Certificato di Abitabilità: Che Cos’è, A cosa Serve, Requisiti, Chi lo Rilascia, Tempi di Approvazione e Costi della Richiesta di Abitabilità!

certificato di abitabilità costo

Il certificato di abitabilità è molto importante per verificare lo stato di un immobile.

Spesso si fa confusione tra certificato di agibilità e abitabilità.

In realtà anche nel senso comune questi due termini vengono spesso usati indifferentemente, ma bisognerebbe adoperare una distinzione, che ci faccia comprendere meglio a che cosa ci riferiamo con l’una e con l’altra definizione.

Esiste una sottile differenza tra certificato di agibilità o abitabilità.

Il primo viene rilasciato dal Comune e serve a dimostrare che l’immobile in questione rispetti tutte le normative che riguardano l’igiene e la salubrità.

Il secondo, invece, in passato si riferiva ad un concetto diverso che veniva applicato soprattutto all’edilizia residenziale, mentre l’agibilità riguardava esplicitamente gli edifici che prevedevano l’accesso del pubblico, come per esempio gli uffici e i negozi.

Quindi, anche se esistono queste differenze, dobbiamo comunque specificare che con l’approvazione del Testo Unico dell’Edilizia, il quale ha messo l’accento soprattutto sull’agibilità, i due termini possono indicare la stessa cosa.

Ma andiamo più nel dettaglio e vediamo come intendere i concetti che riguardano il certificato di agibilità e abitabilità e qual è l’iter da seguire per ottenere la certificazione.

INIZIAMO!

Che cos’è il certificato di abitabilità

E’ un documento che specifica l’abitabilità di un immobile ossia la possibilità di un’abitazione di poter essere destinata ad uso abitativo.

Il certificato di abitabilità definisce dunque oltre all’abitabilità, la sicurezza, l’igiene, la salubrità, il risparmio energetico degli impianti installati.

Naturalmente ci sono dei requisiti ben precisi che un immobile deve possedere per poter essere certificato come abitabile.

Vediamo quali sono!

I requisiti dell’abitabilità di una casa

Per quanto riguarda gli edifici destinati ad uso abitativo, per poter ottenere il certificato di abitabilità, devono possedere alcuni “requisiti per abitabilità” fondamentali che riguardano sia le dimensioni che gli aspetti tecnici.

Vediamo quali sono nello specifico i requisiti minimi che la legge prevede nel caso si voglia ottenere il certificato di abitabilità.

Requisiti necessari per la richiesta abitabilità

L’altezza media ponderale deve essere di 2,70 metri oppure di 2,40 metri per i sottosoppalchi e per i corridoi. La dimensione minima (per i monolocali) deve corrispondere a 28 metri quadri, inclusi i servizi igienici.

Se un locale è destinato all’uso di due persone, deve essere largo almeno 38 metri quadri (sempre con servizi igienici inclusi).

Dimensioni minime richieste

La legge poi stabilisce anche delle dimensioni minime per le varie stanze, in maniera particolare per le camere da letto.

Per le camere da letto singole la dimensione minima è di 9 metri quadri, per quelle doppie la dimensione minima corrisponde a 14 metri quadri.

Vengono presi poi in considerazione il rapporto aeroilluminante, che per ogni stanza deve corrispondere ad un ottavo della superficie calpestabile, la conformità dell’impianto idrico, di quello termico e di quello elettrico e il rispetto delle normative che riguardano l’acustica.

Per gli edifici di nuova costruzione le norme possono riguardare anche la sicurezza statica dell’intero edificio e il risparmio energetico garantito dagli impianti.

A livello regionale ci possono essere anche altre norme che stabiliscono ulteriori dettagli da rispettare.

A cosa serve il certificato di abitabilità

Possiamo dire che in generale il certificato di abitabilità ha due funzioni importanti.

La prima consiste nell’attestare l’idoneità dell’immobile e quindi, attraverso la certificazione, viene stabilito che l’immobile può essere adibito ad uso abitativo.

La seconda funzione è rappresentata dall’attestazione dell’idoneità dell’immobile nel soddisfare i bisogni.

In questo campo rientra tutto ciò che riguarda gli impianti, la sicurezza, l’igiene, il comfort e il risparmio energetico.

Se manca questo certificato, non si può usare l’immobile.

Per questo il certificato di agibilità e di abitabilità risulta molto importante anche nel caso della compravendita di un immobile.

Se manca la certificazione oppure se non si attesta che l’immobile abbia le caratteristiche necessarie a soddisfare i bisogni dell’acquirente, il contratto di compravendita può anche risultare nullo.

Quando e come si deve richiedere la certificazione

Il certificato di abitabilità agibilità si deve richiedere tutte le volte che si costruisce o che si provvede alla ristrutturazione di un immobile.

Il tutto deve essere fatto prima di andare ad abitare nella nuova casa.

