Erogazione Mutui: i tassi d’interesse toccano il minimo storico. Ecco i dati di Aprile

Aprile ha fatto segnare i nuovi minimi storici per quanto concerne i tassi d’interesse applicati ai mutui. Questo è quanto si evince dai dati forniti dall’Abi, l’associazione bancaria italiana.

Mutui ai minimi storici: ecco i dati

tassi di interesse sui mutui hanno toccato i minimi storici, almeno per quanto riguarda il tasso medio sul totale dei prestiti pari al 2,66% contro il 6,18% del 2007 e quello sulle nuove operazioni per l’acquisto di una casa che si attesta al 1,85% ad aprile 2018 e 5,72% a fine 2007.

Si tratta di valori decisamente diversi, con un calo che è stato quasi costante negli ultimi 11 anni. Forse è stato proprio questo aspetto a far crescere ulteriormente il mercato dei mutui, con il 2,7% in più di famiglie che hanno richiesto un prestito per l’acquisto di un immobile rispetto al 2017.

Sono scese al minimo anche le sofferenze nette che pesano sui bilanci delle banche italiane: 53,9 miliardi a marzo del 2018. Un dato da non sottovalutare visto che nel mese di febbraio lo stesso dato si attestava intorno ai 54,4 miliardi di euro.

 

Mutui in Italia: ecco chi li richiede

Il 34% delle persone che richiede un mutuo è compresa tra 35 e 44 anni, anche se in calo dell’1,5% rimane la fascia con il maggior numero di richieste. In crescita, invece, la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni con un +1,6% e il 25,5% del totale.

Per quanto riguarda la durata degli stessi, le famiglie italiane confermano la preferenza per la classe compresa tra 16 e 20 anni, seguita dalla fascia tra i 26 e i 30 anni. Ancora più in calo i mutui nella classe inferiore ai 5 anni.

Le previsioni per il 2018 parlano di una sostanziale ripresa del settore. Se le banche, infatti, manterranno un atteggiamento prudenziale e i tassi resteranno favorevoli dovrebbe esserci un aumento dei valori immobiliari anche fino al 2% e delle compravendite compreso tra il 2% e 4%.

Le previsioni del I semetre del 2018 raccontano, infatti, di una possibile stabilizzazione dei prezzi. Per alcune grandi città come Milano, Bologna, Napoli e Firenze, dovrebbe proseguire il trend dell’ultimo semestre dello scorso anno.

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