Superficie Lorda di Pavimento: Definizione e Calcolo di SLP! Esempio di Calcolo!

superficie lorda di pavimento: slp definizione

La superficie lorda di pavimento è fra quei parametri fondamentali di cui si deve tenere conto per presentare un progetto in Comune relativo alla costruzione di un immobile.

Il rispetto delle norme urbanistiche implica che questo indice sia davvero importante, se vuoi costruire a norma di legge.

Naturalmente non si tratta soltanto dell’unico parametro che devi rispettare.

Infatti il tuo progetto deve tenere conto di una certa quantità di edificabilità, che può essere vincolante, devi rispettare la superficie territoriale, la superficie fondiaria, la superficie coperta e inoltre ci sono degli obblighi che riguardano anche i volumi, che sono collegati strettamente all’indice di edificabilità.

Ma come tenere conto della superficie lorda di pavimento?

In questo caso bisogna fare un calcolo specifico che ti indicheremo, facendoti anche qualche esempio a tal proposito.

Ecco tutto quello che c’è da sapere!

Che cos’è

Vediamo subito di dare della superficie lorda di pavimento una definizione appropriata.

Tecnicamente si intende per superficie lorda di pavimento, indicata anche dalla sigla SLP, un parametro urbanistico espresso in metri quadrati che indica la superficie lorda di un piano.

Si tratta quindi di considerare la superficie di un piano racchiusa entro il profilo esterno delle pareti di una costruzione.

Se vuoi considerare la superficie lorda complessiva di un edificio, devi anche sommare le superfici lorde del solaio e quelle che si riferiscono ai singoli piani, non trascurando di tenere conto nemmeno dei piani interrati.

Come fare il calcolo

Spieghiamo adesso per la superficie lorda di pavimento il calcolo da eseguire.

L’obiettivo è quello di stabilire se il volume che si vuole edificare su una certa area può essere ritenuto ammissibile.

Il volume edificabile si indica con la sigla Ve ed è dato dal prodotto della superficie lorda di ogni piano per l’altezza del piano considerata in maniera “virtuale”.

Parliamo di altezza virtuale, in quanto generalmente si considera sempre pari a tre metri, senza considerare l’effettiva altezza.

Il volume edificabile dell’intero edificio risulta dalla somma di ogni volume edificabile in riferimento ai vari piani.

Dobbiamo comunque considerare che ogni zona del piano regolatore è caratterizzata da indici di densità edilizia espressi in metri cubi/metri quadrati.

Per legge si stabilisce che il volume edificabile deve risultare minore o uguale al volume massimo edificabile in riferimento ad una data area.

Facciamo per la superficie lorda di pavimento un esempio che ti possa chiarire le idee in riferimento a quanto abbiamo detto fino ad ora.

È importante capire bene come si possa calcolare il tutto, perché non si può costruire a caso.

Esempio di calcolo superficie utile lorda

Ecco un esempio di superficie lorda di pavimento!

Mettiamo che tu abbia a disposizione un terreno edificabile che abbia una superficie di 1.000 metri quadrati.

Poniamo il caso che questo terreno si trovi in una zona con indice di edificabilità di 0,50 metri cubi/metri quadrati.

A questo punto bisogna fare così: 0,5 mc/mq x 1.000 = 500 mc.

Considera poi l’altezza di 3 metri e fai: 500 mc/3m = 166 metri quadri.

Quindi la superficie lorda di pavimento avrà un totale di superficie complessa di 166 metri quadri circa.

Non importa quindi che l’edificio sia realizzato su un piano o su due piani.

L’importante è che tutto l’edificio realizzato abbia una superficie utile lorda di 166 metri quadri.

I metri quadri possono essere anche di meno, ma sicuramente non devono essere di più di questo valore.

Le superfici che rientrano nel calcolo

Soffermiamoci meglio su quali sono i valori da considerare normalmente per il calcolo della superficie lorda di pavimento.

Ci sono infatti diverse superfici di cui devi tenere conto, secondo le disposizioni indicate dalle norme di attuazione del piano regolatore del Comune di riferimento.

Inoltre intervengono anche delle leggi di carattere regionale, che stabiliscono quali sono i parametri da tenere in considerazione.

Abbiamo detto che, in generale, la SLP si può considerare come la somma di tutte le superfici coperte racchiuse entro il profilo esterno delle pareti dei vari piani.

Le superfici comprendono i cavedi, i muri perimetrali e i vani scala condominiali.

Quali sono le superfici escluse dal calcolo

Invece sono esclusi dal calcolo altri tipi di superfici.

Innanzitutto diciamo che non sono escluse normalmente quelle superfici destinate a parcheggi coperti.

Sono esclusi, invece, i sottotetti, se non hanno requisiti di abitabilità, i piani seminterrati ed interrati che non hanno i requisiti di abitabilità e che non vadano oltre il 30% della sagoma dell’edificio, i porticati e le gallerie coperte ad uso pubblico.

Dobbiamo comunque specificare alcuni punti relativi a queste superfici considerate escluse dal calcolo:

  • per quanto riguarda i sottotetti, essi sono esclusi a meno che non abbiano ottenuto delle deroghe di carattere igienico-sanitario o non siano stati adibiti a locali abitabili quando sono stati realizzati;
  • per ciò che riguarda i piani seminterrati e interrati vale sempre il principio delle deroghe igienico-sanitarie o l’essere adibiti a locali abitabili o accessori;
  • i porticati non sono considerati soltanto se hanno una profondità inferiore a 2,5 metri, a patto che queste superfici non superino il 20% della parte coperta dell’edificio.

Le eccezioni

Abbiamo parlato del fatto che il calcolo della superficie lorda di pavimento può venire comunque influenzato da alcuni parametri che riguardano dei territori in particolare.

Infatti è importante collegare tutto ciò alle norme che vigono a livello regionale e comunale.

Per questo si riscontrano delle eccezioni in alcuni casi.

Una di queste è rappresentata dalla legge regionale numero 31 del 2014 che stabilisce le norme per il calcolo della SLP a Milano e su tutto il territorio della Lombardia.

Questa norma stabilisce delle concessioni.

Infatti vengono escluse dal calcolo della superficie lorda di pavimento alcune parti dell’involucro.

La regola da rispettare è che l’incremento dell’involucro abbia un obiettivo ben preciso, ovvero che sia utile a raggiungere precise prestazioni per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici.

Ad esempio possono essere escluse dal calcolo le superfici dei muri perimetrali e dei solai, che costituiscono appunto l’involucro dell’edificio, se si riscontra e sia dimostrabile che questo involucro sia molto performante dal punto di vista energetico.

Si tratta in definitiva di un incentivo a fare in modo che si possa costruire meglio rispettando i criteri di efficienza energetica e di risparmio, per avere un impatto ambientale ridotto.

È sempre importante tenere conto di queste eccezioni, che ci fanno capire come il calcolo della superficie lorda di pavimento sia sempre soggetto a delle variazioni che non vanno trascurate.

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