Normativa Caldaie: Obbligatorio il Controllo della Caldaia e dei Fumi! Tempi e Costi!

nuova normativa caldaie

Qual è l’attuale normativa caldaie in vigore?

Con l’arrivo dell’inverno ti starai sicuramente chiedendo se sei in regola con le leggi che regolano la manutenzione delle caldaie.

Oppure hai intenzione di sostituire la caldaia e vorresti saperne di più sulle possibilità che hai per risparmiare.

Nel caso tu volessi cambiare la caldaia con un nuovo modello, ti interesserà sicuramente sapere cosa prevede la normativa caldaie a questo riguardo.

Insomma, le domande sull’argomento sono veramente tante, soprattutto in merito alla nuova normativa caldaie.

In questa guida cerchiamo di analizzare tutti gli aspetti che riguardano la “normativa manutenzione caldaie in vigore”.

Parleremo anche del cosiddetto bollino blu e del controllo caldaia obbligatorio.

Analizzeremo tutti i dettagli sulla revisione caldaie obbligatoria e su tutti gli altri aspetti che devi conoscere per essere in regola.

Continua a leggere per saperne di più!

Il bollino blu per le caldaie nel 2020

Il controllo caldaia ogni quanto tempo deve essere effettuato?

C’è una normativa caldaie ben precisa che regola questo aspetto riguardante i controlli obbligatori per questi impianti.

Vediamo quindi tutti i dettagli sulla manutenzione ordinaria della caldaia, su quanto costa il bollino blu e chi deve effettuare questa procedura per rispettare la legge.

Il bollino blu per le caldaie è importante per essere in regola dal punto di vista delle leggi in vigore, ma è molto importante anche per rispettare le normative di sicurezza e per agire a favore del rispetto dell’ambiente.

Controllo fumi caldaia

In genere il costo per effettuare la manutenzione della caldaia, per l’analisi e il controllo dei fumi e per il rilascio del bollino può essere diverso da una città all’altra.

Solitamente si parla di circa 150 euro per tutta l’attività di controllo e di manutenzione, anche se ricordiamo che il solo bollino ha un costo che può variare da 30 a 70 euro.

Riferendoci alle norme sull’efficientamento energetico, prendiamo in considerazione in particolare il D.P.R. 74 del 2013, una legge che è importante conoscere anche per sapere tutti i dettagli della normativa installazione caldaie.

Il bollino nello specifico è una certificazione che viene rilasciata da un tecnico autorizzato e che indica che è stata effettuata nel pieno rispetto delle leggi la procedura di manutenzione dell’impianto e di controllo dei fumi.

In pratica si tratta di una certificazione dell’efficienza della caldaia: sarà il bollino a provare che tutto funziona correttamente.

La normativa caldaie precisa anche ogni quanto tempo deve essere effettuata la manutenzione dell’impianto e il conseguente rilascio del bollino.

Pulizia della caldaia

Vediamo quindi tutti i dettagli sulla pulizia caldaia obbligatoria e in particolare sulle tempistiche.

Tutto dipende nello specifico dal tipo di caldaia che hai nella tua abitazione.

Nel caso della caldaia che funziona a combustibile liquido o solido (per esempio a gasolio o a pellet), la manutenzione obbligatoria deve essere fatta:

  • ogni anno se la potenza è superiore a 100 KW;
  • ogni due anni se la potenza è collocata tra 10 KW e 100 KW.

Nel caso della caldaia a gas, la normativa caldaie a gas prevede altri tempi specifici per il rinnovo del bollino blu:

  • ogni due anni in caso di caldaia con potenza più alta di 100 KW;
  • ogni quattro anni in caso di caldaia con potenza tra 10 e 100 KW.

La procedura in questione deve essere fatta, sulla base dell’apposita normativa, dal proprietario dell’abitazione o dall’inquilino.

Nel caso della presenza di un impianto centralizzato, la procedura va effettuata dall’amministratore di condominio.

Sono previste anche delle sanzioni per chi non effettua regolarmente il controllo.

Si tratta nello specifico di una multa compresa tra 500 e 3000 euro per il proprietario dell’abitazione o per l’inquilino.

