Mutui Green: come ottenere i finanziamenti per la propria abitazione

Negli ultimi anni il tema dell’efficienza energetica è salito alla ribalta delle cronache nel nostro Paese, grazie anche alle riconferme, anno dopo anno, degli Ecobonus e dei mutui green.

Nel 2017 il Crif, una tra le principali aziende italiane specializzate in sistemi di informazioni creditizie, ha analizzato 17 mila casi di finanziamenti ipotecari. L’analisi ha rilevato una correlazione proporzionale tra classe dell’immobile e rating creditizio. In genere, se la classe energetica è più bassa, aumenta il rischio di insoluti, con tre o più rate non pagate nel corso dell’anno. Nel caso di mutui relativi a immobili in classe A e B, diminuisce l’incidenza con un migliore stato di salute del mutuo.

In buona sostanza la nostra casa più rispetta l’ambiente e di conseguenza riusciamo con maggiore tranquillità a pagare le rate per l’acquisto della stessa, anche grazie al risparmio energetico fornito dalla casa.

Recentemente è stato lanciato in Gran Bretagna il progetto riguardante i Mutui Green si tratta nello specifico del “Energy efficient mortgages pilot scheme” che avrà una durata di almeno 2 anni e vedrà coinvolte molte delle principali banche del vecchio continente.

Trentasette istituti bancari, insieme a ventitré organizzazioni, si sono impegnati a testare il più recente quadro di riferimento per i cosidetti “mutui green” in linee di prodotti già esistenti, prima del lancio previsto di prodotti dedicati all’efficientamento energetico.

Mutui Green: ecco cosa sono e a cosa servono

Per mutui green si intende finanziamenti che serviranno per ridurre le emissioni di gas dalle abitazioni, ai quali si potrà avere accesso a tassi decisamente agevolati.

In molte nazione d’Europa è già scoppiata la mania per i mutui green, grazie ai quali il settore green ha avuto una crescita importante. Gli ambiziosi obiettivi che hanno portato alla nascita di questo tipo di finanziamento sono, secondo AbiLab, la riduzione del consumo di energia fino al 40% entro il 2030. Un’idea che cambierebbe sostanzialmente l’utilizzo della casa come lo conosciamo oggi, con un importante risparmio di energia.

I  principali promotori dell’iniziativa sono l’European mortgage federation – European covered bond council, l’Università Ca’Foscari di Venezia, Rics, Europe regional network of the World green building council, E.On e Safe Goethe University Frankfurt.

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