Mutui Valle d’Aosta: crollano le erogazioni nell’ultimo trimestre 2017

Ancora negativi i dati relativi all’erogazione dei mutui in Valle d’Aosta. Si tratta del del terzo trimestre consecutivo nel quale diminuisce l’accesso ai finanziamenti per l’acquisto di una casa nell’isola.

Stando ai dati forniti dall’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa le famiglie valdostane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 27,8 milioni di euro, che collocano la regione al 19° posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza dello 0,22%.

Erogazione Mutui Valle d’Aosta: i dati

Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -25,4%, per un controvalore di -9,4 milioni di euro.

Se si osserva l’andamento delle erogazioni sui 12 mesi, e si analizzano quindi i volumi dell’intero anno solare 2017, la regione Valle D’Aosta mostra una variazione positiva pari a +0,8%, per un controvalore di +,9 milionidi euro. Sono dunque stati erogati in questi ultimi dodici mesi 112,4 milioni di euro, volumi che rappresentano lo 0,24% del totale nazionale.

Erogazione Mutui in Italia: in calo la domanda

L’andamento dell’erogazione dei mutui in Italia è quanto mai altalenante. Dopo diversi mesi di aumento di richieste e concessioni, nello scorso aprile c’è stato un rallentamento, in primis della richiesta di accesso al credito.

Paragonando i volumi di richieste con quelli dello stesso mese del 2017 c’è stato un calo del 2%. A rilevarlo è il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che registra il ribasso più contenuto rispetto ai primi tre mesi del nuovo anno, segno di una dinamica che ha quasi definitivamente scontato le surroghe ed entra invece in un processo di saturazione del bacino dei consumatori per i quali le rinegoziazioni possono ancora risultare convenienti.

Dopo aver analizzato la quantità di richieste di mutui il Crif si è concentrata sulla somma richiesta. L’importo medio delle richieste, si fissa sui 125.662 euro. Si domandano principalmente somme tra i 100.000 e i 150.000 euro circa il 29,5% del campione rilevato, seguite dal range fino a 75.000 euro, con il 26,5%.

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