Diritto di Prelazione Su Immobili: Come Funziona e Tempi da Rispettare!

diritto di prelazione

Cosa significa diritto di prelazione su immobili? Una domanda per niente banale e molto interessante!

Essere ben informati sul diritto di prelazione è molto importante soprattutto quando si vive in una casa in affitto.

In questa guida ti indicheremo tutto quello che devi assolutamente sapere!

Che cos’è il diritto di prelazione

Secondo la legge italiana, il diritto di prelazione su immobili è quel diritto riferito ad un soggetto che merita di essere preferito rispetto ad altri soggetti a parità di condizioni.

Il proprietario dunque non è obbligato a vendere l’immobile, ma, se decide di metterlo in vendita, deve comunque sentire se i cosiddetti prelazionari sono interessati all’acquisto.

Naturalmente il prelazionario non è obbligato ad accettare la proposta, perché può rinunciare al suo diritto di prelazione.

In alcuni casi il prelazionario può usufruire di condizioni migliori, che possono per esempio tradursi nell’ottenere uno sconto sul prezzo di vendita del bene da acquistare.

Chi ha il diritto di prelazione su un immobile?

Se il proprietario di un immobile dato in locazione decide di vendere l’immobile la legge mette ben evidenza che il locatario ha il diritto di esercitare il diritto di locazione.

Questo diritto può essere attuato alla prima scadenza.

Quanto dura il diritto di prelazione?

Quando si ha diritto alla prelazione immobiliare è fondamentale essere a conoscenza di alcune regole che ti mettiamo subito in evidenza.

L’inquilino ha a disposizione 60 giorni per poter mettere in atto il suo diritto di prelazione. La sua decisione deve essere comunicata sempre attraverso una forma scritta oppure ricorrendo ad una notifica da parte dell’ufficiale giudiziario

Il pagamento deve essere fatto entro 90 giorni a partire dalla prima comunicazione ricevuta, in occasione del compromesso o del rogito.

Può capitare che il proprietario non comunichi all’inquilino l’intenzione di voler vendere l’immobile e quindi lo venda ad una terza parte oppure può succedere che, dopo che l’inquilino ha rifiutato il prezzo proposto, il proprietario si accordi con una terza persona per una cifra inferiore.

A questo punto l’inquilino può esercitare il suo diritto di riscatto, entro 6 mesi dalla data di trascrizione del rogito.

Inoltre ha la possibilità di pretendere anche il pagamento dei danni. Per far valere il diritto di riscatto, l’inquilino deve versare la somma corrispondente al prezzo a cui è stato venduto l’immobile entro un mese.

Diritto di prelazione su immobili ad uso abitativo come funziona

Per quanto riguarda il caso specifico degli immobili, il diritto di prelazione di un appartamento riguarda sia l’acquisto di un’abitazione che l’affitto.

Solitamente per legge si ha il diritto di prelazione per un inquilino, che sia in possesso di un regolare contratto di locazione.

Nel caso in cui il proprietario dell’immobile decida di venderlo, deve sentire se l’inquilino sia interessato all’acquisto.

Bisogna prestare attenzione nei moduli per gli affitti a canone concordato il proprietario deve inizialmente esprimere questa concessione del diritto di prelazione oppure può anche non concederlo.

Diritto di prelazione su immobili commerciali: come funziona

Un caso molto diffuso è quello degli immobili commerciali per i quali si può avere diritto di prelazione.

Vediamo bene di cosa si tratta!

Il diritto di prelazione è dunque diffuso per quanto riguarda la locazione di locali adibiti ad uso commerciale, come, per esempio, quelli che sono utilizzati per l’apertura di un negozio.

Se il proprietario decide di vendere il locale adibito ad uso commerciale, l’affittuario può comunque portare avanti la locazione fino alla sua scadenza, come stabilita nel contratto. In alternativa può anche comprare il locale commerciale, pagando il prezzo stabilito dal proprietario.

Secondo le norme in vigore, il proprietario di un immobile che abbia intenzione di venderlo, deve comunicare all’inquilino questa decisione attraverso la notifica dell’ufficiale giudiziario oppure utilizzando una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Nella comunicazione devono essere indicati il prezzo di vendita e altre condizioni che riguardano sempre la vendita, come la data o la possibilità di usufruire di un acquisto a rate.

Se la notifica non contiene questi dati, si può considerare nulla.

Quando si vende una casa bisogna avvisare i vicini?

Il diritto di prelazione nei confronti di un appartamento confinante o che si trova nello stesso palazzo e una faccenda che interessa a molti.

In linea generale il vicino di casa di un appartamento non ha alcun diritto di prelazione nel caso di vendita dell’appartamento confinante sia nel caso in cui si tratti di un immobile posto sullo stesso pianerottolo sia nel caso di un immobile situato sopra o sotto.

Pertanto non vi è alcuna via preferenziale e il venditore può vendere a chi vuole anche a parità di prezzo.

Diritto di prelazione su immobili ereditati

L’erede che ha intenzione di vendere parte della casa o del terreno ereditato deve mettere al corrente tutti gli altri eredi specificando il prezzo al quale vuole vendere.

Naturalmente la comunicazione agli eredi non dovrà essere informale o verbale ma dovrà avvenire tramite una raccomandata con ricevuta di ritorno.

I coeredi hanno due mesi di tempo per comunicare la loro volontà di acquistare il bene al prezzo indicato.

Approfondimenti utili

In questo articolo ti abbiamo fornito tutte le informazioni riguardanti il “diritto di prelazione”.

Naturalmente informarsi bene è fondamentale per non commettere errori che si potrebbero rivelare gravi.

Potrebbe verificarsi il caso in cui il padrone di casa decida di vendere casa con l’inquilino dentro.

Quali sono gli aspetti da conoscere in questo caso specifico?

Per questo motivo abbiamo preparato questa guida molto interessante che potrebbe essere di tuo interesse: Conviene Comprare Casa con Inquilino in Affitto? Come Fare? Tutte le Casistiche!

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