche degli Edifici: Cosa Sono, Caratteristiche e Come Funzionano!

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Essere ben informati sulle classi energetiche degli edifici è molto importante in quanto i risparmi possono essere molteplici.

Che cos’è la classe energetica?

Quando compri un immobile, devi stare attento alle classi energetiche delle abitazioni.

Infatti, per effetto del decreto legislativo 192 del 2005 e di altre leggi che riguardano lo stesso argomento, come, per esempio, il decreto ministeriale 162 del 2015, nel caso della compravendita di una casa o di una locazione deve essere redatto da un tecnico abilitato l’attestato di prestazione energetica, che viene indicato con la sigla APE.

La classe energetica di una casa o di un immobile serve per misurare l’efficenza in termini di consumo di energia elettrica.

Questo documento è molto importante per descrive il grado di efficienza energetica dell’abitazione.

A cosa serve la classe energetica?

Sostanzialmente la classificazione energetica serve per comprendere quanto un edificio consuma e quali sono i suoi reali impatti sull’ambiente.

Naturalmente la classificazione energetica considerando il parametro dell’efficienza energetica mette in luce anche il livello di abitabilità migliore.

Infatti vivere in una casa o in un edificio che consuma meno e impatta meno sull’ambiente garantisce uno stile di vita migliore.

Il legislatore, imponendo la classificazione energetica ha come scopo quello di ridurre gli spechi di energia salvaguardando il pianeta spronando il cittadino all’installazione di fonti energetiche alternative.

Come sono cambiate le classi energetiche nel tempo

Prima di proseguire meritano un approfondimento le classi energetiche 2016, che si sono avute in seguito al rilascio del nuovo APE.

Infatti con il decreto nazionale del 26 giugno 2015 sono state introdotte delle modifiche delle linee guida per la certificazione energetica.

Sono state introdotte delle novità per nuovi criteri energetici.

Prima si prendevano in considerazione soltanto i consumi per il riscaldamento e per l’acqua calda sanitaria.

Dal 2016 in poi per il calcolo delle classi energetiche sono stati compresi anche altri criteri, come per esempio il raffrescamento estivo e la ventilazione meccanica controllata.

Quindi sono state introdotte le suddivisioni in classi energetiche A4 (la migliore), A3, A2, A1, che prima non esistevano.

Quali sono le classi energetiche degli edifici oggi?

Ma come vengono suddivise le classi energetiche delle case?

Le attuali classi energetiche sono:

  • La classe energetica A viene suddivisa nelle classi A1, A2, A3 e A4. Rappresenta l’eccellenza in termini di efficienza energetica e di tutela dell’ambiente. Una casa di classe A è un’abitazione ad impatto energetico che corrisponde quasi a zero. Ci sono soltanto sprechi molto minimi. Inoltre obbedisce alle norme antisismiche, ha un cappotto di isolamento termico, fa ricorso ad un impianto di riscaldamento ad alta efficienza.
  • Le classe energetica B sono quelle dei consumi bassi e sostenibili. Le abitazioni di questo tipo sono state sottoposte ad interventi di riqualificazione, hanno subito lavori sulla parte esterna, sono state oggetto di sostituzione dei serramenti.
  • La classe energetica C caratterizza tutti quegli immobili che hanno alcune caratteristiche principali. Innanzitutto su tutti i termosifoni sono presenti delle valvole termostatiche. Hanno una caldaia a condensazione e l’isolamento del sottotetto.
  • La classe energetica D indica quelle abitazioni che sono state costruite in epoca relativamente recente, circa 15 anni fa. Spesso queste case hanno subito degli interventi di riqualificazione.
  • La classe energetica E: Tra gli edifici costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’90 la classe energetica più diffusa è la E. Sono abitazioni che presentano una caldaia a metano, anche se la qualità costruttiva di questi immobili non è particolarmente elevata.
  • La classe energetica F: Indica gli immobili in cui gli impianti di riscaldamento sono obsoleti. Sono di solito case che risalgono agli anni ’70 o agli anni ’80. Possono avere anche degli infissi vecchi e un isolamento delle pareti e dei solai non molto adeguato.
  • La classe energetica G: indica la classe meno efficiente rispetto a tutte le altre. Sono compresi in questa classe i vecchi immobili in muratura che non hanno subito interventi di coibentazione e che non hanno un sistema di riscaldamento.

Le classi energetiche come funzionano?

La certificazione energetica dunque non è altro che una procedura che viene eseguita da un tecnico specializzato che esamina i consumi energetici di un’abitazione.

Occorre mettere in evidenza che la normativa sulle classi energetiche degli edifici è di competenza delle regioni e dunque le valutazioni sono strettamente legate alla regione di riferimento.

Il risparmio energetico può essere considerato ormai una vera priorità, non soltanto per pagare bollette meno care, ma anche per dare una mano alla sostenibilità ambientale, evitando inutili sprechi di energia.

Per poter attuare al meglio delle forme adeguate di risparmio energetico è fondamentale conoscere la classe energetica del proprio immobile.

Come si calcola la classe energetica di una casa?

Il calcolo viene effettuato da un tecnico specializzato che  considera alcuni parametri fondamentali che gli permettono di effettuare il calcolo.

I parametri presi in considerazione sono:

  • infissi
  • dimensione
  • qualità dei materiali adottati
  • dispersione di calore
  • utilizzo di impianti energetici rinnovabili
  • interventi di ristrutturazione sull’edificio volti a migliorare i consumi

L’attribuzione della classificazione energetica è strettamente legata ad un parametro preciso ossia l’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile che quantifica la quantità di energia consumata dall’edificio per metro quadro.

Quanto incide la classe energetica sul valore dell’immobile?

Un immobile in classe energetica E perde il suo valore di circa 2000 euro al metro quadro.

Gli immobili in classe energetica B-C-D hanno visto già una rivalutazione del 5% sui prezzi.

Una rivalutazione minore ma importante interessa invece gli immobili in classe energetica A che vede un innalzamento del valore del 2%.

Quest’ultimo valore è destinato a salire in quanto con il passare del tempo gli immobili e gli edifici in classe energetica A sono destinati ad aumentare.

Le nuove direttive europee sulle classi energetiche: verso edifici a emissioni zero

Negli ultimi anni, le normative europee e italiane in materia di classi energetiche degli edifici hanno subito importanti aggiornamenti, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO₂ e migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente.

Una delle principali novità è rappresentata dalla proposta di revisione della Direttiva europea sulle prestazioni energetiche nell’edilizia (EPBD), che introduce l’obbligo per i nuovi edifici di essere a “emissioni zero” a partire dal 2030, mentre quelli pubblici dovranno adeguarsi già dal 2028.

Inoltre, gli edifici esistenti dovranno essere gradualmente ristrutturati per raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, salvo eccezioni specifiche.

Queste misure, che fanno parte del pacchetto “Fit for 55”, mirano a sostenere la transizione verde e a promuovere l’adozione di tecnologie rinnovabili e sistemi di isolamento più efficienti, con un impatto significativo su progettazione, compravendita e ristrutturazione degli immobili.

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