Proposta Fillea-Cgil e Legambiente: L’Emergenza COVID Offre Possibilità Interessanti da Cogliere!

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Secondo gli esperti di Fillea-Cgil e di Legambiente, l’emergenza coronavirus che stiamo attraversando in questo periodo potrebbe rappresentare una sfida molto importante, per fare passi in avanti sui temi dell’economia e dell’ambiente.

Fra le due tematiche esiste una stretta correlazione, che non va sottovalutata come possibilità per affrontare l’emergenza epidemiologica con nuove prospettive, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di riuscire a rimettere in moto l’economia.

Gli esperti sono convinti che le condizioni economiche del nostro Paese possano essere riscattate, proprio per superare la crisi dettata dall’epidemia, facendo il punto sull’ambiente.

Ecco perché Fillea-Cgil e Legambiente hanno proposto il lancio di un piano che ha come obiettivo principale la riconversione e l’adeguamento dal punto di vista energetico di circa 1,2 milioni di condomini italiani.

I benefici economici

Il piano dovrebbe portare a creare in totale 430.000 posti di lavoro, promettendo la messa in moto di un giro d’affari pari a 37 miliardi in termini di investimenti.

Il piano proposto sarebbe un beneficio per lo Stato, perché potrebbe far entrare nelle casse previdenziali 900 milioni e allo stesso tempo sarebbe un vantaggio per le famiglie.

Infatti queste ultime potrebbero risparmiare in bolletta circa 620 euro l’anno e vedrebbero l’opportunità di un aumento del valore dei loro immobili per una percentuale compresa tra +5% e +15%.

I benefici per l’ambiente

Anche l’ambiente ne ricaverebbe dei vantaggi, infatti si stima che si potrebbero ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 480.000 tonnellate all’anno grazie anche ad un vero e proprio taglio dei consumi di gas, che corrisponderebbe ad una riduzione di 418,5 milioni di metri cubi annuali.

Le proposte degli esperti

In generale l’obiettivo che si vuole raggiungere è quello dell’adeguamento dei condomini dal punto di vista energetico entro il 2025, il tutto secondo l’elaborazione di alcune proposte fondamentali.

Fillea-Cgil e Legambiente propongono di prolungare fino al 31 dicembre del 2025 gli incentivi ecobonus e sismabonus per i condomini.

In particolare la loro proposta è anche quella di aumentare gli incentivi in maniera progressiva, seguendo già il modello attuato da altri Paesi europei.

Un altro punto importante è quello che prevede l’introduzione della possibilità di soluzioni integrate sia nell’ambito della detrazione fiscale sia nell’ambito del credito, per riuscire a coinvolgere anche le opere di riqualificazione energetica.

Un’altra proposta consiste nel promuovere le riqualificazioni energetiche nei quartieri delle città, attuando anche degli obiettivi sociali portati avanti grazie all’azione dei Comuni.

Si tratterebbe, da questo punto di vista, di intervenire soprattutto in termini di rigenerazione urbana e sociale.

Poi gli esperti propongono anche di aiutare l’accesso al credito.

Nello specifico la loro intenzione sarebbe quella di andare a costituire un fondo per l’accesso al credito che possa garantire dei tassi di interesse bassi.

Questo fondo potrebbe essere rivolto alle imprese, alle famiglie e ai condomini che vogliono realizzare degli interventi che riguardano la riqualificazione energetica e gli interventi antisismici.

Si tratterebbe di prestiti che dovrebbero garantire la copertura del 100% delle spese, attraverso la possibilità di restituire le cifre cedute nel corso di 10 anni.

Inoltre il piano mette sul tavolo anche l’opportunità di subordinare tutti gli incentivi fiscali alla possibilità di dimostrare un utilizzo delle cifre secondo un’interpretazione corretta del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Quindi verrebbe attuata non soltanto la norma del cosiddetto bonifico parlante, ma per le aziende ci dovrebbe essere anche il possesso del DURC di congruità.

Infine gli esperti propongono di semplificare gli interventi anche dal punto di vista burocratico e dal punto di vista contributivo, attraverso anche un rafforzamento del ruolo di controllo da parte del Governo, per mezzo dell’istituzione di una forma di coordinamento efficace tra Ministeri ed enti.

In questo modo le famiglie avrebbero a disposizione un vero e proprio pacchetto di strumenti su cui contare, per cominciare a risparmiare fin da subito sui consumi energetici.

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