Nel mercato immobiliare italiano la maggior parte delle case sono di proprietà, la percentuale addirittura supera il 70%, tra le più altre d’Europa. Anche se, stando ai dati forniti dall’Eurostat, sono in crescita per quanto riguarda gli affitti.
Per la precisione risulta di proprietà il 72,3% delle abitazioni della penisola, mentre il restante 27,7% sono in affitto. Il dato relativo ai proprietari di abitazioni è leggermente calato rispetto al 2015, quando si attestava al 72,9%.
Mercato immobiliare Italia: i dati sulle case di proprietà
Il picco per quanto riguarda le case di proprietà in Italia è stato registrato nel 2012, con una percentuale che si aggirava intorno al 74,2%. Il valore più elevato, invece, per quanto riguarda gli affitti è stato segnalato nel 2016 con il 27,7%.
Come detto in precedenza, il mercato immobiliare italiano è quello dove si registra la percentuale maggiore di case di proprietà. In Germania alla fine del 2016 è risultato di proprietà il 51,7% delle abitazioni, rispetto al 53,3% del 2005. Nel Regno Unito la percentuale è passata dal 70% nel 2005 al 63,4% nel 2016.
I dati sopraelencati sono esemplificativi del fatto che l’affitto e la possibilità di cambiare più facilmente casa rappresenta il futuro del mercato immobiliare non soltanto italiano.
Mercato immobiliare italiano: mappa delle case di proprietà regione per regione
Stando a quanto riportato dai dati del centro di ricerca Ref la casa di proprietà è particolarmente diffusa nelle regioni del sud Italia. Prima in questa particolare graduatoria il Molise con il 93,1% dei proprietari, seguito dall’Abruzzo con l’88,1%, la Basilicata 87,3%, la Sardegna 87,6%.
Fanno da contraltare i dati relativi alla Val d’Aosta dove risultati proprietari della propria abitazione il 72,2%, in Campania la percentuale scende al 70,2%. Come detto la media dell’Italia è decisamente più alta rispetto a quella europea che si aggira intorno al 70%
Il mercato immobiliare è in continuo mutamento e anche la situazione legata alle case di proprietà potrebbe mutare col tempo. Questo cambiamento può essere legato a molteplici fattori, il primo dei quali la possibilità di cambiare zona dove abitare, grazie alla crescita del marcato degli affitti.