Compravendita Immobili Commerciali e Industriali: i Dati!

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La situazione in Italia nella prima parte del 2022, a causa di crisi a livello internazionale, è stata colta da una certa incertezza nell’ambito del quadro economico, anche in seguito all’aumento dell’inflazione e all’incremento dei costi energetici.

Secondo le previsioni dell’Istat, quindi, questo influisce anche sulla fiducia da parte dei consumatori e degli acquirenti in generale.

Perciò non possono non esserci riflessi nell’ambito del mercato immobiliare.

Ci sono, però, differenti condizioni per quanto riguarda i vari tipi di immobili, facendo una distinzione tra capannoni, negozi e uffici.

Vediamo di che cosa si tratta, secondo le indicazioni date dall’indagine svolta da Tecnocasa.

Il mercato dei capannoni

Il mercato dei capannoni in Italia rimane piuttosto dinamico anche per quanto riguarda il livello di volumi venduti.

Negli anni dopo la pandemia, questo settore è rimasto quasi invariato, grazie anche alla spinta data dagli e-commerce.

Nel 2022 si basa soprattutto sulla dinamicità data dal comparto produttivo.

Rispetto a un anno fa si è avuto un aumento delle compravendite dei capannoni, passando dalla percentuale del 26,5% al 35%.

Ci sono diverse aziende che vogliono investire in questo senso, sfruttando le opportunità di prezzi che ancora non sono particolarmente elevati.

Tra l’altro c’è da dire in questo senso che in Italia negli ultimi anni è cresciuto l’interesse da parte degli operatori del real estate verso la logistica.

Inoltre importante è il ruolo della grande distribuzione organizzata, soprattutto in alcune regioni, come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto.

La situazione dei negozi

In ripresa anche diversi settori che riguardano le compravendite dei negozi.

Infatti ci sono tutte le motivazioni per cui le compravendite relative a questo tipo di immobili possono dare importanti segnali di ripresa con la caduta delle restrizioni per la pandemia, con il rientro dei lavoratori in presenza, con la ripresa dei flussi turistici.

C’è un interesse rinnovato anche nei confronti dei locali adibiti alla ristorazione, sui quali si tende ad investire anche nelle metrature più ampie.

Nonostante lo sviluppo degli e-commerce, comunque, c’è ancora il desiderio di acquistare nei negozi fisici.

Particolarmente tutto ciò si evidenzia in alcune città del Nord Italia, come Milano, Firenze, Verona e Venezia.

Inoltre un trend molto importante è quello che porta allo scambio di negozi, anche in relazione alla crescita della domanda per aprire negozi di abbigliamento sportivo.

Molti consumatori (il 79%) ritengono che lo shopping vicino casa sia particolarmente gradito.

La situazione delle compravendite degli uffici

Gli uffici hanno subito un arresto sempre in seguito alla pandemia, quando si sono svuotati e poi ripopolati, almeno in parte, grazie alle nuove regole che fanno parte dell’organizzazione del lavoro, svolto anche in smart working.

Rispetto al passato, oggi in Italia sulle compravendite degli uffici si ha una ricerca più mirata.

Le aziende che hanno interesse a prendere in affitto gli uffici o ad acquistarli contano molto sugli spazi con la riconfigurazione degli immobili, puntando al benessere dei lavoratori e al miglioramento delle condizioni.

Vogliono anche degli uffici efficienti dal punto di vista energetico.

In questo senso sicuramente Milano, in termini di certificazione green degli uffici, rappresenta un punto di riferimento.

Tra l’altro negli anni scorsi, proprio riguardo al mercato immobiliare degli uffici, si è avuto un ribasso dei prezzi e molti professionisti tendono a valutare la possibilità dell’acquisto degli immobili.

Molti acquistano uffici per realizzare studi professionali (circa il 40%), ma ci sono anche utenti che sono soliti acquistare uffici per investimenti.

Ci sono sicuramente molti investitori interessati ad acquistare immobili di questo tipo ormai obsoleti oppure inseriti in contesti residenziali, per fare in modo che venga cambiata la destinazione d’uso.

Soprattutto sono interessate da questo fenomeno le grandi metropoli, dove il mercato residenziale è alle prese con regolamenti urbanistici sempre più stringenti.

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