Contributo Affitto 2020: A chi Spetta Il BONUS AFFITTO!

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Il contributo affitto 2020 è una forma di sostegno utile per le famiglie che per motivi specifici di varia natura non riescono a sostenere le spese per l’affitto della casa.

Il contributo in questione viene fornito a chi ne fa richiesta sulla base di una specifica domanda e tenendo conto di diversi requisiti da avere per poter accedere al bonus.

Grazie a questa domanda è possibile ottenere un bonus affitto, anche tramite appositi bandi messi a disposizione dai Comuni italiani.

Scopriamo come funziona il contributo affitto 2020 e chi può effettuare la domanda, tenendo conto del fatto che verranno predisposte delle apposite graduatorie su base comunale che ricevono un aggiornamento ogni tre mesi.

Che cos’è il contributo affitto

Il contributo affitto 2020, così come previsto dalla legge, è un aiuto che lo Stato fornisce, attraverso l’operato dei Comuni, a coloro che non riescono a pagare l’affitto per motivi che vanno al di fuori della propria volontà.

Abbiamo parlato di motivi gravi che sono necessari per poter accedere al bonus che viene concesso con il Fondo Morosità Incolpevole.

Questi requisiti sono stati descritti dall’apposito decreto anti sfratto e includono le seguenti cause:

  • cessazione dell’attività lavorativa di tipo autonomo;
  • cassa integrazione;
  • rinnovo non effettuato di un contratto di lavoro a tempo determinato;
  • licenziamento oppure riduzione delle ore lavorative;
  • infortunio o morte di uno dei componenti della famiglia che contribuiva al reddito.

Tra i requisiti per accedere al Fondo, bisogna avere un ISEE per il 2020 che non superi i 26.000 euro.

Inoltre i componenti della famiglia non devono possedere o utilizzare un immobile all’interno della stessa provincia.

Il contratto di affitto deve essere regolarmente registrato (QUI ti spieghiamo come deve essere fatta la registrazione del contratto di locazione) e l’abitazione in questione non deve essere di lusso.

Come si richiede il contributo affitto

Come abbiamo visto, la richiesta del contributo affitto 2020 deve essere rivolta al Comune, sulla base dei bandi che verranno predisposti dalle amministrazioni.

La somma di denaro massima che può essere fornita corrisponde a 8.000 euro e può essere erogata in tre modi diversi:

  • se avviene la rinuncia allo sfratto, la somma corrisponde alla morosità pregressa, sempre fino ad un massimo di 8.000 euro;
  • se avviene una proroga dell’esecuzione dello sfratto, la somma corrisponde al numero dei mesi previsti (per un tempo non inferiore a 6+3 mesi relativamente alla morosità pregressa);
  • se viene effettuato un nuovo contratto di affitto, la somma erogata corrisponde a 3 mensilità.

Il Fondo Nazionale Sostegno all’Accesso alle Abitazioni in Locazione

Un’altra possibilità utile per evitare uno sfratto è quello di rivolgersi ad un altro tipo di contributo per l’affitto, che corrisponde alla differenza tra la somma che verrebbe pagata per un’abitazione popolare e il canone che si paga in modo effettivo per l’affitto.

Anche in questo caso bisogna rivolgersi ai bandi previsti periodicamente dai Comuni, per effettuare una specifica domanda per l’accesso ai fondi stanziati dallo Stato.

In questa situazione, per poter accedere a questa somma di denaro, bisogna avere la residenza nel Comune di riferimento presso il quale si presenta la richiesta e allo stesso tempo bisogna avere un contratto di affitto registrato.

Inoltre l’immobile non deve appartenere alle categorie catastali A1, A8 e A9 e il nucleo familiare non deve aver ottenuto per l’anno di riferimento altre tipologie di contributi per l’affitto.

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