Come Sanare una Veranda Abusiva: Quanto Costa e Come si Fa!

Come Sanare una Veranda Abusiva: condonare

Come sanare una veranda abusiva?

Può capitare di acquistare un immobile e di rendersi conto tardivamente del fatto che il precedente proprietario ha chiuso il balcone o la terrazza con una veranda, senza però disporre di un’opportuna licenza edilizia.

In pratica la veranda non è stata mai sanata.

I casi di questo genere sono frequenti, considerando che si tratta di modesti abusi edilizi, riguardo ai quali i venditori tendono a rassicurare.

Le conseguenze però possono essere tante e, fra le più gravi, ci può essere la ricezione di un ordine di demolizione nei confronti della veranda abusiva.

In questa guida ti forniremo tutte le informazioni fondamentali.

Quando una veranda è abusiva e quando non lo è!

Partiamo dall’inizio chiarendo quando una veranda è abusiva e quando non lo è.

  • Una veranda è abusiva quando è stata costruita senza permessi edilizi comportando un aumento del volume dell’immobile.
  • Una veranda non è abusiva quando copre la superficie del terrazzo o del balcone senza aumentare il suo volume e senza cambiare la destinazione d’uso dell’immobile.

Per una veranda occorre il permesso di costruire?

La domanda iniziale, da cui partiamo, è proprio “come sanare una veranda abusiva?“.

In questo senso devi sapere che, per realizzare una veranda, devi sempre comunque richiedere il permesso di costruire al Comune.

Il permesso di costruire va sempre richiesto indipendentemente dal materiale utilizzato e dalle dimensioni dello spazio chiuso.

In ogni caso la veranda si considera sempre una nuova costruzione e determina una variazione del volume e dell’architettura dell’immobile.

La realizzazione di una veranda può essere inserita all’interno dei lavori di ristrutturazione edilizia e per questo occorre sempre il rilascio del permesso di costruire.

Come sanare una veranda abusiva?

Se per la realizzazione di una veranda non richiedi il permesso di costruire, essa viene considerata abusiva.

È da dire però che l’abuso edilizio può sempre essere sanato.

Ma come sanare una veranda abusiva?

La procedura avviene attraverso il cosiddetto permesso in sanatoria.

Esso viene rilasciato se già non è stato emesso l’ordine di demolizione della costruzione e se la veranda è in regola con il piano urbanistico in vigore all’epoca della presentazione della sanatoria.

Per rispondere alla domanda “come sanare una veranda abusiva?”, dobbiamo essere consapevoli di che cosa sia il cosiddetto permesso in sanatoria.

Si tratta di un elemento disciplinato dal Testo Unico delle disposizioni in materia edilizia, il DPR numero 380 del 2001.

In particolare a prevedere il permesso in sanatoria è l’articolo 36, che è una parte della norma dedicata all’accertamento della conformità.

A proposito di tale permesso, la norma stabilisce che, in caso di interventi in assenza di permesso di costruire o che siano difformi dall’autorizzazione oppure in mancanza di segnalazione di inizio attività, il responsabile dell’abuso può ottenere il permesso in sanatoria se l’intervento risulta conforme alla disciplina urbanistica.

Costi e Tempi

La sanatoria edilizia quando costa?

Secondo l’articolo 36 del Testo Unico dell’edilizia, il rilascio del permesso in sanatoria è subordinato al pagamento del contributo di costruzione che viene calcolato in misura doppia rispetto a quello previsto inizialmente.

Se la veranda è abusiva soltanto in parziale difformità rispetto al permesso di costruire, il pagamento è calcolato con riferimento alla parte dell’opera che è difforme.

C’è l’obbligo da parte dell’amministrazione comunale di pronunciarsi a questo proposito entro determinati tempi.

Il Comune deve fornire un’adeguata motivazione entro 60 giorni.

Se si supera questo limite temporale e non ricevi nessuna comunicazione da parte del Comune e nessuna autorizzazione per il permesso in sanatoria, devi intendere che la tua richiesta è stata rifiutata.

Per chiedere il permesso in sanatoria devi presentare un’apposita richiesta, facendoti aiutare da un tecnico abilitato.

Ricordati che la richiesta può essere presentata soltanto se l’opera realizzata abusivamente avrebbe potuto ottenere il permesso, anche solamente in linea teorica, o se comunque rientra nelle normali procedure.

Di solito, come abbiamo già specificato, vale il principio del silenzio diniego, contro il quale comunque puoi proporre un ricorso al Tar.

In ogni caso devi sempre considerare che una veranda sanabile deve comunque tenere conto, per quanto riguarda i termini condominiali, del fatto di non alterare il decoro architettonico dell’edificio.

