Imu Reggio Calabria: l’aliquota resta invariata

E’ stata approvata nei giorni scorsi la nuova aliquota Imu Reggio Calabria, che rimane invariata rispetto a quella precedente. Nonostante per diverse settimane si era parlato di un possibile aumento, anche abbastanza sensibile, dell’imposta minucipale unica, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha deciso di lasciare invariata l’imposta.

Imu 2018 Reggio Calabria

Come detto in precedenza era stata proposta una maggiorazione dell’aliquota Imu dal 6 al 10 per mille, da applicare a tutti i contratti di locazione a canone agevolato. La decisione è stata determinata per non appesantire ulteriormente gli affitti delle abitazioni, già alti, tanto da far inserire la città tra quelle ad alta tensione abitativa.

 

Per effetto della Legge di stabilità la riduzione al 75% delle aliquote Imu e TASI porterà conseguentemente per l’anno 2018 l’imposta municipale unica al 5,625 per mille e la TASI allo 0,675 per mille per totale 6,3 per mille.

L’amministrazione comunale di Reggio Calabria ha come obiettivo di abbassare per il 2019 l’aliquota Imu. Il primo obiettivo, quindi, sarà quello di puntare sul recupero della morosità in senso lato, canoni idrici, TARI, ma anche la stessa imposta municipale unica.

Imu 2018: come usufruire delle esenzioni

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha specificato che lo status di pensionato con la qualifica di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionista è compatibile e con la possibilità per gli stessi usufruire delle esenzioni.

Il Mef specifica, inoltre, che per avere accesso ai benefici relativi all’Imu 2018 bisogna che vengano rispettati alcuni requisiti: il possesso del fondo, la persistenza dell’utilizzazione agro-silvio-pastorale, mediante l’esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo stesso; la qualità soggettiva di coltivatore diretto o di imprenditore agricolo professionale di cui all’art 1 del D.lgn ne 99 del 2004 e infine l’iscrizione nella previdenza agricola.

Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, per aver accesso all’esenzioni Imu 2018, non viene richiesto dal legislatore che tali soggetti traggano dal lavoro della terra la loro esclusiva fonte di reddito.

Inoltre, la legge prevede l’obbligo per coloro che sono qualificati come coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale di iscriversi nella gestione previdenziale dei coltivatori diretti, dei coloni e dei mezzadri, purché svolgano tale attività con abitualità e prevalenza.

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