Canoni di Locazione e Coronavirus: Perchè Potrebbe Cambiare Tutto!

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L’epidemia di coronavirus e le sue inevitabili conseguenze sul piano economico hanno influito anche sulle locazioni.

Il mercato immobiliare ha risentito in generale delle restrizioni emanate dal Governo per fronteggiare e contrastare la diffusione dei contagi.

Per quanto riguarda specificamente i canoni di locazione, gli esperti sostengono che dopo il lockdown in generale essi hanno subito un aumento.

Tutto ciò si colloca perfettamente in linea con una tendenza che già era stata ravvisata a metà del 2019 specialmente nelle grandi città.

I canoni di locazione prima dell’epidemia di coronavirus

Ma qual era la situazione relativa ai canoni di locazione prima che nel nostro Paese si verificasse l’epidemia di coronavirus?

A questo proposito citiamo i dati di Tecnocasa che riguardano in particolare il secondo semestre del 2019.

Questi dati mettono in evidenza che i canoni di locazione nelle grandi città sono cresciuti del 2,9% per i monolocali rispetto al primo semestre dello stesso anno.

Si riscontra anche un aumento, questa volta pari al 3,1%, per quanto riguarda i bilocali e i trilocali.

Le città in cui gli aumenti sono stati più consistenti sono state Bologna e Milano.

Si è indagato anche sulle motivazioni che hanno portato all’aumento dei canoni di locazione.

Probabilmente il fenomeno è stato collegato ad una riduzione dell’offerta determinata dalla crescita della possibilità di sfruttare gli affitti turistici e dal fatto che diversi proprietari hanno deciso di vendere i loro immobili, sfruttando una ripresa del mercato.

Inoltre gli esperti hanno fatto riferimento ad un aumento dei canoni di affitto perché gli stessi inquilini si sono dimostrati particolarmente esigenti, cercando degli immobili di qualità sia dal punto di vista dell’arredamento che per quanto riguarda la collocazione.

I dati sulle tipologie di contratto

Dati molto chiari anche per quanto riguarda, nella fase pre-Covid, le tipologie di contratto più utilizzate.

Nello specifico si è riscontrato che è continuato a crescere il canone concordato, in grado di raggiungere il 30% dei vari contratti di locazione.

Soprattutto il contratto di locazione a canone concordato ha raggiunto alti livelli a Genova e a Roma.

In altre città, invece, le tendenze sono state differenti.

Per esempio a Milano molte più persone hanno fatto riferimento al canone libero, che ha raggiunto il 77,3%.

In media i tempi per concludere l’affare sulla locazione corrispondono a 45 giorni.

Le città in cui i tempi sono più ridotti, di circa 10 giorni in meno, sono Milano, Firenze e Verona.

Al contrario, in altri centri, i tempi sono più lunghi rispetto alla media, come per esempio a Bari, con 64 giorni.

Perché sempre più si scelgono i contratti di locazione

L’aumento dei canoni di locazione è in riferimento anche alla tendenza a cercare sempre di più queste soluzioni di carattere abitativo.

In generale è stato notato che dal 2009 al 2019 i canoni di locazione sono stati protagonisti di una vera e propria ascesa, andando al recupero.

Questo accade perché sempre più persone, in maniera particolare i giovani, tendono di più a scegliere la locazione, anche perché in questo modo possono essere meno soggetti a dei vincoli e più liberi di cambiare casa quando lo ritengono necessario.

Inoltre c’è da dire anche che molte più persone incontrano difficoltà ad accedere ai finanziamenti per l’acquisto della casa, per cui proprio la scelta abitativa dell’affitto resta la più ambita.

Le previsioni per il futuro

Come affermano gli esperti del settore, è difficile fare delle previsioni molto precise.

Però si possono verificare delle tendenze già in atto.

Non è detto infatti che l’aumento dei canoni di locazione vada sempre per questo verso.

Potrebbe esserci anche un fermo, se, in seguito alle conseguenze dell’epidemia, i redditi delle persone si abbassassero, costringendo i proprietari degli immobili ad andare al ribasso nella richiesta dei prezzi.

Uno dei settori che più potrebbero risentire di questa tendenza è quello turistico, soprattutto per quanto riguarda gli affitti brevi, di chi aveva deciso di comprare casa per dedicarla a questa tipologia di affitto a livello turistico.

Si potrebbe inoltre riscontrare un aumento, al contrario, della domanda e conseguentemente anche dei canoni di locazione per le abitazioni luminose e dotate di spazi esterni, degli elementi che sono diventati molto importanti in seguito al diffondersi dell’epidemia.

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