Mutui Stellari: Comprare Casa Oggi Costa Troppo!

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Quando si pensa a comprare una casa, spesso si fa ricorso ad un mutuo.

Tuttavia bisogna specificare che non sempre questa si rivela la decisione migliore, specialmente perché i mutui oggi costano davvero tanto.

Da poco la BCE ha aumentato i tassi di interesse di altri 50 punti base e questo influisce sicuramente sul mercato immobiliare, che si trova in difficoltà.

Dai dati rivelati dall’Agenzia delle Entrate, che ha condotto anche un’indagine in collaborazione con le principali banche, è evidente che per comprare un immobile oggi servirebbe avere a disposizione 500 euro in più al mese.

Una differenza sostanziale rispetto agli scorsi anni, che per i contribuenti può essere davvero importante.

Di quanto sono aumentati i tassi e le rate per il mutuo

Bankitalia ha diffuso alcuni dati molto interessanti, che ci danno una panoramica importante sui tassi dei mutui e sulle rate che riguardano proprio i prestiti per l’acquisto di un immobile.

Possiamo fare degli esempi per comprendere meglio la situazione e per capire quanto possa essere difficile per gli italiani richiedere un mutuo per l’acquisto di un’abitazione.

Ad esempio, considerando un finanziamento di 140.000 euro per la durata di 25 anni, che è fra i più richiesti, si riscontra un aumento del 32% per ciò che concerne la rata mensile, la quale passa da 560 a 739 euro.

Questo non può non influire sul mercato immobiliare e i dati anche in questo senso sono evidenti, perché nel quarto trimestre del 2022 le compravendite sono scese del 2,1%, facendo il confronto con il 2021.

Quanto costa il mutuo per l’acquisto della casa

Ma andiamo ai dati concreti e alle cifre specifiche che ci fanno capire quanto costa oggi un mutuo per l’acquisto di un immobile e quanto possa essere davvero difficile adattarsi alla nuova situazione.

Si parla di mutui stellari non a caso.

Attualmente un mutuo a tasso variabile può costare fino a più di 3.600 euro in più rispetto al 2021.

Invece, per esempio, chi decide di accedere ad un tasso fisso potrebbe spendere fino a 3.100 euro in più rispetto a due anni fa.

Anche il Codacons è intervenuto sulla situazione, perché ha elaborato delle simulazioni precise, mettendo a confronto le offerte presenti sul mercato, in riferimento alle tipologie di mutuo più richieste nel nostro Paese.

L’obiettivo è stato quello di comprendere come le decisioni della Banca Centrale Europea possano influire sulle capacità di spesa dei nostri connazionali, quando si tratta di fare affidamento su quello che da sempre viene considerato un bene rifugio, ovvero la casa.

Quali sono le prospettive per il futuro?

Proprio in virtù della situazione attuale che si è delineata per quanto riguarda il cospicuo aumento dei mutui, molti si chiedono quali sono le prospettive per il futuro e se ci sia la possibilità che i mutui aumentino ancora di più.

Secondo gli ultimi dati, la Banca Centrale Europea ha deciso di non pesare troppo, cercando di arginare l’inflazione, aumentando tante volte il costo del denaro.

Tuttavia il problema rimane, perché, per esempio, lo si vede nell’aumento dei tassi del mutuo variabile, che potrebbe continuare ad aumentare sempre di più.

Gli esperti prevedono un futuro non roseo da questo punto di vista, perché la rata mensile del mutuo tipo potrebbe crescere fino ad arrivare a 693 euro al mese.

Secondo le previsioni, a giugno 2023 l’Euribor potrebbe arrivare ad una percentuale del 3,80%.

Se veramente accadrà tutto questo, il tasso del finanziamento arriverebbe ad un aumento che porterebbe la rata mensile dei mutui a circa 740 euro in media.

Si tratta di una cifra non indifferente, perché sarebbe più di 280 euro in più rispetto a quanto si pagava, ad esempio, nel gennaio 2022.

Gli esperti, comunque, affermano che ci sono delle strategie da attuare per chi è alle prese con i rincari.

Per esempio, uno degli strumenti importanti che si ha a disposizione è la scelta di surrogare il finanziamento, passando ad un tasso fisso o ad uno variabile che si dimostrino più convenienti e più adatti alle proprie esigenze.

Inoltre, un altro strumento fondamentale da tenere in considerazione, se si possiedono i requisiti, sarebbe quello di rinegoziare il mutuo.

Si può valutare per molti mutuatari anche la possibilità di cambiare banca e gli ultimi dati in effetti dimostrano come le richieste di surroga stiano tornando a crescere, soprattutto nei primi due mesi del 2023.

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