Mercato immobiliare Roma: compravendite in crescita. Ecco i prezzi zona per zona

Il mercato immobiliare Roma mostra prezzi in fase di stabilizzazione e una lieve contrazione delle compravendite con un calo del 1,9% nel primo trimestre del 2018. La tipologia più richiesta è il trilocale con il 44,8% % delle preferenze contro una media delle grandi città del 40,8%.

Mercato immobiliare: ecco i prezzi zona per zona

Stando ai dati forniti dall’Ufficio del gruppo Tecnocasa la macroarea del centro della città ha registrato un calo dei valori dello 0,5%. Continua comunque  ad essere forte la domanda per investimento con acquisti di piccoli tagli al di sotto di 500 mila euro.

Tanti sono anche  interessati ad adibire l’abitazione a struttura ricettiva e per questo motivo si cerca in tutto il Centro Storico ad eccezione delle aree di Porta Pia e Prati dove invece prevalgono gli acquisti di prima casa.

Esiste poi un segmento destinato agli immobili di pregio, signorili e che si orienta su tagli molto ampi, oltre i 200 metri quadri, posizionati ai piani alti, con terrazzo, possibilmente panoramici ed inseriti in contesti condominiali di particolare prestigio. Le zone che si prestano maggiormente a questo tipo di acquisti sono piazza del Popolo, via del Babuino e piazza di Spagna.

ercato residenziale attivo nell’area Flaminio-Ponte Milvio-Belle Arti dove si cercano  prime case ed uffici di rappresentanza. Si tratta in genere di tagli ampi i cui valori partono da 5000 € al mq a salire. Prettamente residenziale invece la domanda presente nell’area compresa tra Viale del Vignola e Ponte Milvio, dove a comprare sono quasi sempre famiglie con una buona disponibilità di spesa. Le richieste si focalizzano su tipologie tra 100 e 120 mq. In questa zona è possibile acquistare tipologie realizzate tra gli anni ’40 e gli anni ’60 a prezzi medi compresi tra 4000 e 6000 euro al metro quadro.

La  macroarea dove i prezzi sono scesi maggiormente è quella di San Giovanni-Roma Est con un calo del 2% tra i quartieri interessati  Tuscolana-Don Bosco. La motivazione è da ricercarsi nell’abbondante offerta immobiliare presente sul mercato dovuta alla dismissione di immobili da parte di enti previdenziali.

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