Elettrodomestici che Consumano di Più e Come Evitare gli Sprechi!

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Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più?

Quotidianamente, nel corso delle giornate che si trascorrono in casa, si utilizzano sempre tanti elettrodomestici.

È importante, però, conoscere nei dettagli quanto consumano gli elettrodomestici presenti nell’abitazione, in modo da adottare dei comportamenti che danno la possibilità di risparmiare.

Puoi conoscere precisamente i consumi energetici attraverso un wattmetro, che fornisce delle indicazioni utili sull’impatto che gli elettrodomestici hanno sulle bollette dell’energia.

Ma ci sono alcuni dettagli che dovresti considerare attentamente.

Scopriamone di più!

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più

La riduzione dei consumi in casa non deve rappresentare soltanto un obiettivo da raggiungere dal punto di vista economico.

Si tratta, infatti, anche della possibilità di agire nel rispetto dell’ambiente.

Tenendo conto di questi principi e di questi vantaggi, ridurre i consumi quotidianamente, tenendo in considerazione anche gli elettrodomestici che consumano di più, dovrebbe essere un comportamento da adottare con una certa costanza.

Essere consapevoli è fondamentale, anche se è vero che spesso non è semplice modificare alcune abitudini.

Tutti dovremmo iniziare a pensare a quanto consumano i vari apparecchi che sono presenti in casa, per comprendere quali sono quelli che consumano una quantità maggiore di energia.

Possiamo fare un vero e proprio elenco degli elettrodomestici che consumano di più, che sono i seguenti:

  • phon;
  • friggitrice ad aria;
  • condizionatore;
  • lavatrice;
  • frigorifero;
  • lavastoviglie;
  • televisione;
  • forno a microonde;
  • ferro da stiro;
  • forno elettrico;
  • aspirapolvere;
  • pompa di calore;
  • piano a induzione.

Dovresti sempre considerare che i consumi degli elettrodomestici variano in base a diversi elementi, come il tempo di utilizzo dell’apparecchio e la classe energetica di appartenenza.

Quali sono i reali consumi

La prima azione da compiere per saperne di più sul consumo degli elettrodomestici è quella che consiste nell’informarsi adeguatamente.

Dal punto di vista dei reali consumi, per avere dei dettagli precisi dovresti considerare alcuni fattori essenziali, come le dimensioni dell’elettrodomestico, il tempo di utilizzo e la classe energetica.

In genere, maggiore è la dimensione dell’elettrodomestico, più alto sarà il consumo di energia.

Per esempio puoi considerare il caso del televisore, di solito presente in quasi tutte le abitazioni.

Se lo schermo è molto ampio, più elevato sarà il consumo energetico.

Un altro fattore che dovresti considerare è quello relativo alla classe energetica.

Per esempio, un frigorifero che appartiene ad una classe A potrebbe avere un consumo di circa 300 kWh ogni anno.

Moltiplicando il costo di 0,50 euro per kWh per l’energia che viene assorbita nel corso dell’anno, è possibile trovare il risultato di una spesa complessiva annua di 150 euro.

Bisogna ricordare che proprio il frigorifero è responsabile del 25% del totale dei consumi di energia in una casa.

Per fare qualche altro esempio sugli elettrodomestici che consumano di più, possiamo prendere in considerazione l’azione del condizionatore, che è in grado di consumare 450 kWh ogni anno, con una produzione di 143 kg di CO2.

Dal punto di vista delle differenze tra lavatrice e asciugatrice, l’elettrodomestico responsabile di un maggiore consumo è proprio la lavatrice.

Un consumo, in questo caso, che dipende comunque dalla temperatura che viene usata, dai cicli di lavaggio effettuati e naturalmente anche dalla classe energetica di appartenenza.

Il consumo annuo della lavastoviglie corrisponde, invece, a circa 220 kWh.

Quanto costa un’ora di phon?

Per effettuare il calcolo del consumo energetico di un phon, devi considerare alcune caratteristiche, come la potenza, la temperatura e il tempo di impiego.

Esistono, infatti, numerosi modelli di phon a disposizione in commercio.

Per saperne di più dovresti considerare la potenza massima di questo accessorio che si utilizza spesso in casa.

Per esempio, un phon di 2000 W consuma 2 kWh in un’ora, tenendo conto del fatto che 1000 W corrispondono a 1 kWh.

Considerare il tempo di utilizzo permette di individuare il consumo in termini di costi effettivi.

Nel caso di un phon da 1000 W, per 20 minuti di utilizzo e considerando 0,21 euro per 1 kWh, il consumo energetico sarebbe di 0,07 euro.

