Superficie Calpestabile: Che Cos’è e Come Calcolarla!

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Quando parliamo di superficie calpestabile di un immobile, dobbiamo nettamente distinguerla dalla superficie commerciale.

Infatti quest’ultima è un elemento che di solito viene preso in considerazione per la stima patrimoniale di un’abitazione e comprende tutti gli elementi che fanno parte di una casa, compresi i muri, i giardini e gli eventuali posti auto.

Invece la superficie calpestabile è qualcosa di diverso, perché indica effettivamente lo spazio che hai a disposizione.

Superficie calpestabile: definizione

La superficie calpestabile si  riferisce a ciò che in un immobile può essere calpestato.

Quindi la definizione è riferibile soltanto alle superfici interne dei vari vani che compongono l’appartamento, senza considerare i muri perimetrali e i muri interni.

Come si calcola la superficie calpestabile di un appartamento?

Per il calcolo della superficie calpestabile si prende in considerazione soltanto la pavimentazione che viene misurata lungo il perimetro interno delle mura.

Ci si riferisce per questo calcolo ad un’altezza convenzionale, che corrisponde a 1,5 metri dal piano del pavimento.

Di solito, per sapere a quanto ammonta il calcolo dei metri quadri calpestabili, è meglio affidarsi ad un professionista esperto delle questioni.

Il professionista esamina la planimetria catastale e procede al conteggio attraverso l’uso dei sistemi di CAD.

Come regola generale vale il fatto che la superficie commerciale di solito è sempre superiore a quella calpestabile, perché ha generalmente il 10%-15% in più.

Dove si possono trovare i metri quadri calpestabili di una casa?

A partire dal 2015 nelle visure catastali viene indicata la superficie catastale, che viene espressa in metri quadri.

Questa indicazione sostituisce il numero dei vani.

Si tratta di un’innovazione molto importante per quanto riguarda la superficie calpestabile, in quanto coinvolge circa 57 milioni di immobili.

Che differenza c’è tra la superficie catastale e la superficie calpestabile

La superficie catastale corrisponde alla superficie commerciale.

Come abbiamo già specificato, quest’ultima è la categoria su cui ci si basa per stimare la situazione patrimoniale di un immobile.

È chiamata anche superficie commerciale vendibile e comprende tutti gli elementi che costituiscono un immobile, come anche i muri, i giardini e il posto auto.

Invece, per superficie utile calpestabile, intendiamo essenzialmente quella che si può calpestare sul pavimento tra i diversi vani, ovvero la superficie che abbiamo veramente a disposizione in un appartamento.

Quindi possiamo dire che c’è una differenza sostanziale tra superficie catastale e calpestabile.

Superficie calpestabile e Tari

Vediamo adesso di scoprire il rapporto fra superficie calpestabile e Tari.

Molti si chiedono se, per calcolare la Tari, ci si debba basare sulla superficie calpestabile o su quella commerciale.

La risposta in questo caso è molto facile da dare, perché l’imposta sui rifiuti viene calcolata in riferimento all’area calpestabile e non a quella commerciale.

La superficie calpestabile è misurata tenendo conto del margine interno dei muri e, per quanto riguarda le aree scoperte, si considera il perimetro interno delle stesse aree.

È molto importante conoscere a quanto ammonta la superficie calpestabile di un immobile, perché in base ad essa vengono determinate alcune importanti imposte da pagare, le tasse che fanno parte della vita quotidiana di ciascuno di noi e che sono determinanti anche nelle spese di gestione di una casa.

La superficie calpestabile, in particolare, come abbiamo visto, può essere importante per determinare il calcolo della Tari e quindi bisogna essere sempre consapevoli di cosa si intende con questa definizione.

Per saperne di più sull’argomento e per avere delle informazioni dettagliate su come effettuare il calcolo della superficie calpestabile in riferimento ad un immobile, ti puoi rivolgere ad un professionista, geometra, architetto o ingegnere.

In questo modo potrai tenere conto dell’effettiva superficie che hai a disposizione e controllare che il calcolo delle tasse sia corretto.

Un professionista ti può aiutare anche a fare delle differenze in base al caso specifico, tenendo conto della diversità tra superficie catastale e superficie calpestabile, secondo anche quanto è indicato dalla normativa vigente nel nostro Paese.

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