Quanto Costa un Ascensore Interno e Esterno?

Vivete in un condominio e vorreste avere un ascensore per non fare più avanti e indietro con le scale? Ma quanto costa un ascensore?

Oggi nei condomini abitano tante persone a cui la presenza di un ascensore farebbe davvero comodo. Pensiamo ad esempio agli anziani, ai disabili o alle famiglie con bambini.

Dunque, quanto costa installare un ascensore, sia in termini di installazione che di manutenzione?

Cerchiamo di capire le problematiche che ruotano attorno all’installazione di un ascensore, a cominciare dalla normativa in materia per poi fare una panoramica generale dei prezzi.

Quanto costa un ascensore: cosa dice la normativa

Partiamo dal distinguere gli edifici già esistenti da quelli nuovi.

Per questi ultimi, in base alla legge n. 13 del 1989, l’ascensore è obbligatorio se ci sono più di tre livelli fuori terra (ad esempio, se in un condominio è presente almeno il 3° piano).

Per quanto riguarda gli edifici già esistenti, l’ascensore non è obbligatorio a meno che non avvenga una ristrutturazione completa dell’immobile.

Per installare un ascensore è necessario prima fare una riunione di condominio.

L’installazione di un ascensore rientra tra le innovazioni regolamentate dall’art. 1120 del Codice Civile e, pertanto, in sede di votazione è necessario raggiungere la maggioranza degli intervenuti e almeno i due terzi del valore del condominio.

Tuttavia esistono casi in cui è sufficiente raggiungere la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.

Ad esempio, quando l’installazione dell’ascensore è finalizzata ad eliminare le barriere architettoniche.

A questo proposito, se nel condominio sono presenti dei disabili, essi possono installare l’ascensore pagandolo di tasca propria senza dover attendere l’autorizzazione dell’assemblea, qualora quest’ultima si rifiutasse di deliberare.

Passiamo ora alla ripartizione delle spese dell’ascensore.

Qui è necessario fare una distinzione fra spese di installazione e spese di manutenzione e sostituzione.

Per quanto riguarda l’installazione, in base all’art. 1123 del Codice Civile la ripartizione spese ascensore viene fatta in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno dei condomini.

Viceversa, in base all’art. 1124 del Codice Civile, la spesa per manutenzione e sostituzione dell’ascensore è ripartita tra i condomini per metà in ragione del valore delle singole unità immobiliari e per l’altra metà in misura proporzionale all’altezza di ciascun piano dal suolo.

Questo perché, ad esempio, chi abita al primo piano di un palazzo ha un interesse minore nell’installare un ascensore rispetto a chi invece vive al terzo o al quarto piano.

Su quest’ultimo punto ricordiamo che le cantine, i palchi morti, le soffitte, le camere a tetto e i lastrici solari, qualora non siano di proprietà comune, si considerano piani a tutti gli effetti.

Tuttavia, alcuni condomini potrebbero non essere favorevoli all’ascensore.

In questo caso, in base all’art. 1121 del Codice Civile, i condomini contrari all’ascensore potranno non contribuire alle spese, salvo poi doverlo fare qualora in futuro cambiassero idea e decidessero di usufruirne.

Ricordiamo infine che le norme in materia di ripartizione delle spese sono comunque derogabili sulla base di accordi presi durante l’assemblea condominiale.

Dimensioni ascensore condominio, cosa c’è da sapere

I criteri da soddisfare per installare un ascensore in condominio sono spiegati dettagliatamente nel decreto n. 236 del 1989.

Qui ve ne segnaliamo i principali (l’elenco completo dei criteri lo trovate al Capo IV, art. 8).

In particolare, nei condomini di nuova costruzione l’ascensore deve avere le seguenti caratteristiche:

  • cabina di dimensioni minime di 1,30 m di profondità e 0,95 m di larghezza;
  • porta con luce netta minima di 0,80 m posta sul lato corto;
  • piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1,50 x 1,50 m.

Per quanto riguarda i condomini già esistenti, dove non è possibile installare cabine di dimensioni superiori l’ascensore deve avere le seguenti caratteristiche:

  • cabina di dimensioni minime di 1,20 m di profondità e 0,80 m di larghezza;
  • porta con luce netta minima di 0,75 m posta sul lato corto;
  • piattaforma minima di distribuzione anteriormente alla porta della cabina di 1,40 x 1,40 m.

