Compromesso di Compravendita e Differenze con il Preliminare di Vendita!

Compromesso di compravendita

Sei proprio sicuro di essere preparato su tutto ciò che riguarda un contratto di compravendita?

Anche prima dell’effettivo atto di acquisto di un immobile ci sono delle procedure da conoscere o a cui è bene prestare la massima attenzione.

Inoltre è opportuno non avere più dubbi e essere ben informati.

Com’è fatto il compromesso di compravendita?

Nel compromesso di compravendita (di cui puoi trovare altre informazioni qui) dovranno essere indicati i dati dell’immobile, cioè l’indirizzo, i dati catastali e il prezzo dell’unità immobiliare.

Bisogna inoltre accertare la regolarità catastale e edilizia della casa. È opportuno allegare al contratto le planimetrie e verificare che l’abitazione sia stata costruita con permesso regolare.

Se è previsto il versamento di somme da parte dell’acquirente queste andranno indicate nel contratto preliminare di compravendita immobiliare, specificando se si tratta di caparre o acconti e indicando le modalità di pagamento, cioè se è avvenuto attraverso assegni non trasferibili o bonifici bancari.

Nel compromesso preliminare di compravendita deve essere specificato anche il termine di adempimento, ossia la data a partire dalla quale può essere effettuato il rogito.

Dopo questa data, ciascuna delle parti può chiedere all’altra di firmare il contratto definitivo di compravendita e in caso di inadempimento potrà recedere dal contratto avvalendosi della caparra (quando essa è prevista), chiedere il risarcimento dei danni, agire in giudizio per arrivare a una sentenza che produca gli stessi effetti del contratto.

Che differenza c’è tra la proposta di acquisto e il compromesso?

Cominciamo a fare un po’ di chiarezza!

Il compromesso di acquisto è uno strumento molto diffuso. Generalmente gli agenti immobiliari hanno dei modelli già pronti e molto chiari.

Il compromesso di acquisto, impegna soltanto l’acquirente interessato all’unità immobiliare abitativa che, in genere, versa una somma di denaro a titolo di caparra.

Il venditore invece è libero di valutare anche altre offerte provenienti da altri.

Nel momento in cui il venditore accetta la proposta di acquisto, questa viene convertita in preliminare di compravendita  che impegna entrambe le parti (venditore e acquirente) a concludere l’acquisto della casa.

Compromesso di compravendita: quali sono le verifiche e le clausole necessarie

Quando si stipula il compromesso di compravendita di immobile è fondamentale prestare la massima attenzione e fare una serie di importanti verifiche preliminari:

  • effettiva identità del venditore, quindi accertarsi che il venditore abbia un regolare atto di acquisto dell’immobile e ricostruire i vari passaggi della casa tra diversi soggetti, accertando anche l’esistenza di vincoli come ipoteche.
  • leggere il regolamento condominiale e controllare se ci sono delibere in merito a lavori di manutenzione straordinaria o spese non pagate dal venditore.
  • accertarsi circa la consegna dell’Ape

Come si registra il compromesso preliminare di compravendita?

Il compromesso preliminare di compravendita può essere registrato manualmente in forma cartacea recandosi presso un qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate.

Dopo aver provveduto alla compilazione del modello F24 e modello 69 bisogna recarsi presso gli sportelli delle poste o presso un istituto bancario e pagare il modello F24.

Nel caso di acquisto di un immobile da una società di costruzione occorre registrare il compromesso fondamentale in quanto risulta utilizzabile nel caso l’impresa costruttrice dovesse fallire.

Altre informazioni molto utili puoi trovarle su questa guida.

La trascrizione del contratto preliminare di compravendita immobiliare

La stipula del compromesso di compravendita comporta soltanto un obbligo tra le parti, ma non determina il trasferimento della proprietà che si verifica esclusivamente con il rogito.

Se il compromesso preliminare di compravendita è stato solamente registrato, ma non trascritto, il venditore può vendere lo stesso immobile a una persona diversa, accendere un’ipoteca e subire un pignoramento.

In questo caso l’acquirente ha diritto soltanto al risarcimento dei danni.

La trascrizione del preliminare di compravendita nei registri immobiliari ha invece l’effetto di una prenotazione di acquisto che tutela l’acquirente, impedendo che eventuali trascrizioni possano avere effetto nei suoi confronti.

Dunque dal momento della trascrizione non sono possibili vendite, ipoteche, pignoramenti dell’immobile o altri atti analoghi.

La trascrizione del preliminare di vendita richiede l’intervento obbligatorio del notaio con l’aggiunta delle conseguenti spese.

Oltre all’imposta di registro, saranno dovuti in questo caso anche i costi per la parcella del professionista, l’imposta di bollo di 155 euro, l’imposta ipotecaria di 200 euro e le tasse ipotecarie di 35 euro.

Informazioni aggiuntive puoi trovarle qui!

Quanti soldi si danno al compromesso?

E’ questa un’altra domanda che si pongono in molti.

Generalmente si tratta di un budget di denaro che corrisponde al 10% del prezzo di immobile a titolo di acconto salvo richieste differenti da parte del venditore.

Una guida utile

In questa guida abbiamo fatto chiarezza in quanto spesso si tende a confondere il compromesso con il preliminare di vendita.

Se vuoi sapere quanto tempo passa tra il compromesso e il rogito non perdere questa guida: Dal Compromesso al Rogito Quanto Tempo Passa?

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