Inoltre il certificato di abitabilità o agibilità deve essere richiesto anche quando si decide di cambiare la destinazione d’uso di un locale, che può essere la casa, l’ufficio o il negozio.

Dopo che si sono conclusi i lavori, abbiamo 15 giorni di tempo per presentare la richiesta del certificato di abitabilità, rivolgendoci allo sportello unico del Comune.

Bisogna compilare un modulo che deve essere firmato dalla persona a cui sono intestati i lavori compiuti nell’edificio.

Se non si ubbidisce a questo obbligo, si può essere soggetti ad una sanzione dall’importo variabile tra 77 e 464 euro.

Generalmente ogni Comune può decidere quali sono i documenti da allegare alla domanda per ottenere il certificato di abitabilità.

Documenti fondamentali per richiedere il certificato di abitabilità

Tuttavia la richiesta del certificato di abitabilità prevede dei documenti che valgono per tutte le amministrazioni comunali a livello nazionale.

In particolare si devono allegare:

  • la ricevuta del catasto
  • la dichiarazione per confermare il rispetto del progetto
  • il documento che certifica il rispetto delle leggi sulla sicurezza
  • la documentazione che attesti il collaudo statico
  • i documenti che mettono in evidenza l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Teniamo presente, però, che per la richiesta del certificato di abitabilità e agibilità ci sono normative differenti anche a livello regionale, che costituiscono la base di partenza per il regolamento stabilito dai Comuni.

Chi rilascia il certificato di abitabilità

Come funziona la richiesta di abitabilità? Dove fare la richiesta?

Quindi, in considerazione di tutto ciò che abbiamo detto, il certificato di abitabilità chi lo rilascia?

Una domanda del tutto lecita la cui risposta è molto semplice!

Il compito è del Comune in cui è collocato l’edificio, basandosi sul recepimento di leggi regionali e nazionali.

Certificato abitabilità silenzio assenso

Il certificato di abitabilità si intende approvato dopo 30 giorni dal Comune.

Prima di questo termine l’Azienda sanitaria locale effettua un’ispezione e fornisce al Comune un proprio parere sulla salubrità dell’edificio che si è costruito o che si è ristrutturato.

A questo punto, se il Comune non risponde entro il termine di tempo predefinito, la richiesta si intende accolta.

Bisogna specificare che per ottenere l’accoglimento della richiesta bisogna comunque allegare tutta la documentazione prevista, che costituisce un dato fondamentale per poter ottenere il certificato di abitabilità.

Certificato di Abitabilità e Obbligo di Verifica

È opportuno specificare che cosa succedeva per il certificato di abitabilità ante 1967.

Dall’1 settembre di quell’anno è stato fissato l’obbligo di verifica del certificato, secondo il principio stabilito dalla legge 47/85.

L’obbligo è valido per tutti gli immobili costruiti dall’1 settembre 1967.

Per le costruzioni precedenti bastava soltanto la dichiarazione sostitutiva che viene riportata negli atti notarili.

A questo proposito Noi di Likecasa abbiamo preparato una GUIDA DETTAGLIATA su cosa quali sono le conseguenze nel caso manchi il certificato di abitabilità: Mancanza del Certificato di Abitabilità: Cosa Può Fare Chi Compra e Cosa Deve Fare Chi Vende!

I costi

Per ciò che concerne il certificato di abitabilità il costo corrisponde a vari elementi.

Innanzitutto bisogna considerare il prezzo di due marche da bollo del valore corrente.

Una deve essere applicata alla domanda e l’altra è necessaria per il ritiro della certificazione.

A tutto ciò si aggiungono i costi per i diritti di segreteria. Questi ultimi possono variare in base alle delibere comunali.

Ci sono comunque delle tabelle di riferimento, che prevedono un costo medio di circa 40 euro, almeno per quanto riguarda gli immobili ad uso residenziale.

I diritti di segreteria per attività produttive sono di 150 euro.

Per modificare il certificato di agibilità, le spese sono differenti a seconda dei casi.

Se la modifica non comporta un aumento di cubatura, bisogna fare un versamento di 150 euro.

In caso di incremento della cubatura del locale, bisogna pagare sempre il bollettino da 150 euro e in più un altro che riguarda soltanto la cubatura che si riferisce alla modifica.

Il costo di quest’ultimo bollettino va calcolato in base a quanto stabilisce la tabella prevista dalla delibera C.C. numero 68/2010.

La guida su agibilità e abitabilità

In questo articolo ti abbiamo spiegato l’importanza del certificato di abitabilità.

L’obbligo di questa certificazione non va assolutamente sottovalutato soprattutto quando si sta per comprare casa.

Come avrai capito il concetto di agibilità e abitabilità sono stati unificati pertanto l’uno non esclude l’atro.

Per questo motivo abbiamo preparato una guida che ti consigliamo di leggere in quanto ti potrà essere molto utile: Abitabilità e Agibilità: Significato, Differenze, Requisiti, Come Richiedere il Certificato e Obbligatorietà!

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