Anche se una veranda fosse sanabile, dovrebbe comunque essere tolta, se lede i caratteri estetici dell’edificio all’interno del quale è inserita.

Lo ha stabilito anche la Cassazione con la sentenza numero 14992 del 7 settembre 2012.

È pure vero che spesso la veranda può essere inserita già all’interno di un contesto di degrado condominiale determinato dalla presenza di altre verande, quando si va contro la natura dell’estetica del condominio.

In questo contesto potrebbe anche non andare incontro a rischi di demolizione.

Riguardo i costi bisogna considerare la parcella del geometra che va da un mino di 600 euro ad un massimo di 1400 euro circa.

Inoltre in generale i prezzi di riferimento per una sanatoria edilizia vanno dai 400 euro circa ai 1000 euro.

Cosa succede se la veranda è stata fatta dal precedente proprietario

Per rispondere alla domanda “come sanare una veranda abusiva?”, cerchiamo anche di capire quali siano le eventuali conseguenze per chi acquista un immobile che ha una veranda abusiva realizzata dal precedente proprietario.

Alcuni potrebbero pensare che si rischia un vero e proprio procedimento penale, ma non è così.

Infatti, secondo le norme, vige il cosiddetto principio della responsabilità penale personale, in nome del quale viene considerato colpevole soltanto chi ha commesso materialmente l’illecito.

Il nuovo proprietario, però, può rischiare di dover demolire l’abuso edilizio.

Infatti il Comune può ordinare all’attuale proprietario di demolire la veranda, perché lui è il garante del bene.

Il nuovo proprietario non ha colpe, ma non può opporsi nemmeno all’ordine da parte del Comune.

La veranda abusiva e i rapporti con il condominio

Parlando di veranda abusiva, non possiamo fare a meno di considerare l’abuso edilizio anche in relazione agli eventuali permessi rilasciati dal condominio.

Da questo punto di vista dobbiamo dire che ci sono dei casi particolari.

Infatti, se da un lato va richiesto al Comune il permesso di costruire per la realizzazione di una veranda, non si è obbligati a richiedere un vero e proprio permesso al condominio.

È pure vero, tuttavia, che il condominio può opporsi alla realizzazione del manufatto edilizio in alcuni casi.

Il primo è rappresentato dal fatto che la veranda potrebbe creare problemi di stabilità a tutto l’edificio.

Il secondo caso si ha quando la veranda va contro l’estetica della facciata del palazzo.

La guida sulla sanatoria di vecchi abusi edilizi

Avere a che fare con vecchi abusi edilizi in Italia è una faccenda che può capitare abbastanza facilmente.

In questa guida ti abbiamo fornito tutte le informazioni di cui hai bisogna per sanare una veranda considerata abusiva.

Abbiamo raccolto molte altre informazioni utili che abbiamo preparato e che ti consigliamo di non perdere.

Ti occorreranno pochi minuti e potrai leggerla quando vorrai: Sanatoria Vecchi Abusi Edilizi: Come Procedere, Quanto Costa, Scadenze!

23 Commenti

  1. Innanzitutto grazie de vostro aiuto, mi chiedevo se: la parcella del geometra include anche le spese di sanatoria; ho la sensazione di aver fatto una banale domanda ma non so quale sia il compito oggettivo del geometra, grazie
    buona serata

  2. Scusi, io ho comperato lappartamento nel 2005 e c’era gia’ la veranda, ma non so se e’ stata condonata, adesso tutto il palazzo che sono sei scale devono fare le due facciate, e ci sono tante verande, ma se vogliono avere il bonus del 90 per cento, guardano le verande, io non lo so se e’ stata condonata, io non voglio rimuoverla, cosa posso fare? Grazie

    • buongiorno,
      contatti un geometra che potrà risalire tramite gli uffici competenti a comprendere se è tutto in regola.
      Consideri che avere queste informazioni le potrebbe tornare utile anche per altre operazioni riguardanti il suo immobile. Quindi è un’informazione fondamentale per la quale lei deve essere informato.
      Le consigliamo di leggere anche questa guida: https://www.likecasa.it/condono-edilizio/160351
      Saluti!

