Mercato immobiliare Italia: cresce la domanda nel primo trimestre 2018

Bankitalia ha effettuato la consueta ricerca sul mercato immobiliare. Nel primo trimestre di quest’anno c’è stata una crescita della domanda, il che farebbe ben sperare per l’intero settore.

Questo dato, infatti, mostra che gli italiani intendono ancora investire nel mercato immobiliare dopo i lunghi ed estenuanti anni della crisi. Secondo i dati forniti da oltre 1500 agenzie, il rafforzamento della domanda è dovuto principalmente alla stabilizzazione dei prezzi che ha spinto e motivato molti potenziali acquirenti.

Mercato immobiliare: ecco i dati relativi alla domanda

Secondo i dati sul mercato immobiliare forniti da Bankitalia nel primo trimestre del 2018 si è lievemente ridotta rispetto alla precedente rilevazione la quota di operatori che segnala una diminuzione dei prezzi di vendita dal 28% al 25%.

La quota di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione si è attestata intorno all’80%, in lieve calo rispetto al sondaggio precedente che si attestava intorno al 83%, ma le condizioni di domanda continuano a migliorare.

La percentuale di operatori che ha dichiarato di aver locato almeno un immobile è aumentata rispetto al sondaggio precedente.

Per quanto concerne le valutazione in prospettiva sul mercato immobiliare italiano sono rimaste sostanzialmente stabili.

Per quanto riguarda, invece, il margine medio di sconto rispetto alle richieste iniziali del locatore è sceso al 2,6% rispetto al 3,6% della precedente rilevazione.

Facendo un’analisi più ampia sul mercato immobiliare italiano, è evidente che ci sia una ripresa dell’intero settore. Secondo gli agenti immobiliari, infatti, le condizioni del proprio mercato di riferimento nel trimestre in corso, misurati dal saldo fra la quota di quelli favorevoli e quelli sfavorevoli, si sono confermati positivi.

Rimangono positive anche le aspettative circa l’evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale, seppure in misura lievemente inferiore rispetto al trimestre precedente; il saldo tra giudizi favorevoli e sfavorevoli si è collocato a 21,5 punti percentuali.

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