Lombardia: arriva il codice identificativo per le case vacanze

Importanti novità per quanto concerne il turismo in Lombardia, le case vacanze avranno un codice identificativo. L’obiettivo del provvedimento approvato dalla regione è quello di combattere il dilagante fenomeno dell’abusivismo edilizio.

Per questo in città come MilanoVareseComoBergamoPavia sarà necessario possedere un codice identificativo per affittare un’abitazione. A partire dal primo settembre sarà obbligatorio.

Lombardia codice identificativo: come funziona

L’obiettivo della regione Lombardia è quello di combattere l’abusivismo edilizione, identificando in modo univoco l’offerta e abbinandola a nome, cognome e codice fiscale di colui che la effettua.

Il codice sarà  inserito in una banca dati a cui avranno accesso i comuni lombardi e la polizia locale. Saranno i comuni stessi a consegnare il codice alfanumerico al proprietario della casa vacanze nel momento in cui comunicherà al comune di appartenenza di aver iniziato ad affittare il proprio immobile per periodi di vacanza

Ovviamente il codice dovrà essere reso noto sia dal proprietario, sia dagli intermediari, come le agenzie immobiliari o siti internet. Chi non rispetterà la norma rischia di incorrere in una sanzione amministrativa da 500 a 2.500 euro.

Codice identificativo: ecco dove è già attivo

Quello del codice identificativo per le case vacanze non è una novità della regione Lombardia. Altre mete del turismo internazionale hanno deciso di combattere la frode edilizia in questo modo.

A Parigi, ad esempio, è stato imposto di registrare l’attività e di esporre il numero sugli annunci, con l’obiettivo di far emergere i volumi del fenomeno dell’home sharing. In Italia anche la Sardegna ha, nei mesi scorsi, adottato una legge simile.

La regione Lombardia nonostante l’enorme differenza tra il numero di attività pubblicizzate e quelle comunicate agli enti locali, cercherà con questa introduzione di tutelare i turisti e la concorrenza leale.

Com’è comprensibile, infatti, la tassazione di attività registrate e segnalate agli enti comunali rispetto ad altre “fantasma” è decisamente più alta.

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