Manovra 2020 IMU TASI: Le News!!! Chi Saranno i Fortunati che Potranno Non Pagare l’IMU?

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Il lockdown che è stato imposto dalle misure governative per fronteggiare l’epidemia di coronavirus anche nel nostro Paese ha determinato delle gravi difficoltà di carattere economico.

Proprio per questo motivo l’esecutivo ha pensato di mettere a punto delle disposizioni che possano aiutare i nostri connazionali in questo tempo di difficoltà.

Fra questi provvedimenti c’è anche la possibilità di non provvedere a pagare alcune imposte, che fino ad ora hanno rappresentato il punto di riferimento in termini di tasse che lo Stato o altri enti pubblici come i Comuni hanno imposto ai cittadini.

Fra queste tasse c’è anche l’IMU, l’imposta municipale unica.

Proprio in riferimento all’IMU 2020, molti si chiedono se ci sarebbe anche la possibilità di non pagarla.

In considerazione della crisi economica in cui si trova l’Italia, cosa è stato disposto dal punto di vista normativo sul pagamento dell’IMU 2020?

Poiché ci sono ancora molte incertezze a questo riguardo, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito.

Che cosa cambia per l’IMU e per la Tasi nel 2020

Una prima novità possiamo vederla, nel 2020, in seguito alla crisi determinata dal post Covid 19, nel fatto che, per quanto riguarda le imposte da pagare, sono state accorpate la Tasi e l’IMU.

Entrambe le tasse si pagheranno a fronte di un’unica tassa chiamata solamente IMU.

È come se i due pagamenti fossero stati trasformati in un unico tributo.

Il problema comunque rimane e si tratta soprattutto di una poca chiarezza.

Infatti a questo proposito molti si chiedono se, al di là della denominazione del tributo, i cittadini si troveranno a pagare sempre la stessa somma, quindi se si tratterà di una cifra che si riferisce ad entrambe le tasse.

Ma intanto vediamo quando scade la prima rata dell’IMU 2020.

Quando scade la prima rata dell’IMU

La prima rata dell’IMU scade il 16 giugno 2020.

Il saldo finale invece è previsto per il 16 dicembre.

È molto importante considerare la data di scadenza della prima rata, perché chi paga in ritardo deve comunque sottoporsi al pagamento di alcuni interessi.

In particolare chi paga la tassa oltre la data stabilita deve calcolare un tasso di interesse corrispondente allo 0,05% annuo.

Chi paga entro 14 giorni dalla scadenza è sottoposto ad una sanzione dello 0,1% al giorno.

Pagando tra il 15esimo e il 30esimo giorno, la sanzione passa all’1,5%.

Tra il 30esimo giorno di ritardo e il 90esimo, la percentuale passa all’1,67%.

Dopo il 90esimo giorno la sanzione fissa sarà pari al 3,75%.

Se si va oltre, viene applicata una sanzione pari al 30%.

Chi deve obbligatoriamente pagare l’IMU 2020

Non tutti i cittadini sono tenuti al pagamento dell’IMU.

Infatti per esempio coloro che hanno un solo immobile che utilizzano come abitazione principale non devono pagare alcuna tassa di questo genere.

Il tutto a patto che l’immobile rientri in alcune categorie catastali, che sono A2, A3, A4, A5, A6 e A7.

Non pagano nemmeno l’IMU gli immobili che rientrano nelle categorie C2, C6 e C7, se sono pertinenze dell’abitazione principale.

Invece l’IMU deve essere pagata obbligatoriamente da tutti coloro che possiedono una seconda casa, come per esempio una casa che sfruttano come casa per le vacanze.

Chi non paga l’IMU 2020

In un clima di incertezze, come quello che si è determinato dopo il momento più acuto della diffusione dell’epidemia, tra i provvedimenti governativi che sono stati stabiliti c’è una norma che rientra all’interno del Decreto Rilancio messo a punto dal Governo e che sicuramente interesserà molti italiani per quanto riguarda il pagare o il non pagare l’IMU per il 2020.

Infatti il Decreto Rilancio ha stabilito che siano esenti dal pagamento dell’IMU 2020 tutti coloro che possiedono immobili che adibiscono all’uso di strutture ricettive e turistiche.

Infatti non dobbiamo dimenticare che il settore del turismo è stato particolarmente colpito dal diffondersi dell’epidemia.

Molte strutture ricettive hanno sperimentato diversi cali del fatturato in seguito al lockdown.

Le analisi a questo proposito prevedono che il settore sarà anche uno dei più delicati e degli ultimi a riprendersi.

Quindi l’esecutivo ha pensato di arginare questa emergenza per far ripartire tutto il meccanismo che potrà mettere in moto anche il settore turistico.

Il settore del turismo è molto importante in Italia proprio anche a livello economico.

Basti pensare a questo proposito che l’Istat ha messo in evidenza che soltanto nel 2019 il settore del turismo in Italia ha prodotto un fatturato compreso tra i 50 e i 61 miliardi di euro.

Il settore turistico dà molti posti di lavoro e il Governo vuole fare in modo di mantenere questi posti lavorativi, specialmente in un momento molto delicato come questo che stiamo attraversando.

In particolare, guardando ciò che dice il Decreto Rilancio, le strutture che sono esenti dal pagamento dell’IMU 2020 sono le seguenti: alberghi e pensioni che rientrano nella categoria catastale D2, gli stabilimenti balneari, gli stabilimenti termali, i villaggi turistici, gli ostelli, i rifugi di montagna e gli agriturismi.

Poi ancora sono esenti dal pagamento dell’IMU per quest’anno coloro che hanno un’attività di affittacamere per soggiorni brevi, le colonie, i residence, le case vacanze, i campeggi e coloro che hanno degli immobili che sfruttano per attività di bed and breakfast.

Che cosa dice in particolare l’articolo 177

C’è però un dettaglio che dobbiamo considerare e che rientra nell’articolo 177 del Decreto Rilancio.

Può sembrare un dettaglio semplice, ma in realtà si deve porre nei suoi confronti una particolare attenzione.

È specificato che il proprietario dell’immobile, per essere idoneo al non obbligo del pagamento, deve dimostrare di essere il gestore dell’attività turistica.

È fondamentale, per non pagare, che le due figure, il proprietario dell’immobile e il gestore dell’attività turistica, si coniughino nella stessa persona.

Se invece il proprietario dell’immobile non è il titolare dell’attività turistica, deve effettuare il pagamento dell’IMU.

Effettuare il pagamento dell’imposta è molto semplice.

Infatti si possono utilizzare il bollettino postale, l’F24 oppure si possono pagare le rate anche attraverso il sistema PagoPA.

Puoi ricorrere al pagamento dell’IMU 2020, se rientri fra i soggetti per i quali è obbligatorio pagare, anche al sistema che ti offre la tua banca per il pagamento online, quindi facendo riferimento all’home banking.

Utilizzando quest’ultimo sistema, l’home banking, puoi evitare la fila agli sportelli e puoi agire comodamente e direttamente da casa tua.

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