Tassa di soggiorno Roma: estesa anche agli affitti brevi

La tassa di soggiorno a Roma sarà estesa anche agli affitti brevi. E’ quanto stabilito dalla giuta della capitale modificando quanto precedentemente stabilito dal regolamento del balzello.

Per la prima volta dovranno pagare la tassa di soggiorno anche gli immobili destinati alle locazioni brevi e gli alloggi per uso turistico. Stessa sorte anche per privati che appartamenti o parti di essi.

Tassa di soggiorno Roma: ecco quanto si pagherà

La tariffa stabilita dalla giunta capitolina è di 3,50 euro al giorno, fino a un massimo di 10 giorni consecutivi, allineando il regolamento a quanto accade per bed&breakfast, affittacamere, case vacanza.

Grazie alla modifica della tassa di soggiornoRoma le locazioni turistiche sono assimilate a tutte le altre strutture ricettive che già da tempo versano alle casse comunali il balzello.

Rimangono invariate le tariffe che riguardano le altre tipologie di strutture ricettive come alberghi, agriturismi, residenze turistiche , guest house e affittacamere e campeggi. Novità in vista anche per  gli intermediari, sia del settore alberghiero che extra-alberghiero, con obblighi più stringenti nella gestione del contributo.

L’assessore al bilancio del comune di Roma ha annunciato che i controlli saranno più stringenti e che sarà costituita una commissione in cui sono coinvolte le associazioni di categoria degli operatori, anche per indirizzare e suggerire investimenti nel settore del turismo.

Tassa di soggiorno Roma: ecco le novità

Le novità riguardanti la tassa di soggiorno prevede la gestione diretta del contributo da parte di Roma Capitale, in prospettiva di internalizzazione delle entrate tributarie, per garantire una riscossione più equa ed efficace.

L’obiettivo del nuovo regolamento è quello di rendere più facile la riscossione, contrastando l’evasione e riequilibrando la concorrenza, senza dimenticare la possibilità di investire per il miglioramento dei servizi turistici offerti, avendo a disposizione una nuova risorsa economica.

Si tratta di importanti novità per tutto il settore turistico della capitale. Se da una parte ci sono tutte le strutture ricettive “classiche” che da tempo pagano la tassa di soggiorno anche i privati che intendono affittare una casa che magari non utilizzano come abitazione, dovranno versare il balzello.

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