Relazione Tecnica Immobile: A Cosa Serve e Quanto Costa!

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La relazione tecnica di un immobile è uno strumento che offre diversi vantaggi.

L’obiettivo principale è quello di mettere a disposizione una vera e propria trasparenza in relazione allo stato dell’abitazione.

Naturalmente tutto questo è un aspetto positivo per l’acquirente, che può evitare di ritrovarsi a che fare con delle compravendite di immobili caratterizzate da problemi dal punto di vista urbanistico.

In questa guida ti spiegheremo tutti i dettagli sulla relazione tecnica per compravendita di immobile.

Continua a leggere per saperne di più!

Che cos’è la relazione tecnica di compravendita di un immobile

Una relazione tecnica di compravendita è un elaborato che consente di attestare la conformità urbanistica e catastale di un edificio.

Per procedere alla compravendita di un immobile è sempre essenziale essere sicuri del fatto che l’abitazione sia perfettamente in regola con le licenze e i vari permessi necessari per la costruzione.

Generalmente si tende a credere che sia compito dell’agente immobiliare al quale ci si rivolge accertarsi di tutti questi aspetti tecnici.

In realtà non è così, perché gli esperti dell’agenzia immobiliare non hanno un obbligo di questo tipo.

Una relazione tecnica di un immobile ha quindi l’obiettivo di permettere all’acquirente di accertarsi che tutto sia perfettamente in regola, potendo usufruire di informazioni certe dal punto di vista tecnico.

È obbligatoria?

Attualmente la relazione tecnica di un immobile non è un documento sempre obbligatorio, almeno se ci riferiamo in senso generale.

In diverse regioni italiane è comunque un elaborato tecnico previsto in fase di realizzazione del rogito notarile per la compravendita.

Questo è stabilito in base ad un protocollo di intesa tra collegi notarili e ordini professionali.

In ogni caso le agenzie immobiliari e i notai possono consigliare la realizzazione di questa relazione, anche se rimane un documento non obbligatorio.

È però da dire che dovresti sempre avere a disposizione il documento in questione, per evitare possibili problemi in una fase successiva.

Considera anche che alcune banche richiedono la relazione tecnica per mettere a disposizione un mutuo.

A cosa serve?

Quando si una relazione tecnica e a che cosa serve?

Un documento tecnico immobiliare di questo tipo ha l’obiettivo di effettuare le verifiche della conformità dell’edificio sul quale si basa la compravendita, tenendo conto dei documenti ufficiali.

Si tratta in particolare della conformità urbanistica, della regolarità catastale, dell’agibilità e della presenza dell’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, che ha il compito di descrivere la situazione dal punto di vista energetico dell’immobile.

Per quanto riguarda la conformità urbanistica, il professionista che si occupa di redigere la relazione controlla che lo stato dell’immobile coincida con quello descritto nel titolo autorizzativo (si parla a questo proposito dal 2001 di permesso di costruire).

Per accertare la regolarità catastale bisogna invece effettuare un confronto con la planimetria catastale.

Non si tratta di un fattore dal carattere probatorio, che possa attestare la regolarità dell’edificio.

È però un confronto importante da fare perché garantisce la regolarità dal punto di vista fiscale, visto che proprio dalla rendita catastale si può stabilire la base per calcolare le imposte.

L’agibilità è un altro aspetto importante, del quale l’acquirente deve essere a conoscenza.

Dobbiamo specificare comunque che non si tratta di un requisito essenziale per la compravendita, ma allo stesso tempo è chiaro che solitamente l’acquirente vuole essere sicuro che l’immobile abbia tutti i requisiti necessari anche in questo senso.

Per quanto riguarda l’Attestato di Prestazione Energetica, si tratta di un documento obbligatorio nella compravendita.

Chi redige la relazione tecnica

In genere negli atti di compravendita stipulati davanti al notaio il venditore dell’immobile è colui che dichiara che il bene venduto sia perfettamente in regola.

È proprio nell’atto di compravendita che si possono trovare delle indicazioni precise che garantiscono il fatto che il bene sia in possesso di una licenza di costruzione regolare.

L’acquirente, però, come può essere tutelato da eventuali problemi?

Infatti è da specificare anche che il venditore potrebbe dichiarare delle informazioni non veritiere, anche se in buona fede.

Proprio per queste ragioni è importante che sia un tecnico, come un architetto o un ingegnere o un geometra a mettere a punto una relazione specifica, la relazione tecnica di un immobile.

Quando l’immobile non può essere dichiarato conforme?

L’immobile non potrà essere dichiarato conforme se si presentano uno dei seguenti casi:

Occorre precisare che il fatto che un immobile non risulti totalmente conforme non compromette la sua compravendita. Occorre però rivolgersi ad un professionista del settore come un architetto, un ingegnere, un geometra.

Chi deve pagare la relazione tecnica?

Come abbiamo visto, poter contare su una relazione tecnica è importante, anche perché il nuovo proprietario dell’immobile ha sempre degli obblighi fondamentali e delle responsabilità.

Questo significa che, nel momento in cui si viene a scoprire un’irregolarità in seguito all’acquisto, l’acquirente dovrà trovare un modo per risolvere il problema.

Lo potrà fare con un’azione legale nei confronti del proprietario precedente oppure potrà risolvere la questione a proprie spese.

È da considerare tra l’altro che certe volte gli abusi non possono essere sanati e questo rappresenta un ulteriore problema.

Per questo è sempre fondamentale, anche quando non è strettamente obbligatorio ai fini della compravendita, dare l’incarico ad un professionista per la realizzazione di una relazione tecnica per immobile.

È possibile chiedere al venditore di affidarsi ad un professionista per il rilascio della relazione tecnica di compravendita.

In questo caso sarà il venditore stesso dell’immobile ad occuparsi di sostenere il costo per il tecnico incaricato.

Puoi però anche decidere di chiedere tu stesso, in qualità di acquirente, ad un tecnico abilitato di redigere un documento di questo tipo, sostenendo il costo per il rilascio della relazione.

Questo può avvenire naturalmente nel caso in cui non siano presenti delle prescrizioni specifiche nella regione in cui vivi.

Ricordati anche che bisognerà aggiungere ai costi anche quelli relativi alle pratiche che dovranno essere portate avanti per effettuare delle eventuali regolarizzazioni e per procedere ad una soluzione nel caso della mancanza di specifici documenti.

Quanto costa una relazione tecnica di un geometra?

Naturalmente la relazione tecnica di un immobile ha un costo.

Il tecnico (architetto, ingegnere, geometra) per elaborare una relazione tecnica semplice chiederà un costo di circa 150 euro.

Nel caso di una relazione tecnica asseverata chiederà un costo di circa 300 euro; per una perizia giurata 500 euro. Rimangono esclusi i costi legati alle marche da bollo.

I vantaggi della relazione tecnica

Ma quali sono i vantaggi di una relazione tecnica per compravendita immobiliare?

Come hai potuto comprendere, si tratta di un documento importante per diverse ragioni.

Innanzitutto consigliamo sempre di provvedere alla realizzazione di questo elaborato prima della stipula del preliminare di compravendita.

È un buon modo anche per effettuare delle migliori contrattazioni.

Puoi avere così a disposizione tutte le informazioni in merito all’eventuale presenza di un’irregolarità nell’abitazione.

Potrai decidere di evitare di acquistare la casa, se l’irregolarità non può essere sanata, oppure potrai chiedere al venditore di regolarizzare il tutto prima della compravendita stessa.

Allo stesso modo potrai anche decidere di sostenere le spese per la regolarizzazione, ottenendo magari uno sconto sul prezzo di vendita dell’immobile.

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