Cosa succede in caso di sostituzione della caldaia?

Vediamo adesso un altro caso, quello della sostituzione della caldaia.

Se hai la necessità di sostituire l’impianto, cosa prevede la normativa caldaie a questo proposito?

Devi necessariamente sostituire la tua vecchia caldaia con una a condensazione oppure puoi scegliere ancora un modello tradizionale?

Su questo argomento spesso si fa molta confusione, perché chi procede all’installazione delle nuove caldaie a volte spiega che le caldaie a condensazione sono obbligatorie in base alle nuove norme.

Sostituzione caldaia normativa

Per capire come funziona la legge e saperne di più sulla normativa caldaie a condensazione, tieni conto che devi fare riferimento alla direttiva chiamata “Ecodesign” che è in vigore dal 26 settembre 2015.

Con questa direttiva è stata vietata la realizzazione delle caldaie tradizionali.

L’obiettivo è quello di invitare chi produce questi impianti a commercializzare soltanto caldaie a condensazione.

I rivenditori però hanno potuto in questi anni vendere le caldaie di tipo tradizionale che avevano in magazzino.

Per l’installazione caldaie a condensazione normativa e leggi fanno riferimento quindi a questa direttiva, che ti indica che, nel caso di una sostituzione, dovresti scegliere una caldaia a condensazione.

Ecco quindi cosa significa quando si sente parlare di obbligo caldaie a condensazione.

Importante dunque essere informati sul risparmio energetico e le agevolazioni previste! Ti informiamo tramite questo articolo: ENEA: Tempi e Istruzioni per Fare la Domanda!

Il bonus caldaie 2020

Concludiamo questa guida parlando di un altro argomento molto interessante, quello relativo al bonus caldaie 2020.

La normativa è stata prevista dalla Legge di Bilancio dell’anno scorso e prevede una proroga anche per quest’anno.

Si parla in particolare di una detrazione del 65% per la sostituzione della caldaia e per l’installazione di una caldaia a condensazione che abbia una classe energetica A.

È possibile ottenere una detrazione fiscale pari al 65% o al 50% fino al 31 dicembre 2020.

Lo sconto Irpef è più elevato nel caso in cui si decida di mettere a punto un nuovo impianto con un’efficienza energetica più elevata.

Coloro che decidono di sostituire l’impianto esistente nell’abitazione con una nuova caldaia del tipo a condensazione potranno avere a disposizione fino al 31 dicembre 2020  una detrazione Irpef che corrisponde al 65% oppure al 50%.

Inoltre il Decreto Crescita prevede anche dall’1 luglio 2019 un vero e proprio sconto sul prezzo delle caldaie sempre del 65% o del 50%.

La detrazione del 65% è prevista nel caso in cui si installi una caldaia a condensazione che appartiene alla classe energetica A e che preveda anche dei sistemi avanzati di regolazione del calore.

Chi installa una caldaia senza valvole, ma sempre di classe A, potrà avere una detrazione del 50%.

Per il pagamento valgono le stesse regole previste per l’Ecobonus, quindi si deve necessariamente effettuare un bonifico parlante.

La detrazione va suddivisa in 10 rate di importo uguale e ciascuna di queste quote deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi effettuata l’anno seguente.

Chi decide di usufruire dello sconto sul prezzo di acquisto del nuovo impianto dovrà sempre effettuare il pagamento con un bonifico, che dovrà in seguito essere inviato all’Agenzia delle Entrate.

La guida sulle valvole termostatiche

In questa guida ti abbiamo indicato tutte le informazioni fondamentali sulla normativa delle caldaie.

Adesso hai tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Abbiamo preparato una guida che può esserti molto utile per quanto riguarda il risparmio e la corretta regolazione del riscaldamento che ti segnaliamo.

Non perderla: Contabilizzatori di Calore: Quanto Costano i Ripartitori, Detrazioni e Obblighi di Legge

4 Commenti

  1. La caldaia SIME “uniqa revolution” rispetta la direttiva-normativa Ecodesign senza essere a condensazione con relativi minori oneri tecnici di installazione.

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