Superbonus 110%: Quali Sono i 3 Macro Interventi Agevolati da Non Perdere!

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In arrivo un superbonus al 110% previsto per alcuni interventi in particolare sulla ristrutturazione della casa.

Una novità davvero molto interessante che verrà applicata a tutte le spese già previste dall’ecobonus.

Per usufruire del superbonus nel pacchetto totale degli interventi ci deve essere almeno uno dei lavori indicati dalle norme.

Si parla in particolare di tre interventi, che sono definiti trainanti.

Ancora più attenzione si vuole dare al tema del risparmio energetico e dell’efficienza.

È stato chiarito infatti che questo nuovo superbonus al 110% avrà degli impatti non indifferenti sull’ecobonus e sul sisma bonus.

Secondo quanto dicono le normative, il superbonus potrà riguardare anche le opere minori, purché siano abbinate a degli interventi di potenziamento energetico che sono esplicitamente citati nella legge.

È stato chiarito però che gli sconti e le possibilità di usufruire di agevolazioni saranno destinati soltanto all’abitazione principale.

Il sisma bonus rientrerà all’interno di quei benefici fiscali per la casa che il Governo italiano ha inserito all’interno del cosiddetto Decreto Rilancio.

Il nuovo bonus, dal valore molto superiore a quello previsto dalle norme ordinarie, si può applicare a tutte quelle spese che i cittadini hanno sostenuto dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Sarà una maxi detrazione che potrà essere ottenuta in cinque quote annuali dello stesso importo.

Ma vediamo in particolare quali sono gli interventi trainanti che le norme stabiliscono come fondamentali perché si possa accedere a tali detrazioni.

Il cappotto termico

Il primo intervento definito trainante riguarda la possibilità di realizzazione di un cappotto termico, quindi l’isolamento termico delle superfici orizzontali e verticali che riguardano l’edificio nel suo involucro.

La norma presuppone che l’intervento sia realizzato per incidere complessivamente per il 25% della superficie lorda dell’edificio.

C’è anche una cifra massima che viene stabilita e corrisponde alla soglia di 60.000 euro, anche se questo valore va moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di cui l’edificio si compone.

Gli impianti termici e la pompa di calore

C’è un altro intervento molto importante a livello di ristrutturazione che va considerato come intervento trainante nel senso del provvedere all’efficienza energetica dell’edificio.

Si tratta della sostituzione degli impianti di riscaldamento tradizionali con altri impianti innovativi.

Nello specifico si parla di impianti centralizzati a pompa di calore, che dovrebbero essere utilizzati sia per il riscaldamento che per il raffrescamento dell’abitazione.

Inoltre questi impianti troverebbero un loro uso molto importante anche nella fornitura di acqua calda sanitaria.

Gli interventi, per cui sono stabiliti delle agevolazioni, possono riguardare sia i singoli edifici che le parti comuni.

Anche in questo caso viene stabilita una soglia massima, una cifra pari a 30.000 euro.

Questo valore però può essere moltiplicato per il numero di unità immobiliari che un edificio comprende, se gli interventi sono abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o di impianti di microcogenerazione.

La sostituzione della caldaia

Ci sono poi degli altri lavori importanti per i quali sono previste le possibilità di usufruire del maxi bonus portato al 110%.

Infatti nella norma si parla anche di un terzo tipo di intervento, che riguarda la sostituzione della caldaia.

Anche in questo caso si agisce direttamente sull’impianto di riscaldamento, ma può anche non esserci abbinamento con i pannelli solari.

In particolare si tratta di interventi che prevedono l’installazione di pompa di calore o caldaia a condensazione.

È importante che la nuova caldaia corrisponda alla classe A di prodotto.

In questo caso la detrazione è calcolata fino ad una soglia massima di 10.000 euro, valore sempre moltiplicato per il numero di unità immobiliari.

Se si installano anche i pannelli solari, la cifra massima per la detrazione sale e arriva a 30.000 euro per ogni unità immobiliare.

Quindi possiamo dire che in generale il Decreto Rilancio, all’interno del quale è inserita la norma del superbonus al 110%, tende comunque a favorire interventi che siano a favore del fotovoltaico.

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