Inoltre le porte di cabina e di piano devono essere automatiche, il tempo di apertura deve essere di 8 secondi e il tempo di chiusura non deve essere inferiore a 4 secondi.

Differenza tra ascensore interno ed esterno: cosa cambia

Nella maggior parte dei casi l’ascensore è interno, ma può capitare di entrare in condomini che abbiano l’ascensore posto all’esterno dell’edificio.

A volte, l’ascensore esterno rappresenta l’unica soluzione percorribile quando le caratteristiche dell’edificio (per via della conformazione della tromba delle scale o degli altri ambienti) non permettono l’installazione di quello interno.

Ma qual è la differenza fra ascensore interno ed esterno?

Dal punto di vista dell’iter necessario all’installazione non vi è alcuna differenza, poiché per costruire un ascensore esterno occorre eseguire la stessa procedura descritta nei due paragrafi precedenti (dunque convocazione dell’assemblea condominiale, maggioranze ecc.).

Stesso discorso per quanto riguarda le dimensioni minime da soddisfare.

Per installare un ascensore esterno non è necessario il permesso di costruire, in quanto l’ascensore esterno non può essere considerato una costruzione vera e propria.

L’unico problema dell’ascensore esterno è che alcuni condomini potrebbero opporsi alla sua costruzione qualora questa comportasse una significativa alterazione dell’aspetto architettonico del condomino.

Secondo l’art. 1120 del Codice Civile, sono infatti vietate le innovazioni che possono recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, così come quelle che ne alterano il decoro architettonico o che rendono talune parti comuni dell’edificio inservibili all’uso o al godimento anche di un solo condomino.

Quanto costa un ascensore interno

Il prezzo dell’ascensore dipende dai materiali con cui è costruito (in genere le costruzioni in acciaio e vetro sono più care) e dalle varie personalizzazioni (allarme, telecomando, sintetizzatore vocale, impianto di climatizzazione).

In genere un ascensore può costare dai 10mila ai 15mila euro, ma la differenza maggiore la fanno i lavori da effettuare nel condominio.

Un ascensore che deve arrivare fino al 5° piano (e che quindi avrà sei fermate), costa di più rispetto a un ascensore che deve servire solo il piano terra e il 1° piano (quindi con due sole fermate).

Da considerare anche i costi per le opere murarie.

Questi ultimi variano da condominio a condominio a seconda delle caratteristiche dello stesso e più aumentano i lavori da fare, più il costo finale sarà maggiore.

Alla fine, in generale, la spesa totale per un ascensore può arrivare anche a 30-35 mila euro. 

In ogni caso è bene che i condomini si facciano fare un preventivo da più ditte per poi scegliere quella migliore nel rapporto qualità/prezzo, magari organizzando anche più riunioni di condominio prima di prendere una decisione definitiva.

Costo ascensore esterno

Quando manca l’ascensore in un condominio quasi sempre si valuta e si chiede un preventivo per un ascensore esterno.

L’installazione risulta più semplice e inoltre spesso manca lo spazio all’interno per creare un ascensore.

Vediamo dunque di rispondere ad un interrogativo molto diffuso “Ascensori esterni prezzi?”.

Vediamo bene insieme!

L’installazione dell’ascensore in termini economici non è la parte più onerosa. Generalmente i costi si aggirano intorno ai 15-20000 euro.

La parte da valutare molto bene riguarda le opere strutturali e murarie di contorno.

In primis entrano in gioco alcune variabili importanti che verranno valutate tramite un sopralluogo tecnico:

  • Valutazione della fossa per l’ascensore che dovrà essere profonda tra1 metro e 1,4 metri)
  • Costo dell’apertura dei vani nelle pareti perimetrali
  • Opere elettriche a servizio dell’ascensore

I costi per le opere murarie si aggirano intorno ai 30-40000 euro e le detrazioni fiscali sono del 50 %.

Agevolazioni fiscali ascensore: quanto si risparmia

Abbiamo visto che il costo dell’ascensore può essere piuttosto oneroso, ma è possibile risparmiare qualcosa?

La risposta è sì, in quanto la normativa vigente stabilisce agevolazioni fiscali per l’installazione di un ascensore.

Nello specifico, in caso di ascensori finalizzati ad eliminare le barriere architettoniche, fino al 31 dicembre 2017 si può usufruire di una detrazione Irpef pari al 50%.

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