    • Non ci dovrebbero essere problemi per la presenza di verande non condonate in quanto con l ‘ultima modifica al decreto non si tiene conto di abusi interni se i lavori riguardano solo l’ involucro. esterno del palazzo

  3. Nella Regione Sicilia si poteva chiudere una veranda senza chiedere il permesso di costruire ,( oltretutto trovasi nella facciata retrostante, non visibile, inoltre non è stato modificato il finestrone che dà sulla veranda balcone,e non veniva considerato aumento di mq né di volume) come poterla sanare oggi che sembra che ci sia una riapertura o discussione sulla sanatoria? Distinti Saluti

  4. nel 2001 ho comprato un’appartamento di 45mq in un residenze con un balcone di 1,50×50, da circa 2m.dal suolo, unico su una facciata di 9 piani e totalmente isolata.MI accorsi che sotto giravano drogati nel cortile.mosche e zanzare a centinai. vento frontale a oltre 100kmh.pioggia fortissima che allagava tutta la casa e cosi giocoforza dovetti chiuderlo anche se il forte vento ogni volta mi porta via qualche pezzo scardinando anche la maniglia.Ora mi dicono che il balcone e’ abusivo .fatto dai vecchi proprietari.devo toglierlo.dice l’amm.re. ho paura.sono sola ho 76 anni e non ho piu’ la forza di lottare. Puo’ l’amm.re decidere o devono decider altri?

    • Buongiorno,
      l’amministratore non può decidere.
      Solo un professionista del settore può aiutarla a capire se può ricorrere ad una sanatoria.

  5. Allora io ho ricevuto una casa in eredità ma ma metà della casa è stata costruita abusivamente e quando ho tentatato di venderla c’è ne siamo resi conto. Allora la parte abusiva non si può sanare perché costruita dopo il
    1967. Allora io vivo all estero e mi ritrovo a pagare tasse x seconda casa quando non me lo posso permettere. Potreste consigliarmi ?
    Grazie mille
    Silvia

    • Buongiorno,
      la parte abusiva che non può essere sanata dovrebbe essere demolita. Questo renderebbe la vendita della restante parte più semplice.

  6. Buongiorno,
    Se il geometra non riesce a ottenere la sanatoria il cliente è tenuto a pagare la parcella e se é si quanto gli spetta.
    Grazie

  7. Se la sanatoria è stata presentata nell’ anno 1986 e non rilasciata a causa di un mancato nulla osta da parte del Demanio Marittimo in quanto la veranda è stata realizzata prima della domanda in donatori e non comporta problemi urbanistici anzi rende esteticamente più accettabile l’immobile sanato. Cosa si può fare?

  8. buon pomeriggio mia moglie ha ereditato dopo la morte dei genitori un appartamento. L’immobile però ha sicuramente un abuso, ovvero dove vi era una pergola vi è un locale in più adibito a cucina. Cosa si può fare è sanabile? Si rappresenta che la costruzione risale al 1983. dalle carte si evince che è stata fatta richiesta di sanatoria nel 2018 dal vecchio proprietario al TAR ma ad oggi non si è ancora espresso.
    Grazie mille.
    Carlo

  9. Buongiorno, ringrazio likecasa per la chiarezza con cui risponde alle richieste anche risolvendo situazioni non proprio semplici. Esprimo il mio caso: veranda costruita abusivamente più di 20 anni fa
    con infissi in vetro sulla ringhiera di un balcone incassato, a causa della mancanza nell’abitazione
    di un benchè minimo ripostiglio in cui riporre scarpe. scope e spazzoloni, secchi e bacinelle per il bucato ecc. La mia lavatrice obbligatoriamente con carica dall’alto attaccata ad un lavello per lo scarico è inserita in un vano a sua volta ricavato nel bagno. La veranda è stata realizzata per strette necessità di spazio e non per utilizzare un vano abitabile o sfruttabile per altri usi. Potrebbe il vostro sito suggerirmi una possibile soluzione al mio problema?. Mi scuso per la lungaggine della richiesta e ringrazio salutando cordialmente.

  10. Buongiorno,
    grazie per le vostre spiegazioni, sempre esaustive.
    Nella casa dei miei genitori esisteva una veranda abusiva risalente agli anni ’70 sul balcone della cucina.
    La veranda è stata demolita in seguito ad un ordine di demolizione emesso una decina di anni fa.
    Recentemente mia madre ha fatto costruire una verandina minuscola (circa 1 m. di lunghezza) per consentirle di accedere al bagno di servizio dalla portafinestra della cucina senza esporsi alle intemperie.
    Si può procedere alla richiesta di condono per questa nuova piccola veranda?
    Ribadisco che questa verandina consente a mia madre di accedere “al coperto” al 2ndo bagno della casa, l’unico con doccia.
    Mi risulta che la regione Puglia non accoglie richieste di condono, è corretto?
    In caso contrario, qual è la procedura corretta per richiedere un condono?
    Grazie mille,
    Serena

    • Buongiorno,
      se la veranda si trova sul balcone dell’interno cortile non ci dovrebbero essere problemi. Diverso il discorso per i balconi lato strada.
      Al momento non ci sono condoni. Una soluzione, se la veranda si trova nell’interno cortile sarebbe quella di installare una veranda amovibile che non necessita di alcuna autorizzazione.
      Saluti

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