Per un impiego di 60 minuti del phon, tenendo conto dello stesso prezzo, il consumo di energia corrisponderebbe a 0,21 euro.

Ovviamente il costo deve essere moltiplicato per il numero delle volte in cui si usa il phon.

Usando questo apparecchio per un’ora ogni giorno, ad esempio, in un mese il costo sarebbe di circa 12,60 euro.

Quanto consuma la friggitrice ad aria?

La friggitrice ad aria è uno strumento che ha riscosso molto successo nel senso che in molti negli ultimi tempi hanno deciso di regalarsi questo elettrodomestico.

Per utilizzarlo al. meglio occorre conoscere molto bene i consumi.

La friggitrice ad aria consuma esattamente come il phon.

I consumi possono variare da 1200W ai 1400W in base alla temperatura impostata.

Occorre però puntualizzare che i tempi di cottura sono nettamente inferiori rispetto a quelli di un formo quindi potrebbe comunque risultare vantaggioso l’utilizzo di questo elettrodomestico.

Quanto costa un’ora di ferro da stiro?

Per analizzare il consumo ogni ora di un ferro da stiro, dobbiamo distinguere tra le varie tipologie di questi accessori che si usano in casa.

Un ferro da stiro compatto, che presenta il serbatoio interno, tenendo conto di un costo di 0,25 euro per kWh dell’energia, potrebbe consumare 0,50 euro ogni ora (per un ferro da 2000 W) o 0,65 euro ogni ora (per un apparecchio da 2400-2600 W).

Il ferro da stiro con caldaia ha un consumo di circa 0,45 euro l’ora, se da 1800 W.

Nel caso di un ferro da stiro da 2400 W con caldaia, il consumo può andare da 0,50 a 0,60 euro l’ora.

Il costo del consumo di un ferro da stiro con generatore di vapore corrisponde, ad esempio nel caso di un apparecchio da 2400 W, a 0,50 o 0,60 euro ogni ora.

Quanto costa cucinare con l’induzione?

Sono in tanti a scegliere un piano cottura a induzione per il proprio ambiente domestico.

È un sistema pratico ed efficiente, ma è bene ricordare che il piano a induzione potrebbe essere uno degli elettrodomestici con un consumo più alto, soprattutto se viene utilizzato nella sua potenza massima.

L’assorbimento di energia elettrica, alla potenza più alta, corrisponde, infatti, più o meno a 2000 W.

È, però, da dire che, se il piano a induzione viene utilizzato con delle potenze più basse, può garantire un risparmio di energia da non trascurare.

In fase di avvio di questo piano cottura, l’assorbimento di corrente è abbastanza alto, visto che può raggiungere i 3.600 W, ma nel corso dell’utilizzo il consumo di energia corrisponde a 600 W.

Come si possono evitare gli sprechi e risparmiare sulla bolletta

Come rimediare, quindi, tenendo conto degli elettrodomestici che consumano di più?

Non devi necessariamente rinunciare all’utilizzo di questi apparecchi in casa.

Infatti basta seguire alcune semplici regole che vanno dalla scelta in fase di acquisto fino ovviamente all’utilizzo nella vita quotidiana.

Alcuni accorgimenti utili sono:

  • scegli elettrodomestici di una classe energetica elevata, come la classe A
  • ricorri a multipresa con interruttore per tutti gli elettrodomestici che vanno in stand-by
  • usa ad esempio, il condizionatore impostando la funzione ECO o quella di deumidificatore
  • usa la lavatrice ad una temperatura bassa o media o comunque impostando anche in questo caso la funzionalità ECO
  • per la lavastoviglie non si dovrebbe impostare la funzione di asciugatura con aria calda.
  • ridurre l’utilizzo del ferro da stiro, ad esempio stirando soltanto i vestiti necessari oppure effettuando delle sessioni più lunghe (diminuiscono i suoi consumi nel momento in cui raggiunge una temperatura molto alta)

Gli elettrodomestici consumano anche da spenti?

Apparecchi come tv, forno a microonde, stampande, videogiochi vanno in stand-bay quando non usati, consumando comunque.

Per quanto riguarda i consumi degli apparecchi in stand-by, dovresti agire per ridurre questa eventualità.

Puoi farlo, per esempio, usando una multipresa con un interruttore e staccando dalla corrente gli elettrodomestici che non usi spesso.

Ti consigliamo anche di ricorrere all’uso di un wattmetro, che consente di monitorare il consumo degli apparecchi anche in stand-by.

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